La Boschi ha mentito o no sul caso Banca Etruria? E se l’ha fatto, deve dimettersi e non candidarsi alle prossime elezioni? Nel giorno del biotestamento passato in Parlamento, si celebra un piccolo ma forse decisivo “de profundis” all’interno del Partito Democratico: il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, secondo le parole del presidente Consob Giuseppe Vegas (sentito oggi all’audizione della Commissione Banche), «mi ha chiesto informazioni riguardo Banca Etruria». Un piccolo terremoto si abbatte sulla maggioranza e sulla figura numero 1 del “renzismo dem”: la bella ex ministro delle Riforme si ritrova all’interno di una bufera politica per il ruolo di possibile conflitto d’interesse nei confronti della banca di cui il padre era nel consiglio di amministrazione e poi vicepresidente. Nel periodo di forte crisi delle famose 7 banche “salvate” poi dal Governo per evitare la bancarotta dei correntisti, Vegas racconta «Ho parlato di Banca Etruria con l’allora ministro Boschi, mi illustrò la situazione e io dissi che la Consob non era competente. Mi venne prospettato un quadro di preoccupazione perché Etruria poteva venire acquisita dalla Popolare di Vicenza e questo era di nocumento per la principale industria di Arezzo che è l’oro». La commissione guidata da Pier Ferdinando Casini ha poi chiesto ulteriori spiegazioni a Vegas, che ha aggiunto di non aver mai subito alcuna pressione dalla Boschi, ma solo l’esposizione di un fatto: «Mi sembra una cosa normalissima che un parlamentare si interessi della sua costitutency, ma non potevo dire nulla in quanto non è competenza di Consob intervenire sulle aggregazioni bancarie».



LA DIFESA DELLA BOSCHI

Sono stati in tutto due o tre incontri one-to-one tra Vegas e Boschi, ha confermato il presidente della Consob ma ormai la bufera politica era già scattata: «Ufficiale: Boschi si è occupata di Banca Etruria. Più di una volta. Contrariamente a quanto detto al Parlamento il 18 dicembre 2015. Maria Elena Boschi ha mentito al Parlamento condizionando il voto sulla sua sfiducia», spiega Carlo Sibilia del Movimento 5 Stelle. Gli fa eco Roberto Speranza (Mdp-Liberi e Uguali), «Il quadro che emerge dalle dichiarazioni di Vegas non può essere ignorato. Quando un membro del governo mente al Parlamento non c’è altra strada che le dimissioni». L’ira dell’ex ministro è però pronta alla replica, con un lungo post su Facebook in cui contesta le accuse subite dalle opposizioni e prova a dare la sua ennesima versione dei fatti, alla luce delle parole di Vegas: «Confermo per filo e per segno tutto ciò che ho detto in Parlamento due anni fa. Tutto. Chi mi chiede le dimissioni perché avrei mentito in Parlamento deve dirmi in quale punto del resoconto stenografico avrei mentito. E i giornalisti hanno il dovere di indicare il passaggio in cui avrei mentito al Parlamento. Ho incontrato più volte il presidente della Consob in varie sedi come ho incontrato altri rappresentanti istituzionali: mai e poi mai ho fatto pressioni. Mai. Non è giusto subire aggressioni sul nulla, ma non mi fanno certo paura. E voglio che tutti sappiano la verità. Dopo due anni di strumentalizzazione adesso basta». Qui sotto trovate il video integrale del suo intervento un anno fa prima del voto di sfiducia (respinto dal Parlamento, ndr), mentre qui (da pagina 14 in poi) trovate l’intero discorso di Maria Elena Boschi stenografato e ufficiale: a voi il giudizio.



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