Arriva la conferma anche dall’Ansa per la chiusura della squadra di governo in Sicilia: a ore la firma dei decreti di nomina dei 12 assessori, mentre potrebbe avvenire domani la prima riunione della giunta con tante di presentazione alla stampa del Presidente Musumeci. Sono in tutto 5 le liste rappresentate e arriva la conferma dell’esclusione della Lega-Noi con Salvini: Forza Italia (Gaetano Armao, Vittorio Sgarbi, Marco Falcone, Bernardette Grasso ed Edy Bandiera), Popolari e Autonomisti (Toto Cordaro, Roberto Lagalla e Mariella Ippolito), Udc (Mimmo Turano e Vincenzo Figuccia), Diventerà Bellissima (Ruggero Razza) e Fratelli d’Italia (Sandro Pappalardo). Fioccano i primi commenti dal mondo politico siciliano e per le opposizioni non sono certo positive: «Aspetto di vedere all’opera Musumeci e la sua Giunta per dare un giudizio, ma certo i lacci e lacciuoli che hanno legato le mani del presidente della Regione fino a oggi non sono un buon viatico. Aver presentato la giunta solo dopo diverse settimane dall’elezione non è il migliore esordio per Musumeci», spiega Claudio Fava, eletto deputato in Ars, candidato presidente della Sinistra Radicale. «Sarebbe stato bello – aggiunge – se si fosse presentato ai siciliani con la sua squadra già all’indomani del voto. In generale, sarebbe buon costume se l’Esecutivo si presentasse un giorno prima delle elezioni e non venti giorni dopo in modo che gli elettori sappiano, oltre al presidente della Regione, quali sono gli assessori», conclude la critica il vicepresidente dell’Antimafia. 



TUTTE LE MOSSE DI MICCICCHÈ

Ancora non sono stati pubblicati i nomi ufficiali sul sito della Regione Sicilia, ma la giunta ormai è composta e fatta da 12 assessori che potete trovare qui sotto, con le rispettive deleghe che – salvo ripensamenti dell’ultima ora – dovrebbero essere confermate dal Governatore Musumeci. Ne è una prova della definitività di questa squadra di governo, l’ultimo post pubblicato su Facebook da Gianfranco Miccicchè (Commissario regionale di Forza Italia): «forza ragazzi, c’è molto lavoro da fare, rimbocchiamoci le maniche perché ci sono tante risposte da dare ai siciliani. L’impegno che avrete di fronte, come giunta di governo, è enorme: ci sono le sorti di un’intera terra da risollevare dopo cinque difficili anni di declino, ma so che sarete perfettamente in grado di farvi interpreti di una nuova stagione di rinascita. Troverete nella squadra azzurra il sostegno e l’apporto necessario. Forza ragazzi, a lavoro!». È lui il perno su cui è girato tutta la dinamica lunga un mese di trattative per arrivare a questa giunta: come spiega il Giornale di Sicilia, Miccicchè non solo ha spinto per un posto in più per Mpd in modo da conquistarsi i voti per l’elezione a Presidente del Consiglio Regionale, ma ha anche intavolato trattative per provare a farsi votare anche dalla opposizione di Pd e centrosinistra, temendo i franchi tiratori interni (Musumeci e Miccicchè, ricordiamolo, erano candidati sfidanti alle precedenti Elezioni del 2013). Pare che abbia promesso in cambio alcuni ruoli di vicepresidenze all’opposizione dem e non al Movimento 5 Stelle, secondo classificato alle elezioni e teoricamente in prima posizione per quei ruoli. La corsa però è ancora lunga anche perché il Pd stesso sta provando a bloccare le manovre di Gianfranco Miccichè per conquistare i voti che gli sono necessari nella corsa alla presidenza dell’Ars.



