IL PATTO DELL’ARANCINO
Alle ore 23 del 2 novembre 2017 si è concretizzato il Patto dell’Arancino. Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia), Silvio Berlusconi (Forza Italia) e Matteo Salvini (Lega) dopo una frenetica giornata che li ha visti impegnati qua e là in Sicilia per sostenere il candidato unitario Musumeci si sono ritrovati per una cena programmatica presso la “Trattoria del Cavaliere” a Catania. Tra sguardi distesi e un clima di costante cordialità i tre leader hanno gettato le basi per la corsa a Palazzo Chigi del 2018. Il risultato siciliano tra qualche ora potrebbe addirittura consegnare la vittoria al centro-destra. In tal caso dopo la vittorie in Veneto e Liguria sarebbe la prima vera vittoria del nuovo (senza offesa per Alfano) centro-destra. Nuovo perchè a differenza del vecchio Berlusconi non può più considerarsi leader indiscutibile. Anzi. Va ricordato che sono stati Meloni e Salvini a forzare l’appoggio unitario su Musumeci. Il centro-destra è vivo e vegeto, resta solo da capire una cosa: chi sarà il candidato premier per il 2018?
“IO E CANCELLERI APPESI A UN FILO”
Siamo arrivati al momento chiave delle elezioni regionali in Sicilia 2017: lo spoglio dei voti. Nello Musumeci, dopo la diffusione degli exit poll, è stato da molti indicato come il vincitore di queste consultazioni. Ma Giancarlo Cancelleri non è poi così lontano. “Siamo entrambi appesi a un filo”, avrebbe detto il candidato del centrodestra ieri sera, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera. Il quotidiano milanese segnala tra l’altro che il programma di Musumeci non è poi tanto diverso da quello di Cancelleri. “Le cose da fare del resto sono quelle. La Regione è la più grande azienda della Sicilia, ma ha prodotto assistenza, non sviluppo. Entrambi i duellanti di questa notte vogliono rinegoziare con il governo sui prodotti petroliferi, e tagliare stipendi, vitalizi, finanziamenti ai gruppi nell’Assemblea regionale”. Vedremo chi dei due alla fine la spunterà e se la bassa affluenza influirà sui loro risultati cambiando i pronostici degli exit poll.
SALVINI ESULTA: “GOVERNO SCONFESSATO”
Il corrispondente politico di Sky Tg 24 ha riportato le parole del leader della Lega e papabile candidato premier del centrodestra nel 2018, Matteo Salvini: “qualora i dati degli exit poll fossero confermati avremmo ancora una volta un governo sconfessato. Il voto siciliano indica il malessere nei confronti del centro-sinistra. Da un anno che insisto: elezioni subito”. Tra pochi minuti inizierà lo spoglio e vedremo se davvero Nello Musumeci diventerà il nuovo presidente della Regione Sicilia. Comunque vada, il centrodestra ha dimostrato ancora una volta di essere più che competitivo in ogni parte d’Italia. Il patto dell’arancino stretto tra Berlusconi, Meloni e Salvini ha confermato la volontà dei tre partiti maggiori del centro-destra italiano di marciare uniti verso la vittoria delle politiche del 2018. A livello programmatico occorrerà ancora qualche compromesso ma l’eventuale vittoria in Sicilia potrebbe in tal senso dare la spinta decisiva.
“VIVA LA SICILIA”, MUSUMECI CI CREDE
Il candidato del centrodestra Nello Musumeci è a un passo dalla vittoria. Secondo i due exit poll pubblicati ieri notte il politico catanese sarebbe in vantaggio di qualche punto su Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento 5 Stelle. “Viva la Sicilia”: con queste parole Musumeci un istante prima di inserire la scheda nell’urna si è rivolto ai presenti in aula. Il candidato alla Presidenza della Regione stamattina ha votato nella sezione 11 dell’Ics Pietro Carrera, l’unico istituto scolastico presente nella sua Militello in Val di Catania. “Questa è una giornata importante. La più importante per me e per i siciliani. Sono sereno: ho fatto tutto quello che era possibile rispettando gli avversari”, ha poi dichiarato all’esterno del plesso scolastico ai giornalisti presenti. Lo spoglio inizierà alle ore 8 e nel quartier generale di Musumeci cresce l’ottimismo.
