Il generale Antonio Pappalardo è pronto a fare la rivoluzione: il leader di Liberazione Italia vuole arrestare tutti i parlamentari, minacciando di farlo a novembre. «Sono tutti abusivi. Tutti e 945. Arrestiamo per primi quelli che hanno distrutto il Paese», ha dichiarato nell’intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, durante il programma ECG. Guai a parlare di golpe con il generale dei Carabinieri in pensione: «Li arrestiamo perché c’è una sentenza della corte costituzionale che dice che sono stati eletti con una legge incostituzionale. E questi si sono pappati un miliardo e mezzo di euro». Antonio Pappalardo contro tutti, anche contro il Movimento 5 Stelle: «Se li sono messi in tasca tutti quanti, compresi loro». Ed è pronto ad andarli a prendere personalmente: «Se il popolo italiano partecipa a questa nostra attività li acchiappiamo ad uno ad uno quando escono di casa, li portiamo dai carabinieri e gli consegniamo il verbale». I parlamentari, secondo Pappalardo, stanno commettendo un reato molto grave, «quello di usurpazione del potere politico», per cui «l’arresto in flagranza di reato è obbligatorio».
PAPPALARDO: “I PARLAMENTARI TREMANO ALLA MIA VISTA”
Antonio Pappalardo ha chiamato all’appello tutti i suoi ex colleghi: ha invitato commissari e carabinieri ad unirsi alla sua rivoluzione. «Se non li arrestate, risponderete di favoreggiamento. Voi non capite la gravità del momento. Stiamo lavorando, quando saremo bene addestrati li andremo a prendere», ha tuonato il generale in pensione ai microfoni di Radio Cusano Campus. Il leader di Liberazione Italia però nell’intervista a ECG ha parlato anche della foto che lo ritraeva nel ristorante del Senato: «È una vergogna che uno mangia in una mensa aziendale e non ha privacy. Quella del Senato è una mensa aziendale, quando passo mi fermo lì». Tra l’altro Antonio Pappalardo ha fatto sapere che non si mangia neppure bene al ristorante del Senato: «Sono andato lì perché volevo vedere questi cialtroni che dobbiamo arrestare come avrebbero reagito. Erano terrorizzati quando mi hanno visto, hanno iniziato a tremare». Appuntamento ora al 7 novembre, quando tornerà al Senato con dieci pensionati a cui pagherà da mangiare al Senato della Repubblica.