Sondaggi Elezioni Sicilia 2017, confermate le indiscrezioni della vigilia: Silvio Berlusconi è tornato. Il candidato del Centrodestra Nello Musumeci è il favorito con un consenso che, secondo gli exit poll di EMG per Tg La 7, si attesta tra il 36,50 e il 39,50 per cento. Staccati i competitors, con Giancarlo Cancelleri del Movimento Cinque Stelle tra il 34,00 e il 37,00 per cento. E Forza Italia si conferma il primo partito di Centrodestra in Sicilia: consenso tra il 13,00 e il 16,00 per cento, decisiva la presenza sul territorio di Silvio Berlusconi negli ultimi giorni di campagna elettorale. Bene anche Noi Con Salvini & Fratelli d’Italia, tra 5,00 e 8,00. Discorso totalmente diverso per la Sinistra e per il Partito Democratico: Cento Passi per la Sicilia, lista che sostiene Claudio Fava (Sinistra Italiana, Mdp), oscilla tra 5,00 e 8,00 per cento, mentre il Partito Democratico, che sostiene Fabrizio Micari (16,00-20,00 per cento) floppa ancora dopo le amministrative: 9,00-13,00 per cento. (Agg. Massimo Balsamo)
TRIONFA LISTA M5S
Sono usciti i primi exit poll sulle Elezioni Regionali in Sicilia e i sondaggi della vigilia vengono di fatto confermati: riassumendo, prima dei dati, Musumeci-Cancelleri sfida all’ultimo voto con il candidato del centrodestra in vantaggio; partiti tradizionali in crisi, con il Movimento 5 Stelle in fortissima affermazione dal punto di vista delle liste provinciali. A livello numerico invece, i dati del primo exit poll fornito da Emg Acqua per La7 durante la classica Maratona Mentana mostrano un Musumeci tra il 36 e il 40%, Cancelleri un attimo sotto tra il 34 e il 38%, dando l’impressione che saranno i dati reali di domani mattina a sciogliere ogni dubbio sul prossimo Governatore di Sicilia. Più indietro Micari (Pd-Ap) con un basso 16-20% e ancora più sotto il candidato della Sinistra radicale, Claudio Fava, tra il 6 e il 9%. Interessante però il dato sulle liste provinciali che concorrono alla formazione dell’Assemblea Regionale Sicilia: qui il M5s è in trionfo con la forchetta che va dal 30 al 34% dei voti, segue molto distante Forza Italia tra il 12 e il 15%, ancora più giù invece il Partito Democratico che non andrebbe oltre il 9-13%. Per Centro Passi (lista Fava con Mdp e SI) si va dal 5 al 9% finale, con una copertura del 100% su scala ovviamente non reale ma basata sulle votazioni espresse dagli elettori fuori dal seggio.
?? EXIT POLL EMG/La7 (liste)
M5S 30-34%
Forza Italia 12-15%
PD 9-13%
Cento passi (Fava) 5-9%#ElezioniSicilia— YouTrend (@you_trend) 5 novembre 2017
PROIEZIONE AFFLUENZA FINALE 44-48%
Secondo gli ultimi dati offerti da YouTrend che calcolano le ultime affluenze con la media di giornata, i sondaggi in vista degli exit poll delle ore 22 vedono un’affluenza finale stimata tra il 44% e il 48% degli aventi diritto al voto. In una giornata di polemiche e critiche rispetto alla eccessiva distanza tra gli exit poll e i primi dati reali scrutinati (domani mattina alle ore 8 l’apertura dei plichi) un dato importante sarà rappresentato da quanti elettori si saranno recati alle urne nella giornata di Regionali siciliane. L’affluenza delle ore 19 è stata confermata dalla Regione Sicilia al di sotto dell’1,27% rispetto agli stessi dati delle ore 19 di cinque anni fa: su questi dati è stata calcolata la proiezione di YouTrend cui seguiranno, dopo le ore 22, i primi veri exit poll con le prime reali previsioni su chi potrebbe essere il nuovo Governatore siciliano dopo Rosario Crocetta. I favori dei pronostici (e degli ultimi sondaggi clandestini) dicono ancora Nelleo Musumeci, ma non sono escluse sorprese dell’ultima ora.
