PIEPOLI, CANDIDATO PREMIER CSX: RENZI MEGLIO DI GENTILONI

Tra gli ultimi sondaggi prodotti dall’Istituto Piepoli per la futura campagna elettorale per le Politiche Nazionali 2018 la situazione del centrosinistra vede un particolare dato esposto sul possibile candidato premier fornito agli elettori: con la legge Rosatellum Bis da poco approvata, la coalizione diventa sempre più necessaria per poter contrastare il centrodestra, storicamente e attualmente più capace di creare unione tra le varie anime. Gli elettori intervistati rispondono però in maniera non prevedibile: Matteo Renzi infatti resta ancora il candidato preferito dagli elettori per poter andare alle urne come indirizzato candidato premier di una possibile coalizione di centrosinistra il giorno dopo i risultati elettorali per le Nazionali 2018. 35% per il segretario Pd, 24% per l’attuale premier Paolo Gentiloni, il 20% vorrebbe Giuliano Pisapia come leader unitario del centrosinistra e il 13% vorrebbe l’attuale ministro degli Interni Marco Minniti. Solo il 7% invece sceglierebbe una figura tecnica “alla Monti” nel profilo di Pier Carlo Padoan, responsabile del Dicastero Mef.



INDEX, ROSATELLUM: I SEGGI ALLA CAMERA

Stando ai sondaggi prodotti da Index Research la situazione con l’attuale legge elettorale in discussione al Senato, il noto Rosatellum Bis, non sembra risolvere ancora il nodo maggioranza: guardando infatti i dati attuali per i seggi alla Camera, si hanno ad oggi 181 seggi al Pd, 172 per il Movimento 5 Stelle, 114 per la Lega Nord di salvini, 4 in meno per Berlusconi e i suoi azzurri e 37 per Fratelli d’Italia. Pochi seggi alla Sinistra, solo 16, che non darebbe a Renzi la possibilità di avere la maggioranza dopo il voto delle Politiche 2018. Con i grillini senza alleanze per statuto e con il centrodestra che assieme non racimola i 316 seggi di maggioranza necessari per formare un Governo: necessiteranno al momento per forza delle Grandi Intese, ma il problema se il Patto del Nazareno sarà accettato sia da FI che PD, esclusi i leader che sarebbero anche d’accordo (anche se non lo ammetteranno mai, ndr). 



IPR MARKETING, INTENZIONI DI VOTO; RENZI AFFOSSATO…

Il dato è chiaro: il Pd perde terreno negli ultimi sondaggi politici di Ipr Marketing mostrati questa mattina ad Agorà e lo deve principalmente alle ultime vicende poco piacete al popolo degli elettori, o almeno quelli intervistati. Il 25,5% contro il 27% del Movimento 5 Stelle fa evidenziare la fatica di Renzi nel trovare misure convincenti alle sfide attuali prima della lunga campagna elettorale che comincerà dopo le elezioni siciliane. Il Rosatellum bis in votazione oggi e domani al Senato e Bankitalia sono i due fattori che fanno discutere in casa Pd, con per di più l’addio al governo di Mdp proprio dopo questi ultimi due temi dibattuti nella settimana politica. Nel sondaggio prodotto da Ipr si scorge poi un 14% della Lega di Salvini e un 13,5% di Forza Italia, seguite a distanza dal 5,5% di Giorgia Meloni e dal 3,5% di Mdp Art.1. Male Sinistra Italiana, data all’1, mentre sale Campo Progressista al 2,5% e Alternativa Popolare che ad oggi con il 3% entrerebbe in Parlamento.



IST. CATTANEO, COALIZIONI CON IL ROSATELLUM

Agli italiani non piace ma alle coalizioni sì, o almeno, al centrodestra e al centrosinistra la crescita in numero di seggi con la nuova legge elettorale è evidente anche dagli ultimi sondaggi prodotti dall’Istituto Cattaneo per Open Gate Italia. Stando ai dati evidenziati nell’analisi, con il Consultellum come legge elettorale ad oggi dopo le elezioni la Coalizione di Lega, Forza Italia, FdI e Ap prenderebbe 206 seggi, mentre quella con Renzi, Mdp, Pisapia e SI andrebbe a 218, con i grillini invece a 194. Se però ci fosse attiva la nuova legge elettorale alle urne, allora i risultati rinverdiscono per i due “vecchi” poli, mentre peggiorano per il Movimento 5 Stelle: 239 al Csx, 209 al Cdx e solo 170 a Grillo e Di Maio che anche per questo motivo conducono la battaglia contro il Rosatellum Bis tacciandola di “complotto anti-M5s”. Al momento la nuova legge si trova in Senato dove sarà discussa oggi e dove il risultato finale non è per nulla scontato dati i numeri risicati del Governo a Palazzo Madama. Per di più dopo che Mdp Articolo 1 ieri sera è salito da Mattarella con la delegazione ufficiale per ritirarsi dal Governo e uscire così dalla Maggioranza Parlamentare…

WINPOLL, INTENZIONI DI VOTO: PD SUPERA M5S

Nei sondaggi prodotti da Winpoll dopo il voto del referendum sull’Autonomia in Lombardia e Veneto, i primi risultati nazionali vedono un centrodestra che cresce anche se non in maniera esponenziale (ma per quello forse bisognerà attendere i prossimi sondaggi pubblicanti nei prossimi giorni), un Partito Democratico che controsupera il Movimento 5 Stelle e una Sinistra che non cresce ancora rimanendo ancorata nelle proprie divisioni interne. I dati del sondaggio sono chiari: il 27% vota ad oggi Renzi, mentre il 26,2% sceglie Di Maio e Grillo: dietro tutti gli altri, con la Lega di Salvini che ottiene il 13,5%, mentre Berlusconi insegue con un 12,6% che non dà seguito alla sua rinnovata presenza scenica e televisiva. Bene la Meloni che sale al 6,3%, mentre maluccio Sinistra Italiana, addirittura sono il 2% (1,9% nei consensi nazionali). Si chiude con Alternativa Popolare, al 2%, Campo Progressista allo 0,9% e Articolo 1 Mdp che sale al 4,2% guadagnando voti di Fratoianni. (agg. di Niccolò Magnani)