Alla fine Angela Merkel ammette la sconfitta. Voleva mettere insieme una improbabile coalizione con Verdi e Liberali, ma dal leader di questi ultimi, Christian Lindner, è arrivato il colpo finale. “Meglio non governare che farlo nel modo sbagliato. Preferisco andare a nuove elezioni, sono pronta a guidare ancora con la Cdu”, ha dichiarato la Cancelliera tedesca. Preso atto della rottura dei negoziati, ieri mattina la Merkel si è recata al castello di Bellevue, residenza berlinese del presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier, per fare il punto sulla difficile situazione che si è venuta a creare in Germania. “Credevamo che ci fosse lo spazio per un accordo, ma col dovuto rispetto per i Liberali mi dispiace di non essere riusciti ad arrivare a un’intesa reciproca”, ha spiegato Angela Merkel. La Costituzione tedesca prevede che le elezioni anticipate vengano indette dal presidente Frank-Walter Steinmeier, ma il processo è molto complicato, perché senza la maggioranza ha inizio una nuova fase: il Bundestag ha due settimane di tempo per trovare un nuovo cancelliere da votare sempre a maggioranza assoluta. Se neppure in questa fase si arriva a un’elezione si giunge all’ultima fase in cui è sufficiente la maggioranza relativa, quindi l’incarico viene ottenuto da chi ha ottenuto più voti.
GERMANIA, NUOVE ELEZIONI? MERKEL RISCHIA “DEPOSIZIONE”
La voce di Angela Merkel è dissonante da quella del presidente della Repubblica tedesca, secondo cui “chi si candida a un ruolo di responsabilità politica non può tirarsi indietro quando lo ottiene”. Il sogno di un governo tra Cdu-Csu, Fdp e Verdi è sfumato. E questo è un fallimento per la Cancelliera, nota per le sue capacità negoziali, e per Horst Seehofer, capo della Csu, che contava di ottenere un buon risultato e di ripulire la sua immagine in vista delle elezioni del Land della Baviera nell’autunno 2018. Al momento il voto sembra essere l’opzione più probabile oltre che quella più desiderata dagli elettori, ma non immediatamente realizzabile per le ragioni che vi abbiamo spiegato. Solo se il nuovo governo di minoranza non avesse i numeri, il presidente scioglierebbe le camere e indirebbe le nuove elezioni da svolgere entro 60 giorni. Non è da escludere, secondo il Fatto Quotidiano, che i maggiori partiti si accordino per un esecutivo che escluda Angela Merkel, che non è amata dagli altri schieramenti e da una parte del suo stesso partito.