DEBACLE PD?
Le elezioni regionali siciliane potrebbero segnare la rinascita del centrodestra: gli ultimi sondaggi realizzati dall’Istituto Piepoli hanno infatti indicato il possibile trionfo del candidato Nello Musumeci. Dato in netta ascesa nelle ultime settimane, potrebbe sfiorare il 40% dei consensi. Stabile invece Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle: dovrebbe fermarsi al 30%. Il Partito Democratico invece va incontro a una storica debacle, visto che Fabrizio Micari, sostenuto insieme ad Alternativa Popolare, era dato sotto il 20%, come Claudio Fava. L’ultimo appuntamento elettorale prima delle Politiche potrebbe essere il trampolino di lancio per il centrodestra. Da valutare poi i voti di lista: Forza Italia è storicamente forte in Sicilia, quindi se ottenesse almeno il 20% sarebbe un buon risultato. L’Udc viene data al 5%, mentre la lista unitaria Fratelli d’Italia-Noi con Salvini punta al 10% per considerare questa tornata elettorale un successo. (agg. di Silvana Palazzo)
M5S SPOPOLA COME LISTA, MA MUSUMECI…
Tra gli ultimi sondaggi pubblicati prima del silenzio elettorale da Quorum uno su tutti potrebbe ancora essere valido nel momento in cui mancano 4 ore dalla fine delle Elezioni: è stato infatti chiesti agli elettori intervistati, per quanto riguarda il voto per eleggere i membri dell’assemblea Regionale Siciliana, quale lista o partito intenderebbero votare. Il risultato è interessante visto che si osserva come a livello provinciale e di partiti, in Sicilia è il Movimento 5 Stelle che dovrebbe vedersi consegnata la palma del primo movimento per voti in tutta l’Isola. Un 31% ai sondaggi che ovviamente dovrà essere confermato o smentito dagli exit poll e poi dai dati reali è un ottimo risultato, anche visto che il secondo partito è Forza Italia con il 23%; con il 15,5% insegue il Pd, mentre dietro tutti gli altri, con Centro Passi di Fava al 8% e Diventerà Bellissima di Musumeci al 6,5%. Seguono poi FdI – Noi con Salvini 2,5%, UDC 2,5%, AP 4,5%, Siciliani Liberi 1,5% e Arcipelago Sicilia 2,0%. Al netto della prima lista probabilmente in tutta la Regione, il M5s non riuscirebbe comunque a superare Musumeci che pare diretto anche secondo gli ultimi sondaggi “clandestini” sempre più verso l’Ars come successore di Crocetta. Verrà tutto confermato?
