IPSOS, PENSIONI & TASSE: I NODI DEL FUTURO
I sondaggi prodotti da Ipsos sulla stanziale situazione delle pensioni nel nostro Paese inquadra un punto su cui riflettere in vista delle prossime elezioni politiche: secondo i dati raccolti infatti, gli italiani per poter bloccare l’età pensionabile ai livelli attuali (la richiesta dei sindacati contro la proposta del Governo, ndr) non sono per nulla disposti ad accettare un aumento di tasse o dei tagli ai servizi pubblici. Il 71% rifiuta l’idea, mentre il 20% sarebbe disposto a metter mano a tasse&servizi per provare a frenare l’emergenza previdenziale. Restano punti nodosi che inguaino questo governo – in termini elettorali – e anche il prossimo che salirà a Palazzo Chigi dopo il voto: ma di fatto inguaia gli italiani sempre più convinti di non avere grandi speranze in termini di pensioni future e di tasse sull’attuale realtà sociale.
PIEPOLI, CHI HA PERSO DI PIÙ DOPO IL VOTO IN SICILIA?
I sondaggi sono impietosi in questo momento con la sconfitta cocente alle Regionali in Sicilia che, secondo gli intervistati elettori, rappresenta un duro colpo anche in ottica nazionale. Con la campagna elettorale che partirà dopo l’approvazione della Manovra, Renzi sta cercando in tutti i modi di trovare una coalizione larga e ampia per arrivare a rosicchiare voti e consenso al centrodestra e ai grillini, ma l’opera è complessa e la Sinistra al momento fa orecchie da mercante. Sul fronte numeri, il partito che si è maggiormente indebolito dopo il voto delle Regionali è proprio il Pd, per il 77% degli elettori, mentre le cifre degli altri partiti sono minime e raccontano di una debacle renziana e una “vittoria” un po’ per tutti. M5s al 6%, Forza Italia al 5%, Lega Nord al 3%, Ap al 3%, Mdp al 2% e gli altri partiti al 5%, sempre come “sconfitta” cocente alle Regionali.
PIEPOLI, CRISI CENTROSINISTRA: GLI ELETTORI “CONTRO” IL PROGETTO DI RENZI
Preferivano il Renzi rottamatore e innovatore, mentre quello che cuce trame come la “vecchia politica” è molto meno considerato: i sondaggi sulla crisi del centrosinistra prodotto dall’Istituto Piepoli mostrano infatti un’indicazione piuttosto importante per la segreteria del Nazareno. Alla domanda, «se riuscissero ad allearsi, quanto sarebbe disposto a votare una lista con il centrosinistra e la sinistra unite?», la risposta arriva secca con il 34% che rifiuta assolutamente l’alleanza Renzi-Mdp-Sinistra Italiana. Il 24% sarebbe poco orientata a votarla, mentre il 18% “abbastanza” e solo il 16% si dice convinto da tale nuova coalizione in vista delle Elezioni o per una possibile alleanza di governo post-voto. Insomma, gli elettori che “vanno contro” la scelta di Renzi in realtà “sposano” la linea tenuta fino a qualche mese fa dal segretario Pd, ovvero il “meglio soli che male accompagnati”.
YOUTREND, IL PD IN CRISI
Lo dicono i sondaggi politici ma forse al momento non servirebbero neanche a certificare lo status di crisi del Partito Democratico dopo le elezioni in Sicilia, quelle ad Ostia e in vista delle nuove Elezioni per la prossima primavera. Un dato su tutti: se serve un garante per le alleanze (Piero Fassino) per tenere insieme anime nello stesso partito, forse c’è qualcosa che non va alla radice: in termini numerici, la supermedia YouTrend Agi di questa settimana certifica anche con i sondaggi la crisi del Pd scendendo sotto il 25% nazionale. Due punti e mezzo persi in un mese, con la debacle del X Municipio di Roma e la cocente sconfitta in Sicilia: Renzi cerca di stringere alleanze con la sinistra che però chiude le porte in faccia (tranne Pisapia). Al ballottaggio di Ostia i voti dei dem forse hanno fatto da ago della bilancia per la vittoria della grillina Di Pillo contro la meloniana Picca; intanto però il partito di Renzi resta in netta difficoltà con un movimento nella Capitale da rifondare e il rischio di perdere ben altre battaglie nell’immediato futuro (in primis le Regionali di marzo 2018). Il Movimento 5 Stelle quindi si ritrova nettamente in prima posizione, pur flettendo leggermente rispetto a un mese fa (27,3% contro 27,6%), come spiegano i sondaggi di YouTrend: intanto sale Fratelli d’Italia, al 4,8%, mentre Fratelli d’Italia e Lega Nord sono distanziate di pochissimi voti (14,8% a 14,4% per Berlusconi).