Pierferdinando Casini ha quasi quarant’anni di Parlamento sulle spalle molto dei quali vissuti venendo eletto in formazioni di centrodestra per poi risultare decisivo nella formazione di governi di centrosinistra.

Questa volta ha deciso di sorprenderci. Mette in campo infatti con Dellai, Alfano e Lupi una sigla di centrosinistra decisa a governare con la destra. Chapeau! 



Agli intimi confessa in realtà che farebbe volentieri a meno della scomoda compagnia di Angelino il tetraministro. “Sei il vecchio!” così lo ha apostrofato Pierferdinando. A cui la faccia tosta non manca. Sembra che in una telefonata ad uno dei capi di Forza Italia con cui dialoga per ribadire che il vero centro è lui e non Cesa, o Quagliariello, o Fitto o Formigoni, abbia soggiunto: “anche Renzi è vecchio, gli ultimi giovani rimasti siamo io e Silvio”.



Il centro nella visione dell’anziano giovane democristiano non è una posizione politica ma una precondizione opportunistica per salire sul carro del vincitore di turno. Chissà se gli elettori smaschereranno in primavera i trucchi di questo carnevale senile.

Nel frattempo, come mosche impazzite all’interno di un bicchiere rovesciato, ventuno sigle di centro, da quella di matrice liberale a quella popolare al più originale animalista, si preparano a contendergli la parte in commedia. 

Italia: Verde, Bianco e Rosatellum!

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