Tra testate, minacce, accuse ed elezioni a Ostia, il caso di Roberto Spada e dell’aggressione al giornalista di Nemo arriva ad un nuovo capitolo di cui avremmo volentieri fatto a meno: si chiama Dario Cologgi, è un candidato esponente di Fratelli d’Italia (il partito al ballottaggio per le elezioni nel X Municipio il prossimo 19 novembre contro il Movimento 5 Stelle) che rischia come minimo la radiazione dal partito. Motivo? Lo scorso 6 giugno ha scritto sul profilo Facebook di Roberto Spada quanto segue: «Ottobre è vicino, riprendiamoci Ostia», riferendosi al momento delle elezioni che in questi giorni abbiamo visto cosa ha generato. Un collegamento tra la destra romana e Spada che da Casapound arriva fino a FdI, di questa accusa ora il partito della Meloni vuole in tutti i modi cercare di “tagliare”: «Cologgi è stato deferito alla commissione di disciplina di FdI», fanno sapere i colleghi romani del partito di Giorgia Meloni. Successe semplicemente che Spada allegando una foto di una spiaggia di Ostia vuota e desolata in piena estate, scrisse così: «Tristezza infinita …Ar mare zero bagnanti…(gli altri anni di questo periodo, si era fortunati a trovare uno spazietto)». Cologgi poi in appoggio a Picca Presidente ha condotto la campagna elettorale contro la sinistra e i grillini: l’accusa è che possa aver avuto contatti con il clan Spada, ma ovviamente tutto verificato e dimostrato.

CASO SPADA, PARLA CASAPOUND

In realtà lo scambio va anche oltre il post riportato qui sopra, con Spada che replica a Cologgi, «Onestà spiaggia sporca…e te pijano per c….o con video e operazioni finte». Chiude tutto ancora il candidato di FdI che sempre su Facebook risponde al pugile arrestato qualche giorno fa, «Se pijano per c…. da soli…ottobre è vicino…riprendiamoci Ostia…e quanto vorrei che fosse comune a sè». La presa di posizione di Fratelli d’Italia prova ad essere netta: «Dario Cologgi, un nostro candidato che in nessun caso diventerà consigliere municipale, è stato deferito alla commissione di disciplina di FdI con richiesta di espulsione appena alcuni nostri elettori ci hanno segnalato uno scambio di battute sui social con Roberto Spada», scrive Massimo Milani, commissario romano di Fratelli d’Italia. Intanto questo pomeriggio ha parlato in diretta tv il vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano, che come FdI prova a tenere lontano il nome del clan Spada dai propri contatti “stretti”. «Tra i dirigenti di Casapound, Carlotta Chiaraluce e Luca Marsella, e Roberto Spada c’è un’amicizia su Facebook, per me è sconveniente, ma è solo un’amicizia su Fb», spiega davanti ai microfoni di Lucia Annunziata a “In mezz’ora in più”. In particolare, Di Stefano spiega come lui personalmente con Spada non ci ha mai avuto niente a che fare: «dopo l’orribile gesto di Spada comunque i rapporti anche di amicizia su Fb tra Marsella e Spada finiscono qui. Non chiamerei più la palestra di Roberto Spada a partecipare a eventi di Casapound ma due anni e mezzo fa era un incensurato».