Dopo le parole di Salvini dello scorso giorno, ora il Referendum Autonomia per il Veneto diventa realtà: ieri sera il Consiglio Regionale Veneto ha approvato con la maggioranza dei voti le modifiche alla legge regionale del 19 giugno 2014 che riguardava la consultazione popolare. Nei prossimi mesi dunque i veneti potranno votare per chiedere maggiore autonomia in termini di legislazione e fiscalità: «Ai veneti dico che la casa dell’autonomia si costruisce partendo dalle fondamenta. Per la prima volta in Italia una regione utilizza lo strumento referendario nei confronti del governo, in uno spirito di leale collaborazione tra istituzioni», scrive il Governatore Luca Zaia, soddisfatto dopo il voto del Consiglio di ieri. Resta dopo la votazione anche l’impianto originario del quesito referendario che verrà sottoposto ai cittadini veneti nei prossimi mesi, già approvato dalla Corte Costituzionale: «Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?». Il Referendum insomma si farà.



Ora restano aperte le diatribe e le decisioni riguardo la data del voto al Referendum Autonomia del Veneto: andrà deciso sempre in Consiglio Regionale nei prossimi giorni, anche se si dovrà cercare di capire se gli sviluppi nazionali avranno delle novità, per esempio capire se le Elezioni Politiche si terranno già in autunno o a scadenza naturale nel 2018. A quel punto resta importante anche il voto del Referendum Veneto che per il Governatore Zaia ha priorità assoluta e grande importanza storico-culturale per la Regione Veneto. Ricordiamo, resta un referendum consultivo a cui il Governo non è tenuto ad approvare alcunché anche se un margine di azione lo comporterà, qualora vincesse il Sì: «Se vincerà il sì, impegnerà il governo, di qualunque colore che esso sia, ad aprire una trattative sull’intero contenuto degli articoli 116, 117 e 119, della Costituzione, portando all’autonomia fiscale», ha spiegato il Presidente leghista Luca Zaia. Non è d’accordo il consigliere Pd Graziano Azzalin, che con il suo gruppo si è astenuto ieri dal voto: «Questo referendum non conta nulla», mentre Jacopo Berti (M5S) ha detto «che questo è un momento alto di democrazia, che segna una pietra miliare nella storia della democrazia».  I Cinque Stelle infatti hanno votato con Lega e Forza Italia e approvano la richiesta di Autonomia per il Veneto. Zaia vuoi chiudere già entro la primavera, ma non vi riunisse anche l’autunno, come prospettato da Salvini solo due giorni fa, non sarebbe una tragedia. 

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