RISCHIO FLOP NEL PD
Gli ultimi sondaggi sulle elezioni regionali siciliane non si sono concentrati sui candidati, ma hanno analizzato la situazione concentrandosi anche sulle percentuali dei partiti. Forza Italia ad esempio aspetta con ottimismo i risultati: l’obiettivo è conquistare il 15%, ma si teme di non riuscire ad assistere all’exploit che rilancerebbe il partito in vista delle Politiche. La lista personale di Nello Musumeci, Diventerà Bellissima, punta invece a superare il 10%: il sogno è di battere Forza Italia nella “lotta interna”. L’Udc invece è convinta di arrivare al 5%, entrando così nell’Assemblea Regionale. La Lista unitaria Fratelli d’Italia – Noi con Salvini è invece la vera incognita: non fare il 5% sarebbe un flop clamoroso, arrivare al 10% sarebbe un trionfo, ma si parla di un 6-8% comunque soddisfacente. Stando ai sondaggi di Affaritaliani, deve preoccuparsi il Partito Democratico, il cui possibile 10% sarebbe un pessimo segnale in vista delle Politiche. Lontana dai fasti del passato in Sicilia è Alternativa Popolare, il cui obiettivo è arrivare al 5%, ma il rischio è di finire dietro la lista di Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Il Movimento 5 Stelle invece è sicuro di essere il primo partito dell’isola, quindi si spera di arrivare almeno al 30%. La lista Cento passi per la Sicilia che sostiene Fava presidente vuole superare il 10%: un eventuale sorpasso sui dem sarebbe clamoroso. (agg. di Silvana Palazzo)
I NUMERI DEI SONDAGGI “CLANDESTINI”
Dopo una lunga campagna elettorale i siciliani possono finalmente recarsi alle urne per le elezioni regionali siciliane. I sondaggi delle ultime settimane hanno scattato una fotografia delle intenzioni di voto dei cittadini siciliani, ma si attendono i risultati ufficiali, quelli definitivi. Nel frattempo, però, emergono anche dei sondaggi “clandestini”: stando a quelli riportati da YouTrend l’esito del voto sarà il risultato di un testa a testa tra Nello Musumeci, candidato del centrodestra, e Giancarlo Cancelleri, del Movimento 5 Stelle. Entrambi si muoverebbero all’interno della forbice che va dal 33 al 35%, mentre al 17-21% si attesterebbe Fabrizio Micari. Questo scenario in realtà era stato anticipato nelle scorse settimane, ma si parla di un duello che potrebbe staccare di dieci punti il portabandiera del centrosinistra, Fabrizio Micari. L’affluenza potrebbe essere però un aspetto chiave: alle 12 era all’11%. (agg. di Silvana Palazzo)
MUSUMECI PUÒ SFONDARE QUOTA 40%?
Umori diversi alla vigilia delle elezioni regionali siciliane: un sondaggio di Affaritaliani.it ha riportato l’ottimismo del centrodestra, secondo cui Nello Musumeci può sfondare la quota del 40% e stravincere. Negli ultimi giorni l’ottimismo è cresciuto, mentre il Movimento 5 Stelle teme che Giancarlo Cancelleri si fermi sotto il 30% o che sia fuori dai giochi mentre due mesi fa sembrava il favorito per succedere a Rosario Crocetta. Pessimismo invece nel Partito Democratico per il risultato di Fabrizio Micari, che nonostante l’appoggio di Alternativa Popolare potrebbe fermarsi al 15%, un risultato che sarebbe fortemente deludente. Gli esponenti della Sinistra che candidano Claudio Fava, invece, sono sicuri di superare quota 10%. La lista personale di Nello Musumeci, Diventerà bellissima, viaggia dunque con il vento in poppa, al punto tale che potrebbe essere il primo partito della coalizione del centrodestra. (agg. di Silvana Palazzo)
M5S-CENTRODESTRA, DUELLO ALL’ULTIMO VOTO
Uno tra Giancarlo Cancelleri e Nello Musumeci sarà il nuovo presidente della Regione Sicilia: i due candidati si sono inseguiti nei sondaggi fino a pochi giorni fa. Dunque, sarà testa a testa tra il Movimento 5 Stelle e il centrodestra. I loro candidati sono in testa alle preferenze dei siciliani, stacco il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari, che deve guardarsi le spalle da Claudio Fava, rappresentante della sinistra più oltranzista. Prepariamoci dunque ad un duello fino all’ultimo voto: mai come questa volta il risultato sarà in bilico. Secondo l’ultimo sondaggio Demos, diffuso prima del silenzio imposto dalla legge, Nello Musumeci sarebbe balzato in vantaggio di un solo punto su Giancarlo Cancelleri. D’altra parte il Movimento 5 Stelle ha condotto una campagna elettorale capillare, neppure le piccolissime comunità dell’isola sono state risparmiate, ma queste sono state difficilmente raggiunte dai rilevatori di sondaggio, quindi c’è una “zona” di elettorato non tracciata che potrebbe permettere ai pentastellati di spuntarla sul centrodestra. (agg. di Silvana Palazzo)
SONDAGGI ELEZIONI SICILIA: PD AL 12% 3 M5S AL 30%?
