Gli 11 seggi conquistati dal Pd alle elezioni Regionali Sicilia 2017 non possono lasciare soddisfatto uno schieramento che soltanto 5 anni fa aveva ottenuto il successo con Rosario Crocetta. A lasciare sconcertati è stata la magra percentuale racimolata nel collegio di Palermo, un 8,8% che ha rappresentato il peggiore risultato del Partito Democratico sull’isola. Un esito ancora più strano da commentare se è vero che Leoluca Orlando è stato eletto sindaco del capoluogo siculo soltanto nel giugno del 2016 e a sostenerlo c’erano tutte le forze di centrosinistra, Pd compreso. Il primo cittadino ha analizzato il flop della coalizione capitanata da Fabrizio Micari in questi termini:”Su questa esperienza ha pesato come un macigno il disastroso e fallimentare governo Crocetta e l’atteggiamento di alcuni dirigenti del Pd legati troppo a questo esecutivo confermatosi una calamità istituzionale. Anche la decisione del presidente Grasso rispetto alla proposta che gli era stata fatta, è la conferma dell’inadeguatezza di settori del Pd. E ha pesato come un macigno l’egoismo della sinistra, di Mdp, che hanno contraddetto il ‘modello Palermo’ allo scopo di pesarsi nazionalmente, facendo pagare ai siciliani l’intenzione di danneggiare Renzi. Il Titanic è affondato”. (agg. di Dario D’Angelo)
SAMMARTINO SBANCA CATANIA
Sono 11, alla fine delle operazioni di spoglio delle Regionali Sicilia 2017, gli eletti del Pd che possono festeggiare la conquista di un posto all’Ars. Con il 13% dei voti conquistati sull’isola, però, c’è poco da celebrare per il partito di Matteo Renzi, incapace di insidiare Nello Musumeci nella sua corsa a Palazzo d’Orleans con il candidato Fabrizio Micari. Il Pd ottiene almeno un seggio per ognuno dei 9 collegi corrispondenti alle province siciliane: fa meglio a Catania e Palermo, dove alla fine gli eletti sono due. All’ombra dell’Etna spiccano le prestazioni elettorali di Luca Sammartino, nuovo “mister preferenze” dei democratici siciliani, che con 32.280 voti diventa il nuovo referente del partito nella regione. Bene fa anche Anthony Barbagallo, che raccoglie nello stesso collegio 13.940 voti. Per quanto riguarda Palermo, invece, i due eletti del Partito Democratico sono Giuseppe Lupo (9.551 voti) e Antonino Cracolici (7.560). (agg. di Dario D’Angelo)
ARANCIO VOLA A CALTANISSETTA
Eletti lista Pd, nuovi aggiornamenti da Caltanissetta. Il Partito Democratico ha raccolto 10.128 voti, il 10,43 per cento e si è assicurato un eletto, come sottolinea Live Sicilia: parliamo di Giuseppe Arancio, confermato dal partito. Un eletto al Movimento Cinque Stelle, primo partito di Caltanissetta, assegnato a Giancarlo Cancelleri, sostituito da Nunzio Di Paola poiché eletto come miglior predente, e un altro eletto a Forza Italia, con Michele Mancuso che ha superato Giuseppe Favorito. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore sulla situazione dei deputati eletti all’Ars, con il partito guidato da Matteo Renzi che nei prossimi giorni si interrogherà circa gli scarsi risultati ottenuti a queste elezioni regionali siciliane. (Agg. Massimo Balsamo)
DEBACLE A PALERMO
I numeri, nonostante lo spoglio sia ancora in corso, hanno ormai sancito la sconfitta di Fabrizio Micari, candidato del Pd per le Regionali Sicilia 2017. Il Partito Democratico non è riuscito nell’impresa di esprimere un nuovo governatore a Palazzo d’Orleans, ma dov’è che i numeri sono meno pesanti per la formazione di Matteo Renzi? Fino a questo momento la percentuale più alta di voti è stata registrata nella provincia di Enna dove il Pd – a scrutinio ultimato – ha toccato il 22,46% risultando la seconda lista più votata alle spalle del solo Movimento Cinque Stelle. La debacle, però, è maturata soprattutto a Palermo, dove per il momento si registra il risultato peggiore del Partito Democratico sull’isola: un 9,08%, con un centinaio di sezioni mancanti, che sa di doppia bocciatura soprattutto vista l’influenza nella città del sindaco piddino Leoluca Orlando. (agg. di Dario D’Angelo)
LE ULTIME PROIEZIONI