QUAGLIARIELLO SMORZA GLI ENTUSIASMI
Nello Musumeci in vantaggio su Giancarlo Cancellieri secondo gli exit poll per le Elezioni Regionali in Sicilia. Musumeci, sostenuto dal Centrodestra, è tra il 36,50 e il 39,50 per cento, mentre Cancelleri, esponenti del Movimento Cinque Stelle, è tra il 34,00 e il 37,00 per cento. Intervenuto ai microfoni di Tg La 7, Gaetano Quagliariello ha analizzato i dati forniti dagli exit poll: “La sinistra ha perso, il Partito Democratico ha perso: la sconfitta è stata anche superiore, c’è chi non ci ha messo la faccia: la politica si fa ogni giorno”. Continua il leader e fondatore di Idea, partito che fa parte del Centrodestra: “Se i risultati fossero questi il Centrodestra vince, non stravince: ha tutte le possibilità perché questo diventi un trampolino di lancio in ottica nazionale, ma serve qualcosa di più dal punto di vista dell’entusiasmo, dal punto di vista dei programmi”. Dati positivi dunque, ma alle elezioni politiche della prossima Primavera servirà qualcosa in più. (Agg. Massimo Balsamo)
MICCICHE’, “ABBIAMO FATTO UN MIRACOLO”
Poche ore separano Nello Musumeci dalla vittoria alle Regionali Sicilia 2017. Questo il responso degli exit poll che confermano le sensazioni respirate anche nelle varie sezioni di partito dove già si commenta l’ormai probabile successo dell’area di centrodestra. Ecco perché Gianfranco Micciché, plenipotenziario di Forza Italia sull’isola, non esita a parlare di “miracolo” ai microfoni del TG La7 di Enrico Mentana:”Sei mesi fa in Sicilia tutti davano per scontata la vittoria del Movimento 5 stelle. Abbiamo fatto un miracolo e, secondo gli exit poll, il centrodestra è vicino al 40% facendo vincere un presidente moderato e capace come Musumeci. Se il centrodestra è unito non ce n’è per nessuno. Io sono convinto che la vera vittoria e’ quella di Musumeci piu’ che di Forza Italia. I dati di Forza Italia saranno straordinari, ma li vedremo domani (oggi, ndr). Per il momento meglio essere inseguiti che inseguire. Le divisioni a sinistra? Sono un problema loro. A noi ha aiutato molto la venuta di Berlusconi in Sicilia”. (agg. di Dario D’Angelo)
MELONI, “FDI PRIMI A CREDERE IN MUSUMECI”
Se le percentuali degli exit poll saranno confermate dallo spoglio di domani Nello Musumeci sarà il nuovo governatore della Regione Sicilia. E’ già iniziata però la corsa ad intestarsi la vittoria nello schieramento del centrodestra. Tra le prime a parlare Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha rivendicato l’indicazione di Nello Musumeci come cavallo vincente. Questo il commento pubblicato dalla Meloni su Facebook:”Gli exit poll danno in vantaggio il centrodestra in Sicilia. Aspettiamo i dati reali, ma già ora possiamo dire che questa è una notte felice. Perché per primi come Fratelli d’Italia abbiamo creduto nella candidatura di Nello Musumeci, un uomo specchiato e capace, uno straordinario siciliano. Alcuni avevano dei dubbi ma siamo felici che questa volta i nostri amici di viaggio ci abbiano ascoltato. Perché abbiamo ridato al centrodestra un progetto serio di governo e una possibilità di vittoria. Una speranza per i siciliani che vogliono ricostruire e non distruggere. E sarebbe una vittoria della destra credibile, competente e onesta, che non scende a compromessi. Verrebbe così smentita, ancora una volta, la favola secondo la quale si vince solo al centro, con proposte e identità annacquate. E non si potrebbe che partire dal modello Sicilia, anche per il governo della Nazione”. (agg. di Dario D’Angelo)
EXIT POLL LA7, MUSUMECI 36,5/40,5
Palazzo dei Normanni in bilico tra centrodestra e Movimento 5 stelle: è questo lo scenario delle Regionali Sicilia 2017 secondo gli exit poll forniti dall’istituto EMG-Acqua per il TG La7. Un vero e proprio testa a testa all’ultimo voto tra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri, con il primo attribuito di un lieve vantaggio dalle dichiarazioni di voto all’uscita dei seggi da parte dei siciliani. Secondo le stime dell’istituto diretto da Fabrizio Masia, Musumeci dovrebbe conquistare una percentuale di voti compresa tra il 36,5 e il 40,5%. Il rischio di un sorpasso da parte del candidato grillino è però concreto dal momento che la percentuale di Cancelleri attribuito del 33,5/37,5% è all’interno del margine d’errore della forbice di quello di Musumeci. La copertura del campione fornito al tg di Mentana è del 92%: in attesa dei dati definitivi un testa a testa che terrà col fiato sospeso tutti i siciliani fino a domani. (agg. di Dario D’Angelo)
