Claudio Fava dopo aver attaccato Musumeci e le liste con gli impresentabili, prepara lo stesso cocktail di accusa contro i grillini, in questo caso contro Giacomo Li Destri, inserito da Cancelleri e Di Maio nella lista verso le Regionali e cugino omonimo di un presunto mafioso sotto processo (associazione delinquere di stampo mafioso è l’accusa). Insomma, a livello politico il messaggio è chiaro: la Sinistra data sempre più ultima nei sondaggi della vigilia, tenta la carta dello “scandalo” per provare a recuperare punti e a far togliere consenso e fiducia nei primi due candidati favoriti. A livello giuridico dovrà essere la magistratura a compiere il suo dovere e verificare se vi siano degli effettivi legami con la mafia o se invece sia un’accusa sterile e infondata quella posta da Fava, candidato bersagliano alla guida della Regione. «È una candidatura inopportuna. Da parte di Cancelleri c’è stato un atteggiamento opaco. Le liste pulite non riguardano solo i certificati penali degli indagati, ma bisogna andare a capire il tessuto familiare e il contesto territoriale che può legare quei candidati ad altre persone meno raccomandabili», spiega ancora Fava. La replica non si fa attendere e arriva dallo stesso Li Destri: «Siccome la macchina del fango si è già attivata, deve essere chiara una cosa: non ho più rapporti con mio cugino da quasi trent’anni per motivi familiari che chiedo a tutti di rispettare», e annuncia la querela contro Fava. (agg. di Niccolò Magnani)
MICARI PUNTA SULLE OLIMPIADI
Fabrizio Micari, candidato alle Regionali in quota Pd e AP-centristi, ha lanciato alcuni nomi per la sua possibile squadra di assessori laddove riuscisse nell’impresa contro pronostico di vincere il prossimo 5 novembre: è palermitano e conosciutissimo in ambito sportivo e viene lanciato come assessore allo sport nella proto-giunta Micari. Si tratta di Sandro Campagna, medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1992 da giocatore e un bronzo ai Giochi di Rio da allenatore nella Pallanuoto Maschile. «Ho ottenuto che a fare parte della squadra per occuparsi di sport – ha detto il rettore candidato col centrosinistra in un comizio – ci sia una figura olimpionica. Sandro Campagna è stato un olimpionico come giocatore di pallanuoto e dopo ha avuto successi da allenatore con la nazionale della Grecia e poi con la nazionale italiana. La Sicilia deve guardare al futuro. In questo lo sport, che è un’occasione economica gigantesca, è determinante». Micari rilancia la sfida a Cancelleri e osa quanto a Roma è stato allontanato proprio da una giunta grillina: «Vogliamo che la Sicilia torni ad essere una terra di grandi eventi sportivi. Vogliamo che le squadre vengano a svernare in Sicilia per allenarsi. Vorrei le Olimpiadi nell’Isola nel 2032». Intanto tiene ancora banco il caso del grillino Parisi dopo i tweet vergognosi contro il piddino Rosato: interviene e commenta anche il segretario Renzi che non perde occasione di attaccare il M5s e le sue scelte anche in ambito locale. «Rosato va bruciato, dice il grillino. #M5S ha portato troppo odio, non riescono a fermarsi. Un abbraccio alla famiglia di Ettore». (agg. di Niccolò Magnani)
IL CASO DELL’HATER GRILLINO
Chi di impresentabili ferisce…. ecco subito scoppiare un’altra grana nelle elezioni in Sicilia, questa volta sul fronte M5s: il pomo della discordia questa volta si chiama Angelo Parisi, ingegnere ambientale di Leonforte (Enna), scelto da Cancelleri come possibile futuro assessore ai Rifiuti nella sua ipotetica squadra di governo post-vittoria alle Regionali siciliane. Ecco, peccato che il tal Parisi abbia qualche “problema” con il web: come ha raccontato La Stampa, il profilo Twitter del futuro assessore è un miscuglio di insulti, squadrismo da web e offese del tutto gratuite. Insomma, un hater grillino a tutti gli effetti: c’è quello contro il capogruppo alla Camera del Pd Ettore Rosato, “padre” della nuova legge elettorale, «Rosato, facciamo un patto, se questa legge sarà cassata dalla Consulta, noi ti bruceremo vivo, ok?». Ma non solo: «Giovanni Floris, hai confermato che se un idiota che non capisce un caz…. L’Appendino non è accusata di falso in bilancio», e via dicendo altri insulti molto poco carini. Ovviamente ora i tweet sono protetti e non più visibili, ma il danno resta, con la replica di Rosato (Pd) che non si fa attendere: «Non sono uno che si impressiona, mai. Neanche quando leggo fiumi di odio contro di noi sui social. Ma la frase ‘Ettore Rosato, noi ti bruceremo vivo’, mi fa male. Per la mia famiglia e per i miei figli, naturalmente. E perchè non l’ha scritta uno qualsiasi. Ma un signore a cui il candidato 5 stelle Cancelleri vuole far fare l’assessore ai Rifiuti in caso di vittoria». (agg. di Niccolò Magnani)
