Sono più lontani dai riflettori in questi giorni, eppure i sondaggi non li dimenticano, nonostante i guai del M5s a Roma e la guerra fratricida all’interno del Pd: il centrodestra e i suoi leader stanno cercando di trovare un accordo sul futuro immediato, anche perché tra qualche mese si andrà ad elezioni e il rischio di arrivassi del tutto “impreparati” o divisi è assai alto. Secondo i sondaggi politici elettorali di Index Reasearch, gli elettori del centrodestra a “fari spenti” durante la crisi delle altre due forze politiche del Paese, gradiscono praticamente un’unica soluzione per le prossime alleanze, anche perché singolarmente nessuno ad oggi può ambire a prendere la maggioranza dopo le elezioni. Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, questa è la formula (classica) che gli elettori sceglierebbero ancora oggi, con il 71,6% delle preferenze; il 15% non sa rispondere, mentre il 9,2% vede un accordo Pd-Forza Italia, bocciando di fatto un nuovo presunto Patto del Nazareno. Peggio solo un cartello improbabile Lega NOrd-Movimento Cinque Stelle con Salvini che già settimane fa ha smentito categoricamente la possibilità.
Gli italiani non sono interessati alle Primarie del Partito Democratico. Lo rivela uno degli ultimi sondaggi politici ed elettorali. In queste ore all’interno del Pd è in corso una discussione politica che potrebbe portare alla scissione della sinistra interna al partito. Negli ultimi giorni si è parlato molto anche di primarie del Partito Democratico per scegliere il segretario del partito. Agli elettori l’Istituto di ricerche Ipsos ha chiesto una valutazione proprio su questa ipotesi. Questi sondaggi sono stati realizzati per il quotidiano Il Corriere della Sera nel periodo dal 31 gennaio al 1° febbraio scorso. La maggioranza degli elettori intervistati, il 78%, ha dichiarato di non essere interessata alle Primarie del Pd: stessa risposta per il 71% degli elettori di sinistra e per il 54% degli elettori del Pd. Si è detto un po’ interessato alle Primarie del Pd il 13% del totale degli intervistati (il 13% degli elettori di sinistra e il 30% di quelli del Pd). Mentre è molto interessato alle Primarie del Partito Democratico solo l’8% degli italiani: il 16% degli elettori di sinistra e il 17% di quelli del Pd.
Quanta fiducia hanno gli elettori nei leader politici? E’ questa una delle domande poste dai sondaggi agli italiani. E dalle risposte date dagli elettori intervistati emerge che il premier Paolo Gentiloni batte quello uscente Matteo Renzi. Secondo infatti i dati dei sondaggi effettuati dall’Istituto Ixè per il programma Agorà di Rai 3, il 32% degli elettori ha dichiarato di avere molta/abbastanza fiducia in Gentiloni. Renzi si piazza al secondo posto con il 28% dei consensi. A seguire, a pari merito, raggiungono il terzo posto Matteo Salvini, leader della Lega Nord, e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia: entrambi raccolgono il 22% della fiducia degli italiani. Quarto posto per il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio che arriva al 18% di gradimento. La stessa percentuale è raggiunta dall’altro grillino, il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. All’ultimo posto si piazza l’ex Cavaliere Silvio Berlusconi per il quale solo il 16% degli elettori intervistati ha dichiarato di avere molta/abbastanza fiducia.
Il Pd e il M5s perdono consensi secondo gli ultimi sondaggi politici elettorali. In base alla rilevazione effettuata dall’Istituto di ricerche Ixè, come riportato da Termometropolitico.it, sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle pagherebbe in termini di voti le vicende interne. Entrambi i primi due partiti italiani fanno registrare infatti un calo delle intenzioni di voto degli elettori dello 0,6% rispetto ad una settimana fa. E’ uno dei risultati di questi ultimi sondaggi politici ed elettorali realizzati per la trasmissione di Rai 3 Agorà. Il Partito Democratico resta il primo partito ma per quanto riguarda le preferenze scende a quota 30,4%. Il Movimento 5 Stelle è al secondo posto a distanza di tre punti percentuali con il 27% dei consensi degli italiani. Al calo di Pd e M5s si contrappone la risalita delle forse politiche della coalizione di centrodestra. Tutti, a parte il Nuovo Centrodestra, guadagnano voti rispetto ai sondaggi dello scorso 10 febbraio: la Lega Nord passa dal 13,3 al 13,5%, Forza Italia dal 12,5 al 12,6%, Fratelli d’Italia dal 4,1 al 4,3 (clicca qui per leggere tutti i dati).