EXIT POLL, MUSUMECI 35-39%
Sfida al cardiopalma tra Nello Musumeci e Giancarlo Cancelleri: alle 22, ora di chiusura delle urne, gli exit poll dell’Istituto Piepoli e Noto sondaggi per Rai danno Musumeci in lieve vantaggio sul candidato grillino, un vantaggio interamente inscritto nel margine di errore della rilevazione: la forbice è 35-39% per Musumeci e 33-37% per Cancelleri. Appena due i punti virtuali di stacco tra il candidato del Centrodestra e quello di M5s. Il dato è relativo agli exit poll delle 22; si tratterà di vedere se gli exit poll delle 23 confermeranno la forbice a favore di Musumeci o se addirittura lasceranno presagire, sempre con il beneficio del dubbio in attesa dello spoglio reale, un vantaggio di Cancelleri. La vittoria di quest’ultimo sarebbe un terremoto politico, destinato a proiettare il Movimento 5 Stelle verso Palazzo Chigi. Ricordiamo che Nello Musumeci è sostenuto da Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Forza Italia, il movimento Energie per l’Italia, Udc, Centro Federativo Cristiano Democratico, Cantiere Popolare, MpA, Nuovo CDU, Movimento Sicilia Nazione e IdeaSicilia. Già europarlamentare, presidente della Provincia di Catania e sottosegretario al ministero del Lavoro, è stato sconfitto di misura (5 punti di stacco) da Rosario Crocetta nel 2012.
IL LISTINO DI NELLO MUSUMECI
Nello Musumeci, candidato a presidente della Sicilia per il centrodestra e sostenuto dal movimento civico #Diventerà Bellissima, sconfitto da Crocetta nell’ultima tornata elettorale – quella del 2012 -, è il favorito di queste elezioni regionali, anche se è insidiato, sulla carta, da Giancarlo Cancelleri di M5s. Come candidato presidente, la legge elettorale gli consente di mettere in una lista, il cosiddetto listino bloccato, altri 6 nomi di persone candidate a consiglieri regionali le quali, se Musumeci venisse eletto, entrerebbero con lui all’Ars. Nel listino di Musumeci, oltre a lui medesimo, ci sono Giovanni (detto Gianfranco) Miccichè, ex plenipotenziario di Berlusconi in Sicilia, artefice del famoso “61 a 0”, Bernadette Felice Grasso, Giovanni (detto Roberto) Di Mauro, Giuseppa (detta Giusi o Giusy) Savarino, Girolamo (detto Mimmo) Turano, Elvira Amata. E Gaetano Armao? Come i più informati ricorderanno, si parlò molto del fondatore del movimento Siciliani Indignati quando i giornali riferirono che aveva impressionato favorevolmente Silvio Berlusconi tanto che si parò, per un po’ di tempo, di un tandem Armao-Musumeci. Armao però non è sparito: si parla di lui come possibile vicepresidente (e di una sua possibile delega all’Economia) anche se alla fine non ha trovato posto nel listino.
“IMPRESENTABILE”, LA PAROLA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
Seggi aperti fino alle 22 per eleggere il presidente della Regione Sicilia e i deputati all’Ars, l’Assemblea regionale siciliana. Nello Musumeci, candidato di centrodestra, è attualmente il favorito di questa tornata elettorale, anche se i sondaggi vanno presi con le pinze e le sorprese potrebbero non mancare. In realtà i front-runners si possono considerare due, Musumeci e Giancarlo Cancelleri, candidato di M5s. E’ “impresentabile” la parola più gettonata di questa campagna elettorale: uno stigma utilizzato da quasi tutti i candidati per scomunicare, agli occhi dell’elettorato siciliano, l’avversario o gli avversari scomodi. E’ accaduto anche nel recente match televisivo “In 1/2ora” condotto da Lucia Annuziata, quando Cancelleri ha accusato Musumeci di essere impresentabile per avere messo in lista degli impresentabili: “chi si mette dentro uomini di Cuffaro non merita stima”, ha detto Cancelleri. Pronta la replica di Musumeci: “L’unico impresentabile è l’onorevole Cancelleri, e non lo dico io ma una sentenza del Tribunale di Palermo, perché è un abusivo e ha commesso un falso nel preparare le norme per le primarie”. Domani, quando apriranno le urne, si saprà chi è il più presentabile – o il meno impresentabile – di tutti.
