SONDAGGI PIEPOLI, CHI SARÀ IL LEADER DELLA SINISTRA UNITA?
Nei sondaggi prodotti dall’istituto di Nicola Piepoli, la crisi della sinistra e la possibile nuova leadership per una coalizione “unica” sono all’ordine del giorno (come per tutti gli altri principali istituti di statistica italiana). Gli spazi di accordi tra Mdp, SI e Pd sono molto flebili ma non del tutto perduti: nella domanda posta agli elettori intervistati sul possibile leader di una prossima coalizione di Sinistra unita le risposte danno il perfetto polso della situazione. Renzi è in crisi, ma nessuno (o quasi) viene visto come possibile collante tra le varie, infinite, fazioni: il segretario Pd ha il 13% di fiducia per un possibile ruolo di leadership tra tutte le sinistre, al pari del Presidente del Senato uscente Pietro Grasso che proprio da qualche settimana ha consumato la frattura e fuoriuscita dal Pd. Dietro di loro, una miriade di nomi con ancor meno fiducia: da Bersani al 9%, a Pisapia all’8%, passando per Franceschini al 6% e per Boldrini e Minniti al 5% di fiducia personale. Chiudono Graziano Delrio al 4%, D’Alema al 3% e Roberto Speranza al 2%: delude e viene bocciata tutta la linea dirigente di Mdp, neanche considerato Fratoianni di Sinistra Italia e un Renzi fortemente indebolito e delegittimato dagli avversari interni. La situazione insomma, più che una Cosa Rossa, al momento vede solo tinte nere-opache…
YOUTREND, I GUAI DEL PD SENZA MDP IN COALIZIONE
I sondaggi prodotti dallo studio YouTrend per il dossier Reti mostrano un dato piuttosto inquietante per Renzi e per tutto il Pd: stando infatti alla proiezione elaborata con la nuova legge elettorale attiva su 232 collegi uninominali (quelli in cui viene eletto il candidato che prende anche solo un voto in più dell’avversario), sono almeno 40 quelli che il Pd perderebbe se non si presentasse alle prossime elezioni in coalizione con Mdp. Lo strappo ormai sempre più grave tra Renzi, Bersani e D’Alema rischia dunque di essere un vero e proprio boomerang per i dem che infatti in queste ore stanno accelerando per trovare in extremis un accordo di coalizione. Toscana, Umbria, Emilia Romagna e nel centro Italia: in queste regioni, una forza di sinistra messa in piedi da Mdp, Possibile, Sinistra Italiana e altri extra Pd potrebbe “sfilare” 40 collegi a Renzi e consegnarli, di fatto, al Movimento 5 Stelle e al centrodestra. Tenendo conto che questi stessi collegi saranno disegnati entro il prossimo 30 novembre (e costituiti ciascuno da 230 mila elettori per la Camera e di circa 500 mila per il Senato con una oscillazione di più o meno 20% per numero di cittadini, fonte Repubblica), la situazione per Renzi non è per nulla sereno per il futuro. Ce ne sarebbero tra 50 e i 60 “sicuri”, mentre in 70 sarebbero in bilico: di questi, il calcolo del Nazareno prevede che almeno la metà basterebbero da conquistare per poter vincere a livello nazionale, ma siamo di fronti a calcoli complessi che danno l’impressione netta di una difficoltà “fuori dal comune” per un Pd in crisi sempre più nera.
ELEZIONI OSTIA, PICCA FAVORITA?
Non possono essere sondaggi ufficiali chiaramente quelli sul ballottaggio a Ostia per le elezioni del presidente e del nuovo consiglio del X Municipio Roma, eppure i sentimenti pubblicati da Affari Italiani danno una buona lettura della vicenda romana dopo il clamoroso caso-Spada nelle zone dove la mafia e la criminalità purtroppo dominano da anni. Dopo i risultati del primo turno, andati in scena domenica 5 novembre (lo stesso giorno delle Regionali in Sicilia) la grillina Giuliana Di Pillo era stata la più votata con il 30,21% davanti a Monica Picca, FdI e centrodestra con il 26,68%. Ora però la situazione sembra ribaltarsi con il voto del secondo turno che vedrà i tanti elettori del centrosinistra a scegliere per due candidate non proprie: «i sentiment che circolano nelle segreterie dei partiti danno Monica Picca favorita, anche se non si può parlare di partita chiusa, su Giuliana Di Pillo». Se da un lato gli elettori del Pd sono del tutto indecisi tra due candidate che non piacciono, sulla Picca dovrebbero arrivare i voti di Casapound (un altissimo 9% al primo turno) e probabilmente anche quelli della lista civica di sinistra del parroco Don Franco De Donno che non dovrebbe appoggiare i grillini. Questa sera alle ore 23 i primi risultati con il dato definitivo del ballottaggio ad Ostia che dovrebbe arrivare in nottata o nelle prime ore della mattina.