Trucco o mero errore? Fa discutere la dichiarazione dei redditi pubblicata da Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione digitale a Milano. L’ex manager Microsoft, in aspettativa proprio per svolgere il compito di assessora, ha pubblicato le informazioni dopo giorni di polemiche per la sua resistenza, che tra l’altro aveva portato l’Anac (autorità anticorruzione) ad aprire un’istruttoria, mentre l’opposizione chiedeva le sue dimissioni. Anche su suggerimento del sindaco Beppe Sala, l’assessora ha ceduto al M5s e pubblicato i redditi con la sua situazione patrimoniale, scatenando un’altra bufera. Alla voce “azioni e quote di partecipazioni e società” per Microsoft Corp ha, infatti, indicato una quota di possesso dello 0,0000076% per un valore di mercato di circa 38mila dollari, ma ci sono due zeri di troppo dopo la virgola, perché in realtà possiede 3,8 milioni di dollari in azioni. E ciò rende più evidente il conflitto di interessi nel quale si trova Roberta Cocco, che deve gestire appalti a cui è interessata pure la Microsoft. Il documento, comparso sul sito del Comune, verrà sostituito con la versione corretta e definitiva. Sono previste correzioni anche per le azioni di Enel, Telecom Italia, Expedia e TripAdvisor.



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Non ha brillato per trasparenza Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione digitale del Comune di Milano. Per settimane si è rifiutata di pubblicare i dati del reddito e le informazioni patrimoniali, come previsto dalla legge, poi ha pubblicato i documenti, che però si sono rivelati errati. Un altro aspetto da notare, secondo Il Fatto Quotidiano, è che è l’unica tra gli assessori ad aver indicato la percentuale posseduta del capitale, non il numero di azioni, più comprensibile e utile per calcolare agevolmente il valore in portafoglio. A difesa di Roberta Cocco si è schierato il sindaco Beppe Sala, che a margine di un incontro pubblico ha spiegato la correzione: «Mi dispiace, probabilmente si poteva fare tutto dall’inizio, ma era una valutazione personale. Lei ha ritenuto che far vedere una cifra del genere potesse crearle problemi, non si sentiva tranquilla». Lo stesso sindaco ha rivelato, come riportato da La Repubblica, di aver consigliato all’assessora Roberta Cocco di pubblicare i dati quando si è presentata per rassegnare le dimissioni.



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