LA GIUNTA È PRONTA

E alla fine l’Arancino si ruppe: il patto pre-elezioni del centrodestra in Sicilia, tutti dietro a Musumeci, si spezza nel giorno in cui verrà ufficializzata la squadra di Governo del Presidente Musumeci, eletto in maggioranza dai siciliani lo scorso 5 novembre 2017. Con la Lega che rimane senza incarichi di Governo a Palazzo Ars si consuma la rottura definitiva tra Musumeci e il secondo leader del centrodestra che scelse proprio lui come candidato ideale per battere Pd e grillini. Nomi confermati e altri nuovi invece tra i vari esponenti nella prossima giunta che nel giro di ore verrà confermata dal Governatore siciliano. Confermato l’uomo forte Armao, le diatribe e i vari accordi di palazzo portano Forza Italia a “sacrificare” un assessore a vantaggio di acquistare voti decisivi per eleggere Gianfranco Miccicchè (uomo forte dii Forza Italia in Sicilia, nonché Commissario azzurro scelto da Berlusconi) alla presidenza dell’Ars. In questo modo Raffaele Lombardo (Mpa, ex governatore Sicilia) ottiene un assessorato per la “sua” Mariella Ippolito (presidente Ordine dei Farmacisti di Caltanissetta) e garantisce poi i voti per Miccicchè: ma resta fuori la Lega-Noi con Salvini che esce definitivamente dalla maggioranza.



ECCO I 12 NUOVI ASSESSORI IN GIUNTA

Saranno due donne e dieci uomini gli assessori designati da Musumeci per i prossimi cinque anni di governo della Regione Sicilia: ancora manca la certa conferma dalle parole dello stesso Governatore, ma praticamente tutti i quotidiani siciliani più autorevoli, assieme a quelli nazionali, riportano questi nomi da cui mancano oltre ad esponenti della Lega anche gli azzurri Giuseppe Guaiana, il coordinatore agrigentino Vincenzo Giambrone (che in campagna elettorale sembravano vicino alla nomina se avesse vinto Musumeci) e la esponente Udc Margherita La Rocca Ruvolo che ha perso al fotofinish la sfida interna ai centristi con Vincenzo Figuccia. Di seguito, i 12 nomi e le probabili deleghe ancora da confermare (fonte La Sicilia): Gaetano Armao (Vicepresidente ed Economia), Roberto Lagalla (Istruzione), Ruggero Razza (Salute), Vittorio Sgarbi (Beni Culturali), Marco Falcone (Trasporti), Toto Cordaro (Territorio e Ambiente), Bernadette Grasso (Autonomie Locali e Funzione Pubblica), Mimmo Turaro (Attività Produttive), Sandro Pappalardo (Turismo, Sport e Spettacolo), Mariella Ippolito (Lavoro e Famiglia), Vincenzo Figuccia (Energia e Rifiuti), Edy Bandiera (Agricoltura).

LA LEGA DI SALVINI ABBANDONA MUSUMECI

E dunque la Lega di Salvini rimane fuori dai giochi nel gioco di alleanze in cui prevalgono invece Fratelli d’Italia, Forza Italia, Mpa e Udc: le dinamiche interne e i voti per far eleggere Miccichè (avversario da sempre di Musumeci ma che gli ha garantito un numero alto di voti per consentirli la vittoria alle Elezioni) come nuovo presidente dell’Ars. L’ira di Salvini pare essere altissima: «senza un posto in giunta Noi con Salvini è pronta a lasciare la maggioranza targata Musumeci», spiegano alcuni leghisti in Sicilia al Messaggero. Ieri sera Angelo Attaguile, segretario nazionale del movimento Noi con Salvini e deputato del Carroccio, non ha partecipato all’incontro convocato dal neo governatore Nello Musumeci per fare il punto sulla Giunta ormai pronta al debutto ufficiale. Non ci sarò, non ho nulla su cui confrontarmi, ho già espresso pubblicamente la posizione del partito e Musumeci ha fatto scelte diverse» dice Attaguile alla stampa, ricordando c come «Gli accordi in campagna elettorale erano diversi e non sono stati rispettati». Il punto è chiaro da tempo: siccome era stato esclusa la Lega dal Listino del Presidente prima delle elezioni, il posto in giunta sembrava un atto dovuto per chi in Sicilia e per Musumeci ci ha messo la faccia ben prima di Berlusconi. Salvini ha fatto campagna e ora però sembra non raccogliere la possibile “ricompensa”: «Vedremo cosa Musumeci deciderà domani (oggi, ndr) e dopo ovviamente Salvini farà le sue valutazioni», conclude il ragionamento Attaguille, che con Carmelo Lo Monte e Alessandro Pagano rappresentano i deputati eletti in Ars con la lista salviniana. Lega pronta a lasciare la maggioranza, centrodestra già in crisi nel ultimo vero test prima delle Politiche Nazionali: questa volta l’Arancino sembra sempre più amaro…