Sul fronte Vaccini, due giorni fa è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, allegato ai Lea – Livelli Essenziali di Assistenza. Il provvedimento per decreto del Governo avviene dopo un lungo processo di assimilazione e migliorie dettate dal Ministero della Salute che ha reinserito alcune importanti novità all’interno del Piano Vaccini per il prossimo triennio. «Finalmente il Piano nazionale vaccini 2017-2019 conclude il suo iter con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di sabato 18 febbraio», ha commentato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ricorda come nel «nuovo Piano collegato ai nuovi Livelli essenziali di assistenza, i vaccini saranno gratis per tutti e senza pagamento del ticket». Anti Pneumococco e Zoster per gli anziani, anti Meningococco b, Rotavirus e Varicella per i più piccoli, anti Papillomavirus anche agli adolescenti maschi. Sono alcuni dei nuovi vaccini che saranno offerti a breve gratuitamente dal Sistema Sanitario Nazionale grazie al Piano Vaccini approvato dal Governo. Tali vaccini si andranno infatti ad aggiungere a quelli già disponibili gratuitamente; come riporta il Quotidiano Sanità, «per alcuni viene estesa la fascia di età o il tipo di popolazione interessata; altri vengono introdotti ex novo; per altri ancora la gratuità viene estesa da alcune regioni a tutto il territorio nazionale».
Col piano Vaccini Nazionale approvato in Gazzetta Ufficiale sono molte le novità che cambieranno per tutti i bambini e le famiglie che come da tradizione nei primi anni di età dei nuovi nati provvedo a far somministrare i vari vaccini obbligatori e previsti dal Sistema Sanitario Nazionale. Nel primo anno di vita saranno introdotti i vaccini gratuiti contro il Meningococco b, batterio pericoloso che può provocare casi letali di meningite, e il rotavirus, che è causa di gastroenteriti molto forti che possono avere conseguenze gravi nei più piccoli. Per quanto riguarda invece il fattore meningite, «antimeningococco b (attualmente a pagamento in quasi tutte le regioni) la prima dose si effettua a partire dai tre mesi di vita, con richiami a seguire. Per il rotavirus, a partire dalla sesta settimana di vita, insieme con tutti gli altri vaccini previsti per i primi mesi di vita. Nel secondo anno di vita invece si potrà fare quello contro la Varicella (oggi gratuito solo in 8 regioni), malattia che in rari casi può provocare complicanze e richiedere ricovero ospedaliero. Il vaccino si effettua dai 13-15 mesi di vita, anche insieme a quello per morbillo, rosolia e parotite, con richiami a seguire», riporta il Piano Vaccini in Gazzetta.
Sono 11 e sono i punti principali e obiettivi del Piano Vaccini approvato dal Governo due giorni fa e approdato in Gazzetta Ufficiale: secondo il ministro Lorenzin il primo punto è stato mantenere lo stato polio-free e il secondo Raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free. Come terzo obiettivo mostrato dal Quotidiano Sanità, troviamo «Garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni nelle fasce d’età e popolazioni a rischio indicate, anche attraverso forme di revisione e di miglioramento dell’efficienza dell’approvvigionamento e della logistica del sistema vaccinale aventi come obiettivo il raggiungimento e il mantenimento delle coperture descritte più oltre». Al quarto posto aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni nella popolazione generale, con campagne di vaccinazione per il consolidamento della copertura vaccinale. Quinto punto, contrastare le disuguaglianze, promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di popolazioni marginalizzati o particolarmente vulnerabili. Al sesto obiettivo troviamo «Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, interoperabili a livello regionale e nazionale, tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive, eventi avversi, residente/assistiti)». In seguito poi anche migliorar era sorveglianza su malattie prevedibili con vaccinazione, promuovere la cultura della vaccinazione e sostenere il senso di responsabilità degli operatori sanitari, dipendenti e convenzionati con il SSN. Gli ultimi due obiettivi del Piano Vaccini prevedono, «Attivare un percorso di revisione e standardizzazione dei criteri per l’individuazione del nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo» e infine «Favorire, attraverso una collaborazione tra le Istituzioni Nazionali e le Società Scientifiche, la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini».