M5S contro farmaci innovativi, nuova polemica del movimento fondato da Beppe Grillo. I deputati del Movimento Cinque Stella della Commissione Affari Sociali hanno duramente attaccato l’emendamento alla legge di Bilancio presentato a firma Marazziti-Gelli, criticando il Governo per il disinteresse evidenziato nella gestione del settore della farmaceutica al fine di renderla più efficace e trasparente. Inoltre, l’esecutivo è finito nel mirino dei grilli per l’operare al fine di utilizzare le risorse del settore per fare concessione. “Nel passaggio della Legge di bilancio alla Camera è stato presentato un emendamento che favorisce la prescrizione di principi attivi i cui oneri andrebbero a discapito della ricerca – nell’ambito delle sperimentazioni cliniche comparative tra farmaci oltre che per medicinali orfani e salvavita – nonché dell’informazione indipendente nel settore”, le parole dei deputati riportate da Quotidiano Sanità. Chiesta una seria programmazione, con il rilancio di emendamenti sulla governance farmaceutica.
L’ATTACCO DI FIMMG
La presa di posizione del Movimento Cinque Stelle non è passato inosservato, anzi. La Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) è passato all’attacco. Il segretario nazionale Silvestro Scotti ha risposto a tono alle dichiarazioni dei deputati grillini: “Le critiche all’emendamento sulla prescrizione di alcuni farmaci ‘innovativi’ (a dire il vero molti di questi sono da anni prescritti anche in prima battuta per le patologie più diffusa e si fa fatica a chiamarli innovativi) da parte dei medicina generale ci lasciano perplessi e stupiti”. Silvestro Scotti ritiene paradossale la dichiarazione riguardante l’emendamento che va a discapito della ricerca. Successivamente il segretario nazionale della Fimmg ha sottolineato che questa situazione è presente solo in Italia, con l’emendamento che prevede che determinati farmaci, per diabete di tipo 2 e BCPO ad esempio, possano essere prescritti anche dai medici di medicina generale. Una situazione complicata, sottolineata anche dal rapporto XX Rapporto Pit Salute di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. I dati lo confermano, prosegue Scotti: “Quasi un cittadino su tre segnala problemi sulle prescrizioni da parte del medico di famiglia per effetto del decreto appropriatezza – riporta Quotidiano Sanità – Aumentano anche le segnalazioni per il mancato accesso ai medicinali per l’epatite C (44,4%), mentre il 24,2% segnala l’indisponibilità di farmaci, il 18,3% la spesa privata che per molti diventa insostenibile, soprattutto per i prodotti di fascia C, per la differenza di prezzo fra brand e generico e per l’aumento del ticket”.