LA CONFERENZA STAMPA DI CANCELLERI
«In diretta dal comitato elettorale di Caltanissetta, Sorridete! Oggi è un giorno di festa», con queste parole Giancarlo Cancelleri ha invitato tutti a seguire la diretta live Facebook dove ancora in questi minuti sta commentando per la prima volta i risultati delle Elezioni siciliane dopo la conferma dei dati reali che danno la sconfitta al fotofinish contro Musumeci (39,9% vs 34,8%, mancano circa mille sezioni e i voti di vantaggio sono circa 70mila). «Non chiamerò il vincitore perché altrimenti avrei dovuto chiamare tutti quelli che hanno vinto” nelle liste che lo hanno sostenuto. Questa è una vittoria contaminata dagli impresentabili e dalla complicità dei media nazionali. Ed è contaminata da Nello Musumeeci che ha candidato gli impresentabili», è la prima mossa a sorpresa di Cancelleri che conferma quanto detto in precedenza da Di Stefano, uno dei primi a parlare dalla comitato elettorale M5s. I brogli sono presi in considerazione dal Movimento e verranno portati nelle sedi opportune per le verifiche, visto che al momento la sconfitta non viene riconosciuta dai Cinque Stelle che accusano Musumeci di aver “contaminato” il voto, accusa certamente più che grave.
DI STEFANO, “VALUTIAMO IL RICONTEGGIO”
La lentezza dello spoglio elettorale contraddistingue ancora queste elezioni siciliane, con Cancelleri che si è chiuso in un silenzio quasi tombale dopo le prime speranze di ribaltare i risultati degli Exit poll. La “consolazione” è che il Movimento 5 Stelle si conferma anche con gli ultimi dati arrivati in redazione la prima forza della Sicilia (oltre che a livello nazionale), come del resto ha rivendicato lo stesso Grillo nelle sue uniche finora parole post-voto: «Siamo la prima forza politica del Paese e abbiamo tenuto testa alla grande all’accozzaglia del centrodestra e superato ampiamente quella che sarebbe formata da centro sinistra e sinistra che secondo le proiezioni attuali, insieme, sarebbero attorno al 25%. Noi da soli siamo ben oltre il 30%. Come vi dicevo qualche giorno fa, a neutralizzare il Rosatellum sarà il voto dei cittadini e in Sicilia l’abbiamo già fatto. Possono andare contro la Costituzione, ma non possono andare contro il voto dei cittadini. Siamo l’unica vera grande forza politica del Paese». A fargli eco anche Manlio Di Stefano dalla sede elettorale di Musumeci che poco fa ha spiegato, «abbiamo raddoppiato il consenso e più che doppiato tutte le altre liste elettorali che sfidavano il M5s. Abbiamo capito che votare una mega accozzaglia non porta a grandi risultati, mentre la strada del Movimento 5 Stelle è quella giusta». Arriva poi sempre da Di Stefano un avviso che potrebbe pesare anche per le prossime ore: «temiamo brogli e con uno scarto così risicato potremmo valutare di chiedere il riconteggio dei voti».
SCONFITTA “ARMATA”
I dati ormai condannano Giancarlo Cancelleri al secondo posto per le Elezioni Regionali: cono un 10% di spoglio effettuato, ma una proiezione oltre al 50% del campione di elettori, la vittoria per Musumeci sembra ormai scontata come conferma Nicola Piepoli in diretta a Rai News24: «È una proiezione equilibrata. Sono 72 punti di campionamento rappresentativi di tutto il territorio siciliano. Fino a questo punto, e con le proiezioni siamo al 10%, la vittoria di Musumeci è territoriale e quindi è molto probabile». Dopo 1418 schede scrutinate (su 5300) di seggi è ancora prematuro poter parlare ma dal punto di vista della percentuale per la lista regionale M5s si può dire che è stata una sconfitta “armata”, con un forte numero di nuovi deputati a palazzo Ars che vestiranno la casacca a Cinque Stelle. Dal punto di vista delle liste provinciali invece, il territorio ha risposto con un 27,6% per i grillini, dimostrando che il voto disgiunto di tanti elettori del centrosinistra è andato proprio per Cancelleri per evitare lo spostamento a destra della Sicilia. «Sono insieme a @GiancarloCanc e stiamo seguendo lo spoglio: il risultato sarà incerto fino all’ultimo seggio scrutinato. Forza!», ha twittato poco fa Luigi Di Maio, subito dopo aver scritto su Facebook di aver annullato il duello tv con Renzi proprio perché, dopo il voto siciliano, il Pd non più considerarsi come vero competitor per le prossime elezioni. Guarda nel dettaglio eletti e seggi Lista Movimento 5 Stelle
Sono insieme a @GiancarloCanc e stiamo seguendo lo spoglio: il risultato sarà incerto fino all’ultimo seggio scrutinato. Forza!
— Luigi Di Maio (@luigidimaio) 6 novembre 2017
VOTO DISGIUNTO ENORME DAL CENTROSINISTRA?
