Si terranno nel febbraio 2018 ma le Regionali in Molise iniziano a scaldare i motori e rappresentano il secondo test politico dopo la Sicilia per le prossime Elezioni Nazionali 2018: ebbene, anche qui si registra un iniziale buon vantaggio del probabile candidato sostenuto dal Movimento 5 Stelle, ovvero Antonio Federico, con il 29,5% dei consensi. La buona prova dei grillini al momento si accompagna alla pessima dei rivali nazionali del Partito Democratico: Paolo Frattura è infatti fato al 12,4%, meglio solo del candidato di alcune liste civiche di centrodestra, Michele Marone, che chiude con il 7,6%. In corsa invece la Sinistra che con Roberto Ruta prenderebbe ad oggi il 24% e soprattutto Michele Iorio, candidato forte di Forza Italia, che prenderebbe ad oggi il 26,5% dei consensi negli elettori molisano.
INDEX, ELEZIONI SICILIA: CANCELLERI RECUPERA SU MUSUMECI
Il trend degli ultimi sondaggi politici sulle Elezioni in Sicilia risale leggermente per Giancarlo Cancelleri, candidato Presidente del Movimento 5 Stelle. Dopo lo choc delle Regionarie Online annullate – con il silenzio anche dei media in questi ultimi giorni – il candidato grillino ha recuperato nei sondaggi ed è tornato in scia di Nello Musumeci, sempre più leader della campagna elettorale senza strafare ma sempre in vantaggio. Male la sinistra, completamente stracciata – finora – dal centrodestra unito: Fabrizio Micari tra il 14% e il 16%, Claudio Fava tra il 10% e il 12%, con Musumeci davanti che invece prende un trend compreso tra il 36% e il 38%, dimostrandosi finora la scelta giusta per Salvini, Meloni e, anche se tardivamente, anche da Berlusconi. Il Governatore che succederà a Crocetta ancora non è chiaro chi possa essere solo per la buona prestazione in termini di consenso di Cancelleri, dato tra il 30% e il 32% e teoricamente ancora “in gioco”.
EMG ACQUA, LISTE E SEGGI: PD IN VANTAGGIO, MA…
I sondaggi prodotti dall’agenzia di analisi Emg Acqua per La7 mostrano un dato interessante che va necessariamente incrociato con quello della legge elettorale ora in discussione in Parlamento (il Rosatellum 2.0). Secondo le stime viste nei sondaggi pubblicati in questo inizio ottobre, il Partito Democratico sul fronte dei seggi conquistabili ad oggi prenderebbe 202 scranni, il Movimento 5 Stelle 189, la Lega Nord 95, uno in più di Forza Italia e con Fratelli d’Italia che insegue lontano a 35 seggi. Per ora, nessun seggio in Parlamento per Articolo 1, Alternativa Popolare e Campo Progressista, mentre uno solo andrebbe a Sinistra Italiana. Ovviamente i dati sono prodotti con una legge elettorale che vede la soglia al 3% per tutte le liste singole di partiti: ma con il nuovo Rosatellum la proposta è quella di poter presentare sia liste o in alternativa coalizioni che dovranno superare il 10% per entrare in Parlamento. È qui che i grillini denunciano l’inciucio degli altri partiti per “indebolire” l’M5s creando coalizioni che possano superare la buona forza elettorale di Di Maio e soci. Ad esempio, con Renzi, Alfano e Sinistre, la coalizione anti-M5s sarebbe già pronta (anche se con estremi problemi di alleanze, con Renzi vero ago della bilancia). Insomma, la sfida è cominciata, le Elezioni sono tutt’altro che lontane…
SONDAGGI POLITICI INDEX, FIDUCIA LEADER: RENZI BATTE DI MAIO
Nel ultimi sondaggi elettorali prodotti da Index Research, si scopre come le ultime settimane di presenza mediatica imponente di Luigi Di Maio, avendo vinto le primarie online M5s ed essendo stato incoronato alla kermesse di Rimini Italia a 5 Stelle, non hanno donato al nuovo candidato premier pentastellato un’impennata nei sondaggi di fiducia. I leader politici, come vengono analizzati dalle domande del sondaggio di Index, mostrano una realtà ancora diversa: Matteo Renzi guida il gruppo, ristretto, di leader politici (ma nelle domande mancano membri importanti come Gentiloni, Minniti e lo stesso Beppe Grillo) con Di Maio battuto, seppur di poco, dal segretario Pd. Renzi infatti ottiene il 25% di fiducia personale – comunque assai più bassa della sue stime quando è divenuto premier tre anni fa – davanti a Di Maio, con il 23%, mentre nel centrodestra è Matteo Salvini che guida il gruppo con il 21% di consenso, davanti a Berlusconi al 19% e Giorgia Meloni al 18%. Unico esponente della sinistra presente è Pierluigi Bersani, lontano dai fasti di un tempo e ora al 10%.