Oggi tutti andranno alla ricerca di sondaggi clandestini in attesa di vedere gli exit poll che ci daranno un anteprima del risultato delle elezioni Regionali in Sicilia. La sfida per le Regionali in Sicilia non è soltanto quella dei candidati alla poltrona da governatore dell’isola: Musumeci, Cancelleri, Micari e Fava sono tutti pedoni di una scacchiera più grande, quella che porterà alle elezioni politiche del mese di marzo. Ecco che allora l’esito del voto siculo potrebbe fornire delle indicazioni importanti sullo stato di salute dei vari partiti in vista dei prossimi appuntamenti nazionali. I sondaggi pubblicati a ridosso del silenzio elettorale danno il M5s come prima forza politica nella regione con una percentuale che si attesterebbe intorno al 30%. Il secondo partito dovrebbe essere invece Forza Italia, con un Silvio Berlusconi ben contento di portare in dote alla coalizione un ottimo 15%. Crollo verticale in vista, secondo i sondaggi, del Pd: il partito di Matteo Renzi potrebbe raggiungere a stento il 12%. Una percentuale simile potrebbe addirittura mettere a repentaglio la tenuta della sua segreteria. (agg. di Dario D’Angelo)
DEMOPOLIS, REGIONALI SICILIA: CDX-M5S AL FOTOFINISH
Sono Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri a contendersi, salvo sorprese, le Elezioni Sicilia di domenica 5 novembre: i sondaggi prodotti prima del silenzio elettorale lo confermano, esattamente come gli ultimi dati ufficiosi che circolano nelle segreterie dei partiti in questi ultimi giorni di campagna elettorale, tanto che alcuni membri Pd hanno già cominciato a “prendere distanze” da Micari che non sarebbe al momento visto in grado di arrivare a contendersi il ruolo di successore di Crocetta. I dati prodotti dal sondaggio Demopolis realizzato prima del silenzio elettorale mostrano come il candidato del centrodestra Nello Musumeci (sostenuto da Diventerà Bellissima, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini, UDC, Popolari e Autonomisti con Idea Sicilia) è davanti di poco con un 36% contro il candidato grillino, fermo al 35%. Dietro Micari, sostenuto da Partito Democratico, Alternativa Popolare con i Centristi, Sicilia Futura – PSI, Lista Micari con Arcipelago Sicilia e il Megafono; chiude invece Claudio Fava ((sostenuto da Cento Passi con MdP, RC, Sinistra Italiana) al 7% e Roberto La Rosa, degli indipendenti siciliani di Siciliani Liberi, ad un basso 1% su base regionale.
EMG ACQUA, CENTRODESTRA IN CRESCITA
Il patto dell’arancino funziona, per ora: Salvini, Meloni, Berlusconi nei sondaggi volano assieme dopo il nuovo patto siglato in Sicilia per la compattezza del centrodestra non solo alle urne siciliane ma anche e soprattutto alle prossime Politiche del 2018. Il centrodestra infatti si presenta con un 33,3% di consensi, frutto del 13,6% della Lega, del 13,2% di Forza Italia, del 5% di Fratelli d’Italia e dello 0,8% del Movimento Animalista di Maria Vittoria Brambilla. Segue il centrosinistra che con un Pd in calo necessità sempre di più dell’appoggio della Sinistra radicale (al 6,1%), visto che il 31,4% non varrebbe per arrivare al governo con la nuova legge elettorale del Rosatellum Bis. Pd al 26,5%, AP al 2%, Verdi allo 0,9%, Psi allo 0,9%, Svp allo 0,4% e Campo Progressista allo 0,6%. Chiude il Movimento 5 Stelle che non si discosta dal 28,8% delle possibili votazioni e con Art1.Mdp al 3% appena sopra Sinistra Italiana di Fratoianni al 2%.