È uscita una nuova proiezione sul numero dei seggi prodotta da YouTrend secondo i dati reali degli scrutini siciliani: per il Pd che assieme ad Ap e Psi sosteneva il candidato Fabrizio Musumeci, il numero di seggi sembra essere ormai confermato a 13 suddivisi però tra Partito Democratico e Psi-Sicilia Futura-Pdr, visto che Alfano non riuscirebbe ad entrare all’Ars con il suo 4,3% (la soglia di sbarramento è al 5%, ricordiamolo). Sul fronte dei dati sulla lista provinciale, il Pd come media di tutte le provincie al momento si attesta al 13,2%, sempre più in basso rispetto al 16% stimato dagli exit poll. In attesa di un dato certo delle prossime ore, sul fronte delle preferenze un caso interessante avviene in provincia di Siracusa, precisamente a Canicattini Bagni: qui il Pd è risultato prima lista in città con il 43% dei voti e con “mister preferenza” Paolo Amenta (ex sindaco della città) che ha trainato i dem in una delle poche buone affermazioni in termini numerici della tornata elettorale. (agg. di Niccolò Magnani) Le notizie su Fabrizio Micari e i voti raccolti dal candidato Presidente Pd
13 SEGGI PER MICARI
Secondo le ultime stime che arrivano da YouTrend in base ai dati della proiezione Emg Acqua, la lista di Micari a Palazzo d’Orleans potrebbe prendere, con Pd, Ap, Psi e Arcipelago Sicilia 13 seggi, dietro ai 35 seggi di Musumeci e i 19 di Cancelleri. Di questi al momento non è ancora dato sapere quanti precisamene siano del Pd e quanti delle altre liste in coalizione, ma resta come dato ufficiale – dopo quasi 2mila sezioni scrutinate su 5.300 – che il Pd si attesta sul 14-15% dei voti rappresentando la fetta più alta di percentuale rispetto alle altre tre liste in coalizione. Grossa debacle, e questo è stato detto, con gli elettori dem che in molti casi hanno preferito votare la lista di centrosinistra preferita e poi però barrare il candidato Cancelleri come Presidente in modo da opporsi, con il voto disgiunto, alla vittoria della destra. Operazione alla fine non riuscita, vedendo la conquista di Musumeci della poltrona di Governatore (anche se manca ancora l’ufficialità). (agg. di Niccolò Magnani)
PROIEZIONI ALL’11%
Micari ha perso, il Pd ha straperso: guardando i primi dati reali e i voti scrutinati, le Regionali non si sono dimostrate un ottimo punto di partenza per la lista Pd in vista dei prossimi mesi di campagna elettorale nazionale. Per il Partito Democratico siciliano le primissime forti critiche mosse da Faraone e Leoluca Orlando contro Crocetta e la gestione di questa campagna siciliana sono state fortissime: ora si attende il dato sui seggi e le preferenze conquistate, anche sei conti sono al rilento e dunque si potranno avere solo nelle prossime ore le prime vere indicazioni sul numero di seggi più o meno in quota dem. Intanto la proiezione Piepoli per la Rai sulle liste dà a Renzi un basso 11% a livello regionale, confermato anche dai primi dati reali scrutinati. Ad Agrigento dem al 15%, idem a Caltanissetta e Catania; 22% ad Enna, 14% a Messina e Ragusa, malissimo a Siracusa con il 10%, molto bene invece a Trapani con il 34%, sempre secondo le prime sezioni scrutinate. Molto male il dato di Palermo con il solo 8% come lista provinciale, mentre Micari ottiene il 21,3% a livello di listino unitario Regionale: sul fronte preferenze, è sempre Palermo ad offrire i primi dati sui candidati deputati ad essere più eletti, da Giuseppe Lupo (198 voti), a Fabrizio Ferrara con 127, passando per Antonino Cracolici fermo a 112 voti, dopo 44 sezioni scrutinate. (agg. di Niccolò Magnani)
PREVISIONE SEGGI
Eletti Pd, prime proiezioni degli Exit poll sui Deputati Ars Eletti. Fabrizio Micari, candidato alle Elezioni Regionali Sicilia per Partito Democratico e Alternativa Popolare, è dato dagli ultimi exit poll di EMG per Tg La 7 tra il 16,00 e il 20,00 per cento: nettamente distaccato da Nello Musumeci, candidato del Centrodestra dato tra il 26,50 e il 39,50 per cento, e Giancarlo Cancelleri, esponente del Movimento Cinque Stelle dato tra il 34,00 e il 37,00 per cento. Il Partito Democratico si attesta tra il 9,00 e il 13,00 per cento ‘in singolo’, un risultato che delude nettamente le attese. Secondo le proiezioni di Youtrend sui seggi Ars, sugli exit poll liste EMG, il Partito Democratico avrebbe 8 seggi sui 70 totali. Un risultato non soddisfacente per il Centrosinistra, tenendo conto della forchetta 6,00-9,00 per cento di Claudio Fava, candidato di Sinistra Radicale, che avrebbe 5 seggi sui 70 totali. (Agg. Massimo Balsamo)
LISTINO REGIONALE PER MICARI
Oggi conosceremo l’esito del voto, quindi la scelta dei siciliani dopo le Elezioni alle Regionali Sicilia 2017. I risultati ufficiali arriveranno insieme a quelli sugli eletti deputati. Mentre Il PD si affanna a ribadire che non si tratta di un test nazionale, cresce il timore di una sconfitta. In particolare si temono le proporzioni del ko, perché un eventuale quarto posto di Fabrizio Micari sarebbe una tragedia per il centrosinistra. Dopotutto il Partito Democratico in Sicilia non è stato mai forte, infatti nel 2012 non andarono oltre il 13%. Intanto il candidato guarda alla propria candidatura come «una prosecuzione del lavoro di rettore» all’università di Palermo e punta sulla carta del ponte sullo Stretto. L’obiettivo, dunque, è migliorare il risultato di cinque anni fa, quando furono eletti 17 consiglieri su 70, da chiamare per dovere di precisione deputati dell’Assemblea Regionale Siciliana. Per riuscirci il Partito Democratico ha preparato questo listino regionale a sostegno di Fabrizio Micari presidente: oltre a quest’ultimo, ne fanno parte Alice Anselmo, Nicola D’Agostino, Mariella Lo Bello, Antonio Rubino, Valeria Sudano e Vincenzo Vinciullo
CANDIDATI LISTE PROVINCIALI
Lo statuto speciale della Regione Sicilia e la legge elettorale per le Regionali sono chiari: le liste elettorali devono prevedere la divisione provinciale. Le liste provinciali dunque sono nove, tante quante le città in cui viene divisa la Sicilia: Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Ragusa, Siracusa, Trapani. Il Partito Democratico, che nei fatti sostiene Fabrizio Micari, in realtà si è fatto promotore del voto disgiunto: una parte dei democratici siciliani è infatti favorevole alle larghe intese con Forza Italia, quindi si starebbe orientando a no votare per Fabrizio Micari, ma a cedere la preferenza a Nello Musumeci, candidato avversario del centrodestra. Uno scenario paradossale, ma intanto vi elenchiamo i candidati dem nelle liste principali, cioè quelle di Palermo e Catania. Precedenza al capoluogo di Regione: Patrizia Ajovalasit, Salvatore Alotta, Alice Anselmo, Michele Maria Anzalone detto Michele, Giovanni Lorenzo Catalano, Paolo Chiaramonte, Antonino Cracolici detto Antonello, Felice Di Liberto detto Valerio, Fabrizio Ferrara detto Ferraro, Attilio Licciardi, Gaetana Liotta, Salvatore Lo Biundo, Giuseppe Lupo, Maria Rubina Marino, Natalia Re, Valeria Sudano. Ora i nomi dei candidati ad essere eletti per lista provinciale PD per quanto riguarda Catania: Barbagallo Anthony Emanuele detto Entoni, Caruso Antonino Salvatore, Castiglione Pieruccia Giovanna, Catalano Sebastiano detto Nello, Di Fazio Mario, Ragusa Elena Adriana, Rubino Antonio, Sammartino Luca Rosario Luigi detto Sammartino, Martino o Di Martino, Sanfilippo Maria, Schilirò Grazia, Siena Anna, Torrisi Elia, Villari Angelo. CLICCA QUI PER I CANDIDATI DELLE ALTRE 7 PROVINCE SICILIANE
ELETTI NEL 2012
Prima di apprendere i risultati ufficiali e la lista degli eletti deputati delle Elezioni alle Regionali in Sicilia, possiamo fare un passo indietro e scoprire come andata al Partito Democratico nel 2012, in occasione dell’ultima consultazione elettorale regionale. Cinque anni fa i dem, a sostegno di Rosario Crocetta, contribuirono con il 13,43% dei voti, ottenendo 14 seggi. La coalizione a sostegno del candidato presidente, ora uscente, annoverava Movimento Politico Crocetta Presidente, Unione Democratica Per i Consumatori e UDC. Sotto la guida del presidente PD all’Ars, Alice Anselmo, gli altri 16 deputati eletti, ora uscenti, sono stati: Giovanni Panepinto, Mario Alloro, Giuseppe Apprendi, Giuseppe Concetto Arancio, Anthony Emanuele Barbagallo, Maria Cirone in Di Marco, Antonello Cracolici, Emanuele Dipasquale, Baldassare Guccardi, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Lupo, Bruno Marziano, Raffaele Giuseppe Nicotra, Paolo Ruggirello, Luca Sammartino, Valeria Sudano.