Assemblea regionale siciliana, si è tenuta questa mattina la seconda e decisiva votazione per il presidente dell’Ars e, dopo il flop del 2008, Gianfranco Miccichè non ce l’ha fatta di nuovo. Il commissario in Sicilia di Forza Italia ha ottenuto solamente trentacinque dei trentasei voti necessari per assumere la carica. Nella prima votazione il quorum era di due terzi dell’assemblea e Miccichè ha ottenuto trentatre voti, due voti in meno rispetto a quelli che avrebbe dovuto ottenere, specchio della maggioranza di Nello Musumeci. Come sottolinea La Sicilia, nella seconda votazione, con il quorum di metà più uno dei voti dei settanta parlamentari, il commissario di Forza italia si è fermato a trentacinque: un solo voto di differenza. Il Partito Democratico non ha risposto alla ‘chiama’, mentre il Movimento Cinque Stelle ha deciso di fare votare per se stessi i singoli parlamentari. Un fallimento, quello di Miccichè, riscontrato anche per l’assenza del deputato Pippo Gennuso, colpito da un grave lutto.



ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA, FLOP DI MICCICHE’

Nella seduta odierna si è insediata la XVII legislatura del parlamento siciliano. A presiederla Alfio Papale di Forza Italia, il deputato più anziano. I deputati-segretari, invece, i due onorevoli più giovani: Luigi Genovese di Forza Italia ed Elena Pagana del Movimento Cinque Stelle. Presente alla seduta il nuovo governo, con in testa il presidente Nello Musumeci, come sottolinea La Sicilia. Non tornano in Parlamento, come accaduto nel 2008, il governatore uscente e il presidente dell’Ars: parliamo di Rosario Crocetta, che non ha partecipato alle elezioni del 5 novembre per l’esclusione delle sue liste, e di Giovanni Ardizzone, la cui lista non ha raggiunto lo sbarramento previsto dalla legge elettorale. E’ stata rinviata a domani mattina la seduta dell’assemblea: domani infatti ci sarà il ballottaggio tra i due deputati che avranno ottenuto più voti: senza un accordo, i numeri resteranno molto risicati come sottolinea Gds, con Miccichè che incrocia le dita e punta alla presidenza.

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