I 5 CANDIDATI
Elezioni Sicilia, Regionali in programma domenica 5 novembre 2017. Una sfida importante a livello regionale per i tre poli, ma anche in chiave nazionale. I siciliani sono chiamati alle urne per scegliere il nuovo governatore e rinnovare l’assemblea regionale. Sono cinque i candidati alla Regione: Giovanni Cancelleri, Giuseppe Fava, Roberto La Rosa, Fabrizio Micari e Nello Musumeci. Rosario Crocetta, governatore uscente, non parteciperà alle elezioni per aver presentato la lista in ritardo. Un test importante, come dicevamo, a livello nazionale per Centrosinistra, Centrodestra e Movimento Cinque Stelle: in Primavera ci saranno le elezioni politiche e la Sicilia rappresenta uno step importante. Saranno quattro milioni e seicento mila i siciliani chiamati alle urne, con i seggi aperti dalle 8.00 alle 22.00: verrà fornita agli elettori una scheda gialla, suddivisa in rettangoli, di cui ognuno corrispondente ad una lista provinciale. Affianco è indicato il nome del candidato alla carica elettorale. A differenza delle elezioni politiche, c’è la possibilità del voto disgiunto: si può votare per una lista provinciale ed una regionale non collegate tra di loro.
GLI ULTIMI SONDAGGI SUI RISULTATI DELLE REGIONALI
Elezioni Sicilia, banco di prova importante per Centrosinistra, Centrodestra e Movimento Cinque Stelle. E i primi sondaggi sono decisamente rilevanti, sorridono al Centrodestra. Il grande favorito è Nello Musumeci, sostenuto da Forza Italia, Noi con Salvini, Fratelli d’Italia, Sgarbi, Scelta Civica, Mpa, Partito Liberale, Cantiere Popolare, Nuovo Cdu e altre liste civiche: secondo il sondaggio di Demos, pubblicato da Repubblica, Musumeci è dato attorno al 35,5 per cento. Più staccato il rivale del Movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri: 33, 2 per cento. Crolla, invece, il Partito Democratico, che ha chiesto a Crocetta di non ricandidarsi e la cui eredità sembra creare problemi: Fabrizio Micari, sostenuto anche da Alternativa Popolare di Alfano, si attesta attorno al 15,7 per cento. Buon riscontro, invece, per il candidato di Mdp: Claudio Fava raggiunge il 13,8 per cento, molto di più del consenso popolare avallato dai sondaggi. La Rosa, indipendentista, fanalino di coda con l’1,8 per cento.
POLEMICHE MICARI-MICCICHE’
Campagna elettorale ricca di tensione per le Elezioni in Sicilia. Il Movimento Cinque Stelle attacca tutti i competitors, promuovendo l’onestà e il fare di Cancelleri. Sfida ricca di botta e risposta anche tra Micari, candidato di Partito Democratico e Alleanza Popolare, e Miccichè, comissario siciliano di Forza Italia. Micari ha definito Musumeci un “dottor Faust che ha venduto l’anima al diavolo pur di candidarsi un’altra volta”, attaccando il rivale candidato del Centrodestra. Pronta la risposta di Miccichè: “Non ha un problema di candidature impresentabili”, riporta Repubblica. “Musumeci è in enorme difficoltà. Ieri è apparso evidente sulla Rai, da Lucia Annunziata. Si è accollato gli impresentabili pur di provare a farcela. Ieri si è dissociato totalmente dalle sue liste, le ha scaricate. È in grande difficoltà. Ha persino detto di avere saputo degli impresentabili dai giornali… sì, evidentemente dalle pagine di cronaca nera”, l’attacco diretto del candidato del Centrosinistra. E la nuova pronta risposta del rappresentante di Forza Italia: “Anche tra gli alleati c’è chi si fregia di liste più cristalline. Ma più che di cristallo, parlerei di vetro di bassa qualità. A differenza di altre forze politiche, infatti, abbiamo lavorato selezionando e filtrando tantissime candidature affinché si presentassero liste competitive in tutte le nove province pur mantenendo un alto livello di qualità attraverso nomi che sono garanzia di capacità ed esperienza amministrativa”.