Non che qualcuno se lo aspettasse realmente, ma il sindaco di Roma Virginia Raggi – tra i più criticati della storia del Campidoglio – ha annunciato oggi che non si ricandiderà a sindaco della Capitale. Non solo, si è lasciata anche sfuggire con una mezza gaffe che se proprio arriverà “viva” a fine di questa legislatura si dovrà festeggiare come un grande successo: non proprio un spot esaltante per chi solo un anno e mezzo fa trionfava al ballottaggio delle Amministrative con oltre il 60% dei voti. In poche parole, la sindaca grillina ha deciso di sottostare al codice etico del Movimento sui due mandati, sulla scia del caso-polemica sorto a Pomezia con l’autoesclusione di Fabio Fucci dai Cinque Stelle: «Ecco, la mia possibilità di fare politica nel Movimento finisce qui. Se pensassi al mio tornaconto obbedirei e chiederei un incarico tecnico, non elettivo, aggirando la norma. Invece voglio aprire un dibattito per rimuovere una regola ormai anacronistica. È un principio che risale alla fondazione del Movimento quando aspiravamo a eleggere qualche consigliere comunale. Adesso puntiamo a governare. Le regole devono cambiare», spiegava solo qualche giorno fa il sindaco di Pomezia, ormai ex grillino.
“RISPETTO IL CODICE M5S”
Proprio partendo da questo caso, la Raggi ha affermato: «Se mi ricandiderò? In base alla regola dei due mandati direi di no. La regola è chiara e ce la siamo data». A chi però faceva notare al sindaco romano che per completare l’opera di un sindaco è possibile se non probabile provare due mandati, Virginia ha candidamente risposto: «Intanto direi che arrivare viva alla fine di questo mandato sarà un grandissimo successo». Non una grandissima fiducia nei prossimi anni in Campidoglio per il sindaco travolto dai tanti scandali, più volte esposta a gaffe e figure rimediabili e qualche volta di troppo attaccata anche quando magari non era proprio il primo capro espiratorio da attaccare. Intanto però arriva la conferma sulla non-ricandidatura a fine legislatura e nello stesso tempo la “tirata d’orecchie” lanciata a Fucci: «Se ritirerò le deleghe di vicesindaco della Città Metropolitana a Fucci? Di questo ne parleremo in maggioranza, c’è una maggioranza che deve essere coinvolta». Immediata e prevedibile la reazione delle opposizioni alle parole della sindaca: «Oggi arriva la prima, vera buona notizia da quando Roma è in mano ai Cinque Stelle: l’annuncio che Virginia Raggi non si ricandiderà alla guida della Capitale. Di certo, vista l’attuale condizione di degrado della città, un annuncio di dimissioni avrebbe costituito una news ancora migliore». Lo afferma in una nota Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia al Comune di Roma.