IPSOS, LEADER O PARTITO? GLI ITALIANI SCELGONO I PROGRAMMI
A sorpresa il risultato finale dei sondaggi Ipsos che chiedevano agli elettori intervistati una domanda secca, semplice, indice della considerazione generale della politica da parte di chi la “subisce” e ne giudica di norma tutto il peggio. “Quando sceglierà che partito votare, riterrà più importante il leader o il partito nel suo complesso”: davanti a questa domanda, il sondaggi dice chiaramente 21% per l’importanza capitale del leader, 65% per il partito nel suo complesso. Che sia davvero finita l’era dei “personalismi” al potere? Grillo, Berlusconi, Renzi, Salvini: la fine di un’epoca o semplicemente un momento di “stanca” rispetto alla normale personalizzazione della politica? Ancora non lo sappiamo, ma di certo la crisi ha messo di fronte di nuovo i veri problemi, la vera necessità che le riforme cambino questo Paese allo stallo su più fronti, potrebbe aver messo anche gli elettori più davanti alla possibilità di scegliere un programma, una coalizione più vasta dove vengano proposte determinate riforme. Non più un leader solo al comando, oggi nessuno da solo ha il 40% dei consensi: è davvero cambiata la politica?
DEMOPOLIS, LOTTA ALLA CORRUZIONE: IL METODO DEL PD PIACE
A vedere i sondaggi politici prodotti da Demopolis, in qualcosa il Partito Democratico pare aver convinto nella sua frastagliata esperienza di Governo in questi ultimi cinque anni. Il nodo pesante della corruzione, la crisi della Pubblica Amministrazione e le tante problematiche aperte nei rapporti poco “puliti” tra appalti e lavoro pubblico, vede tra gli elettori intervistati nel sondaggio una generale “condivisione” dei metodi usati per combattere con le riforme la grave corruzione. Il 66% infatti vuole assicurare e aumentare le pene per i corrotti e il 61% degli intervistati invece vorrebbe una maggiore trasparenza della Pa, due punti chiave all’interno della Riforma Madia e nelle pratiche rinnovate dal Ministero della Giustizia. Sugli altri punti, il 57% vuole piena trasparenza in tutte le gare d’appalto (ad oggi purtroppo, mera utopia), il 52% invece vorrebbe una maggiore tutela del dipendente pubblico o privato che segnala illeciti e corruzione, il celebre fenomeno del Whistleblowing. Da ultimo, il 45% degli intervistati da Demopolis chiede Incarichi di durata limitata per dipendenti pubblici in ruoli a rischio corruzione.
SWG, INTENZIONI DI VOTO: MELONI MEGLIO DELLA SINISTRA
Nelle ultime intenzioni di voto prodotte da Swg sondaggi, si scopre come la lista di Sinistra “Liberi e uguali” nata di recente con la federazione di Mdp, Sinistra Italiana e Possibili non riesce al momento a fare meglio di un unico partito, Fratelli d’Italia, che in maniera silenziosa resta il “leader” dei piccoli partiti. Venendo ai numeri, è il Partito Democratico che, secondo Swg, ottiene la palma di prima lista nel Paese, seppur con un basso 26,2%; chiude davanti al Movimento 5 Stelle, al 25,7%, e a Forza Italia (14,8%) sempre più ormai nel ruolo di primo partito all’interno del centrodestra. Dietro tutti gli altri, con Lega Nord al 13,5%, FdI appunto con il 5,1% e lista di Sinistra al 4,9%; per chiudere, Ap al 2,6%, Campo Progressista all’1,2%, Radicali al 1%, come Rifondazione Comunista. Sul fronte coalizioni invece, il centrosinistra ad oggi raccoglierebbe il 32,1%, il centrodestra al 34% e una listona di sinistra che oltre il 6-7% al momento non riesce proprio ad andare.