TECNÈ, INTENZIONI DI VOTO: NUOVO SORPASSO PD SUL M5S

Le intenzioni di voto contenute nei sondaggi elettorali di Tecnè riportano il Partito Democratico in una posizione di vantaggio rispetto ai grillini in quello che sarà sempre di più un’altalena di analisi da qui fino alle prossime Elezioni Politiche. Secondo le ultime stime, Renzi la spunta sul Movimento 5 Stelle con il 26,4% contro il 25,5% dei pentastellati: per entrambi non sono risultati esaltanti dato che la maggioranza sembra sempre di più una chimera da raggiungere. Indietro, cala ancora Salvini che scende fino al 15,5%, mentre Berlusconi rimane in vantaggio, seppur di poco, nella partita tutta interna alla leadership del centrodestra (Forza Italia al 15,9%). Dietro ancora Fratelli d’Italia che mantiene un 5,1% di consenso, davanti ad un Mdp che sale fino al 4,1% dopo l’ultimo strappo con il Governo Gentiloni. Sinistra Italiana con 2,4% e Alternativa Popolare con 2,1% chiudono le file, assieme a Campo Progressista – la lista di Pisapia – ferma allo 0,7%.



EUROMEDIA, GLI ITALIANI NON VOGLIONO M5S AL GOVERNO

Il sondaggio pubblicato da Euromedia Research è netto e vede l’elettorato italiano di fatto spaccato in due, con una maggioranza molto più densa dell’altra: il motivo del contendere? La possibilità di vedere il Movimento 5 Stelle al governo nei prossimi anni al momento non rappresenta una scelta positiva, almeno per il 63,8% degli intervistati dal sondaggio Euromedia: gli italiani scettici sulle capacità di tenuta e di politica “bontà” nelle scelte che sarà chiamato a svolgere con Di Maio a Palazzo Chigi. Solo il 28,1% ritiene che il Movimento possa guidare il Paese: in particolare, il 54% dà ragione a questa considerazione, «Il Movimento 5 Stelle è spesso accusato dalle altre forze politiche di scarsa democrazia interna e di poca trasparenza delle votazioni on line per la scelta dei candidati». La maggioranza degli italiani non si fidano, mentre il 37% di loro ritiene che la considerazione è ingiusta, dato che “gli altri partiti non sono poi così diversi. Restano però i forti dubbi, con molte ombre e pochi luci sul futuro immediato dei pentastellati al potere.



WINPOLL, LE INTENZIONI DI VOTO NEL MOLISE

I sondaggi politici elettorali si occupano quest’oggi del Molise grazie a un’indagine gestita da Winpoll srls. La domanda è volta a comprendere quali siano le intenzioni di voto dei molisani riguardo ai loro politici di riferimento, per tastare quale sia l’opinione comune in merito. Al primo posto delle preferenze si stacca il candidato del Movimento 5 Stelle Antonio Federico, sostenuto con il 29,5% delle preferenze. Immediatamente dopo si piazza nelle preferenze dei molisani il candidato di Forza Italia Michele Iorio che strappa il 26,5%. Più indietro, anche se di pochi punti percentuali, c’è Roberto Ruta, sostenuto dalle liste civiche e dalle sinistre, che può vantare il 24%. Molto al di sotto delle aspettative in Molise si piazza il Partito Democratico con il 12,4% (Laura Frattura), e fanalino di coda Michele Marone sostenuto da liste civiche di centro-destra (7,6%). La lotta serrata per il Molise sarà quindi tra i pentastellati del nuovo leader Luigi Di Maio e lo storico partito di destra Forza Italia, che qui possiede una buona base politica. Ad oggi, le intenzioni di voto dei molisani, dunque, sono così rappresentate. (agg. Francesco Agostini)



INDEX, INTENZIONI DI VOTO: DUELLO PD-M5S

Le intenzioni di voto prodotte dai sondaggi Index Research narrano un’altra situazione elettorale rispetto alle ultime viste in questi giorni: il Movimento 5 Stelle non è così in crisi e il Pd di Renzi non eccelle in risultati e consensi. Il duello è comunque sempre tra questi due partiti che soffrono ancora tanto in vista della lunga campagna elettorale che li aspetta, con più problemi che virtù a cominciare dai leader prescelti che non sono esattamente condivisi da tutta la base dei rispettivi movimenti. Renzi si fissa al 25,15, Di Maio invece fa meglio con il 26,8%, sempre secondo i dati del sondaggio Index. E gli altri? Mdp con le beghe interne Pisapia-D’Alema non sfonda ancora, rimanendo al 3%, Sinistra Italiana non fa meglio con il 2,3% e Fratelli d’Italia stacca tutti con il 5,4%, in netta salute e in crescita rispetto agli altri colleghi del centrodestra. Forza Italia rosicchia punti alla Lega, con un 14,1% che si avvicina al 14,8% di Matteo Salvini.

INDEX, FIDUCIA GOVERNO: GENTILONI E MINNITI AL TOP

I sondaggi politici prodotti da Index Research mostrano il grado di fiducia del Governo Gentiloni lungo tutti i suoi effettivi: un’analisi interessante che vede a livello completo il giudizio dell’elettorato italiano rispetti ai vari ministri (e allo stesso premier) della Repubblica. E allora si scopre che Gentiloni e Minniti restano i “top” in fiducia anche per il mese di settembre appena finito, mentre in toto da bocciare, rimanendo in tema, il ministro del Miur Valeria Fedeli e il responsabile del Lavoro, Giuliano Poletti. Sul fronte numerico, ecco la “classifica” stilata da Index Research dopo le analisi sul campione di intervistati: Gentiloni guida tutti al 34%, seguito dall’inquilino al Viminale al 33% e dal Ministro della Cultura, Dario Franceschini (32%). Seguono il ministro Orlando al 29%, il responsabile delle Infrastrutture Delrio al 28% e il ministro del Mef PierCarlo Padoan al 26%. Per Martina e Lorenzin il giudizio rimane al 25% e 23%, mentre per il ministro della Difesa e dello Sviluppo Economico (Pinotti e Calenda) i giudizi degli elettori vedono un 20% e un 18% in termini di consenso. Nelle basse posizioni invece troviamo Anna Finocchiaro al 18%, Marianna Madia al 15% sempre più in calo, e Gianluca Galletti al 14%. In fondo alla classifica invece Fedeli, Poletti e Alfano al 12% e per ultimo l’ultrarenziano e indagato per il caso Consip, Luca Lotti, al 10% della fiducia. EMG,

SONDAGGI POLITICI: RENZI PASSA DI MAIO

Le ultime intenzioni di voto prodotte e inserite nei sondaggi stilati da Emg Acqua per Tg La7, scopriamo che il Pd di Renzi sorpassa di nuovo e in maniera stabile il Movimento 5 Stelle che paga ancora la scelta di DI Maio come nuovo leader. Il giovane delfino di Grillo non convince all’elettorato generalista, e fa affossare il M5s con qualche punto perso per strada. Pd al 28,1%, M5s al 27%, con gli altri ancora tutti dietro e con importanti “novità” rispetto al centrodestra: Berlusconi infatti accorcia su Salvini, dato in stallo dopo la crescita dei mesi precedenti. Forza Italia infatti si avvicina con il 13,5%, mentre la Lega resta ferma al 13,9%, mentre per Giorgia Meloni il suo FdI resta ad un buon 5,1%. Per gli altri invece, Mdp al 2,3%, Sinistra Italiana al 2% e Alternativa Popolare al 2,3% si chiude un’altra intenzione di voto con dati in ribasso per la sinistra extra Pd.