Luigi de Magistris mai banale. ‘Al convegno Spazi sociali autogestiti: i modelli per una soluzione’ ha parlato il sindaco di Napoli che ha espresso il suo singolare parere. Intervenuto al convegno, il politico si è espresso favorevolmente sull’utilizzazione abusiva di spazi ritenuti oramai abbandonati e degni, quindi, di una riqualificazione. Singolare il parere del sindaco, perché di solito l’opinione comune tende a considerare le occupazioni di stabili atti illegali, volti ad accaparrarsi spazi comuni in modo del tutto abusivo. Non è di questa opinione Luigi de Magistris che va controcorrente affermando che ‘bisogna andare contro la legalità formale, soprattutto se va contro i principi generali della nostra Costituzione’. Poi, la stoccata: ‘Anche Hitler e Mussolinni utilizzavano la legalità formale, bisogna prestare la massima attenzione.’, ha detto de Magistris. Una presa di posizione forte quella assunta al Leoncavallo di Milano, che rischia di far discutere e far parlare di sé per ancora molti giorni a venire. Ma non ci sono solo queste dichiarazioni.
A FAVORE DELLE AUTOGESTIONI
La lezione di de Magistris al Leoncavallo continua, sempre a favore delle occupazioni e delle autogestioni libere. ‘Non istigo all’occupazione abusiva – ha affermato il politico – Ho fatto il magistrato e appartengo al mondo della giustizia.’ I beni abbandonati cittadini, sempre stando a sentire de Magistris, tornerebbero a nuova vita grazie al lavoro dei centri sociali che riqualificherebbero degli stabili altrimenti abbandonati e degradati. Continua de Magistris: ‘E’ riduttivo chiamare queste attività centri sociali. Grazie a queste iniziative è possibile rigenerare posti altrimenti abbandonati e riqualificarli in via definitiva.’ E poi: ‘ Questi sono oramai dei veri e propri eventi del popolo, delle collettività urbane che svolgono un impagabile lavoro di ripristino dei locali abbandonati.’ Una vera e propria difesa dei centri sociali quella di De Magistris, che si muove sul pericoloso filo rosso dell’abusivismo, che presuppone una lotta contro una ‘legalità formale, gestita da persone con mentalità ragionieristica’. Ma è l’unico modo possibile per riqualificare determinate aree?
LE DELIBERE TRADOTTE IN TRE LINGUE
Dopo la presa di posizione forte (e discutibile), de Magistris è passato alla lode autoreferenziale sulle proprie delibere al riguardo. Il sindaco di Napoli ha quindi continuato: ‘Le delibere del nostro Comune sono state tradotte in tre lingue: francese, tedesco e spagnolo. Noi per primi abbiamo dato il giusto valore giuridico a questi locali e spazi autogestiti. Il sindaco di Napoli è contro gli sgomberi, ci vuole una certa tolleranza.’ Insomma, se la tendenza è quella di condonare le appropriazioni indebite di immobile, la strada non è proprio quella giusta per una città e per un vivere civile. Se da una parte è vero che queste attività come i centri sociali provvedono a riqualificare alcune aree urbane, è altresì vero che la politica non può permettere occupazioni di questo tipo. Non può e non deve, dato che esiste il serio pericolo di provocare un preoccupante precedente che potrebbe fare da apripista. E la tanto vituperata legalità formale con mentalità ragionieristica non si capisce bene che confine abbia, dato che appartiene ad un’ambigua zona grigia. E, si sa, le zone grigie sono spesso manipolabili a proprio piacimento.