L’INVOCAZIONE DI MUSUMECI
Emerge un dettaglio del voto a Militello Val di Catania del favorito alle Regionali siciliane: Musumeci, mentre stava per immettere la sua scheda elettorale dopo il voto nell’urna, davanti ai giornalisti che chiedevano un commento ha detto un’unica cosa assai particolare. «Che Dio ci aiuti», sollevando qualche sorriso nei presenti e negli scrutatori che proseguivano il loro lavoro di aiuto e indicazioni agli altri elettori al voto. Un dato importante che segna come Musumeci sia sempre più convinto che “o lui o il disastro” sulla Sicilia: un implicito appello al voto contro i rivali del Movimento 5 Stelle. Poco prima, un altro scambio di battute aveva fatto sorridere gli astantI: «ma la matita è blu alla fine, temevo fosse nera..» che potrebbe rilevare, a parte la battuta, un implicito riferimento a chi ha fortemente contestate che nelle sue liste ci sono troppi elementi di destra e pochi di centro (la critica di Cuffaro degli ultimi giorni pre-voto alle Regionali). (agg. di Niccolò Magnani)
IL VOTO ALLE URNE
Un’ora fa Nello Musumeci ha votato nella “sua” Militello, postando una foto sui suoi profili social con il candidato di centrodestra che pone la sua scheda elettorale dentro l’urna dopo aver presumibilmente optato per l’autovoto nel listino regionale. Davanti agli scrutatori, Musumeci si è visto sorridente e sereno, quasi fosse certo dei favori del pronostico fin qui. Non ha voluto rilasciare alcun commento dopo il voto, rispettando il silenzio elettorale: non solo, sotto il tweet e il post su Facebook ha voluto inserire solo degli hashtag generici e senza ulteriori appelli al voto, quasi a voler marcare la differenza con il collega e avversario diretto Giancarlo Cancellieri che invece nel suo tweet ha invitato un post del blog di Grillo dove viene spiegato con dovizia di particolare “come si vota” il candidato del Movimento 5 Stelle, ovvero lui stesso. (agg. di Niccolò Magnani)
#ElezioniSicilia2017 #Sicilia pic.twitter.com/OCX2pWNd4z
— Nello Musumeci (@Musumeci_Staff) 5 novembre 2017
LA “SCOMMESSA” DI GIORGIA MELONI
Se dovesse vincere, come in molti ritengono, Nello Musumeci nel centrodestra potrebbero cambiare non tante ma sicuramente parecchie cose da qui ai prossimi mesi di campagna elettorale nazionale: da un lato, in un colpo solo si avrebbe un’affermazione che si sbarazza di Pd e M5s, confermando come con l’unione di coalizione il percorso verso la vittoria è più semplice. Dall’altro, si tornerebbe ad avere un centrodestra alla guida della Sicilia dopo 5 anni di “anomalia” con il centrosinistra (e l’appoggio iniziale dei grillini a Crocetta, non dimentichiamolo) alla guida della Regione. Da ultimo, non meno importante, il nome e la figura di Musumeci è stata voluta e “scommessa” per prima da Giorgia Meloni: la leader di Fratelli d’Italia se dunque dovesse vedere il “suo” candidato trionfare potrebbe rivendicare un maggiore spazio e di azione anche a livello di coalizione nazionale. Insomma, un patto dell’Arancino con Berlusconi e Salvini potrebbe vedere la giovane Giorgia molto più che la semplice “terza gamba” dell’accordo nato in Sicilia e promosso poi in tutta Italia. (agg. di Niccolò Magnani)
IL PROGRAMMA
Nello Musumeci è il candidato del Centrodestra per la presidenza della Regione Sicilia. Una campagna elettorale terminata da poche ore e che lo ha visto protagonista intento a spiegare ai siciliani la sua linea politica ed i progetti che ha in mente per questa Regione che “diventerà bellissima” sotto la sua gestione. Un programma elettorale che tende a restituire “dignità e fiducia al popolo siciliano”, con l’attivazione di strumenti a tutale di giovani, malati e classi deboli. Un programma di riforme che consenta di strutturare la macchina burocratica ed economia in modo che la Regione Sicilia “divenga il motore di sviluppo dell’economia e realizzi uno standard di benessere diffuso”. Il lavoro in primo piano, ma non solo: “dignità, orgoglio e benessere”. I progetti per la Regione, dunque, al centro di una campagna elettorale ricca di polemiche e veleni, in particolare sugli “impresentabili”, con Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico.
