Sullo stadio della Roma, Virginia Raggi rischia ancora una volta una “bufera” che al Movimento 5 Stelle di certo bene non fa. La “novità” arriva da uno dei tanti militanti M5s che in questi giorni sta cercando di opporsi al progetto ormai avviato dello Stadio Roma a Tor di Valle. «La morale è che se porti i cuoricini ti danno la piazza importante, quella sopra, di fronte al Campidoglio, così la sindaca si può affacciare per il bagno di folla e le foto. Se invece porti una delibera scritta, frutto del lavoro del tavolo di urbanistica del tuo stesso Movimento, che può scompaginare i loro piani ti mandano nella piazza nascosta, così non ci vedranno», sono le parole a La Stampa di Francesco Sanvitto, architetto e storico attivista romano del Movimento. La Raggi “rischia” grosso dopo aver impedito la manifestazione in piazza del Campidoglio, suscitando le ire dei militanti già imbufaliti per i primi mesi di gestione della giunta tutt’altro che sereni. Come giustamente riporta La Stampa, larga parte del Movimento, quello più arrabbiato, «oggi si sarebbe dovuto ritrovare lì, sopra la scalinata, per manifestare contro la propria sindaca e chiederle di rispettare il mandato concessole dai militanti romani. Ma non andrà così, o meglio: i 5 Stelle delusi scenderanno comunque in piazza, ma non in quella del Campidoglio, perché non hanno ottenuto il permesso».



Militanti fascisti e Casa Pound sì, M5s anti-stadio no? Con questa domanda la base grillina non legata a Virginia Raggi in queste ore protesta per la mancata concessione dello spazio davanti al Campidoglio. «Dalla Questura ci hanno detto che non si poteva, per via di alcuni lavori che quattro giorni fa non hanno creato alcun problema – spiega con sarcasmo ancora Sanvitto -. Ce ne faremo una ragione. Mentre in piazza del Campidoglio possono manifestare fascisti e Casa Pound a noi attivisti del M5S ci trattano come paria». Ma non solo, la situazione della compagine a Cinque Stelle a Roma pare ancora più complicata del previsto dopo quanto scoperto dalla Stampa in merito alla manifestazione “dei cuoricini” al sindaco Raggi andata in scena qualche giorno fa. «Ai 5 Stelle pro-Raggi è stata concessa la piazza del Campidoglio, ai compagni di militanza che invece sono più critici lo stesso spazio che arriva quasi fin sotto la finestra della sindaca è stato precluso». Ma il motivo? Qui sta il bello, «quella di venerdì è stata una manifestazione organizzata dai lavoratori del Comune di Roma. A chiedere l’ autorizzazione è stato un certo Renzo Roberto e ha specificato che sarebbero stati in pochi». Pare invece che tale Roberto sia infatti un dipendente del Comune e che dunque «la folla di sostenitori che hanno esposto striscioni, cuori, hanno inneggiato a «Virginia», abbracciandola con la loro vicinanza e ricevendo in risposta sorrisi ed esclamazioni («siete tantissimi»), non era nata spontaneamente dalla pancia dell’elettorato grillino, ma dall’interno del Palazzo». (Niccolò Magnani)

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