I dati reali scrutinati iniziano ad essere importanti e Giancarlo Cancelleri vede allontanarsi sempre di più la possibilità di arrivare a guidare la Regione Sicilia, ma a livello di seggi e liste il Movimento 5 Stelle potrà certamente cantar vittoria rispetto agli altri partiti siciliani visti questi primi risultati, 36% a livello di Candidato Presidente, 28% a livello di lista provinciale. Ecco, proprio vedendo questi dati, un elemento salta subito all’occhio: il voto disgiunto permesso dal sistema elettorale siciliano ha evidentemente posto Cancelleri in un vantaggio enorme rispetto agli altri candidati. Non porterà la vittoria ma di certo porterà più seggi a Palazzo D’Orleans: un +12% a favore del grillino che fa il paio con il -10% a sfavore di Micari fa capire anche da dove arrivano quei voti in più per Cancelleri. Il popolo del centrosinistra, pur di non vedere trionfare Nello Musumeci e le destre in Sicilia, hanno votato Pd o la loro lista preferita all’interno della coalizione di centrosinistra ma poi hanno barrato Cancelleri a livello regionale. Questo porta un surplus di voti inattesi che avrebbero anche potuto segnare un dato importante sulla vittoria finale, anche se il rischio per il centrodestra sembra ormai essere superato.
DI MAIO IN ARRIVO A PALERMO
Le attività di spoglio in Sicilia proseguono piuttosto a rilento. Pochi minuti fa La7 ha trasmesso una nuova proiezione dei dati elaborati dall’Istituto Emg-Acqua. Con una copertura dell’16% il candidato ad aver raccolto più voti resta per il momento Nello Musumeci con il 37,2%. Segue Cancelleri con il 36,1%. Molto staccato il Partito Democratico con Fabrizio Micari fermo al 18,7%. Quarto posto invece occupato dal candidato di sinistra Claudio Fava per il momento al 7,4%. Risultato dunque ancora in bilico. Nel frattempo sta per arrivare nel quartier generale del Movimento 5 Stelle di Palermo Luigi Di Maio. Sarà interessante raccogliere le sue impressioni a proposito delle ultime dichiarazioni di Bersani, il quale ha chiaramente espresso il suo desiderio di riprendere il dialogo con i pentastellati nel tentativo di “frenare l’avanzata delle destre”. Di Maio e Grillo accoglieranno il suo invito?
CANCELLERI A UN PASSO DA MUSUMECI
Sono in corso da poco più di un’ora le attività di spoglio nella Regione Sicilia. Pochi minuti fa La7 ha trasmesso i dati elaborati dall’Istituto Emg-Acqua. Con una copertura dell’8% il candidato ad aver ottenuto più voti è per il momento Nello Musumeci con il 37,3%. Segue Cancelleri con il 36,8%. Decisamente staccato invece il Partito Democratico con Micari fermo al 18,6%. Quarto posto invece ormai certo per il candidato di sinistra Claudio Fava (6,5%). Situazione in continuo divenire con Musumeci e Cancelleri che si giocano la vittoria. Qualora il Movimento 5 Stelle dovesse vincere per la prima volta nella storia del nostro paese un’elezione regionale si porrebbe il problema alleanze. Il partito di Grillo pur avendo sempre smentito di voler stringere patti con gli avversari politici, definiti un’accozzaglia, sarà costretto a trovare appoggio al di fuori della propria coalizione in caso di vittoria.
PRIME PROIEZIONI, PRIMA SVOLTA
Ore 8.30, e già la prima svolta per Giancarlo Cancelleri: la prima proiezione sui dati reali delle Elezioni Regionali in Sicilia giunta poco fa ha dato già il primo scossone dopo gli exit poll della notte passata. Il candidato M5s infatti è dato pari merito a Nello Musumeci, sfidante e in vantaggio secondo i dati e le previsioni di queste ultime ore. Con una copertura del 5% sui dati reali, la proiezione effettuata da Nicola Piepoli per la Rai porta Il Movimento 5 Stelle a sperare un’incredibile ribaltone dopo i sondaggi e appunto gli exit poll del voto siciliano. 34% per Musumeci, 34% per Cancelleri, la sfida è sempre più un testa a testa all’ultimo voto, anche perché come ben sapete non esiste ballottaggio secondo la legge elettorale di Palazzo d’Orleans. Più indietro gli altri candidati di sinistra e centrosinistra, la vera sfida è tra M5s e Centrodestra, come del resto già preventivato dai pronostici della vigilia: l’impressione, come spiega lo stesso Piepoli, è che Musumeci possa allungare col proseguire dello spoglio ma intanto per Grillo e Di Maio la posizione di Cancelleri e la campagna elettorale non si può certo riassumere con una sconfitta, tutt’altro. Si attendono i dati reali e ovviamente le prime indicazioni sui seggi e gli eletti, con il Movimento 5 Stelle che arriva forte del molto probabile primo posto tra le liste più votate in Sicilia durante le Regionali.
LE PAROLE DI FICO
Con una lunga intervista apparsa su Repubblica, parla Roberto Fico leader della “minoranza” interna al M5s e spesso su piani opposti e critici per la gestione di Di Maio e Di Battista: mentre Cancelleri si dice sicuro di raggiungere la poltrona dell’Ars, Fico teme in realtà la sconfitta, nonostante i buoni spunti di exit poll (e ora anche i primi dati reali). «Comunque vada, avremo dimostrato che noi non facciamo trucchi e andiamo al voto mettendoci la faccia», per una volta lodando la campagna elettorale del suo “nemico” Di Maio, «Ha fatto una campagna straordinaria». Ma se arrivasse una sconfitta contro Musumeci, il Movimento 5 Stelle teme che la legalità sia in pericolo: «Sentiremmo comunque di aver fatto la cosa giusta, perché abbiamo affrontato questa campagna elettorale da soli, mettendoci le nostre facce in maniera chiara, trasparente, senza ricorrere ai trucchi delle liste civetta o di alleanze che si stringono solo con l’obiettivo di spartirsi le poltrone. E comunque saremmo la prima forza politica della Sicilia e una parte del merito, oltre che di Giancarlo Cancelleri, sarebbe anche di Luigi, che si è speso tantissimo e ha fatto una campagna straordinaria».