I SONDAGGI ELEZIONI REGIONALI SICILIA 2017
Nel corso della campagna elettorale per la presidenza della Regione Sicilia è stata lineare la sentenza dei sondaggi: ballottaggio tra Nello Musumeci, sostenuto dal Centrodestra, e Giancarlo Cancelleri, candidato del Movimento Cinque Stelle. Gli ultimissimi sondaggi hanno sottolineato che Musumeci sarebbe al 36 per cento di consenso, con Cancelleri al 35 per cento. Più staccati gli altri concorrenti Fabrizio Micari, Claudio Fava e Roberto La Rosa. Una campagna elettorale che ha visto protagoniste le due correnti di Musumeci e Cancelleri, con i leader dei partiti di Centrodestra che hanno recitato un ruolo da protagonista negli ultimi giorni: da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, a Matteo Salvini, leader della nuova Lega nazionale, fino a Silvio Berlusconi, che ha tenuto comizi a Palermo e Catania. Un vento di Centrodestra che soffia da diversi mesi, basti pensare alle Amministrative dello scorso giugno, e che potrebbe avere la meglio anche in Sicilia: il che rappresenterebbe un dato interessante a livello nazionale…
CHI E’ NELLO MUSUMECI
Nato a Militello in Val di Catania nel gennaio del 1955, Nello Musumeci è cresciuto nella fila della Destra politica catanese: giornalista pubblicista, ha compiuto gli studi universitari in Scienze della Comunicazione. Negli anni Ottanta ha insegnato all’Istituto superiore di giornalismo di Acireale e, inoltre, è stato uno dei fondatori dell’Istituto siciliano di studi politici ed economici. Senza dimenticare i saggi di storia contemporanea pubblicati nel corso degli anni. Nello Musumeci è stato il primo presidente di Provincia eletto direttamente dal popolo in Sicilia, con la cosiddetta “Primavera di Catania” a simbolo di ricostruzione morale, economica e culturale del territorio etneo. Per tre legislature è stato eletto deputato con Alleanza nazionale, al Parlamento europeo, dal 1994 al 2009. Nel 2001 è stato nominato Commissario del governo per l’emergenza e la ricostruzione sul vulcano dopo la preoccupante eruzione dell’Etna. Nel 2008 Nello Musumeci è diventato consigliere comunale nel capoluogo etneo e nel 2011 è entrato a fare parte del governo nazionale in qualità di Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche sociali.
CHE PARTITI SOSTENGONO NELLO MUSUMECI: FORZA ITALIA LEGA, FRATELLI D’ITALIA
Nello Musumeci è il candidato del Centrodestra ed è sostenuto da numerosi partiti: Forza Italia, Noi con Salvini, Fratelli d’Italia, Sgarbi, Scelta Civica, Mpa, Partito Liberale, Cantiere Popolare, Nuovo Cdu e altre liste civiche. Nelle ultime settimane i leader dei tre principali partiti di Centrodestra sono stati in Sicilia per sostenere Musumeci. Ecco le parole di Giorgia Meloni: “Votando Nello Musumeci, gli italiani avranno la prima occasione per dire no a questa sinistra”. Protagonista della svolta nazionale della Lega, Matteo Salvini ha commentato: “Abbiamo la lista Noi con Salvini e un candidato presidente onesto e concreto come Nello Musumeci, conto sull’orgoglio siciliano e sul fatto che si liberino di Crocetta, di Alfano e di questa gente qua”. Infine, l’atteso endorsement di Silvio Berlusconi: “I siciliani non potranno accettare di essere dominati dal M5S dopo le tante subite nei secoli. Sono persone senza ne’ arte ne’ parte, che si sono trovate per caso a ricoprire cariche come quella di vicepresidente della Camera. Sono pauperisti e giustizialisti”.