Virginia Raggi è stata dimessa poco dopo le 18 dall’ospedale San Filippo Neri, dove era stata ricoverata questa mattina dopo il lieve malore avuto nella notte che aveva messo in dubbio l’incontro con la società della Roma per il problema Stadio di Tor di Valle. “Le sue condizioni sono in miglioramento”, ha fatto sapere il direttore sanitario dell’istituto. Verso le 18 è stata dimessa e si è subito recata al Campidoglio per partecipare all’incontro con i proponenti sullo stadio della Roma, slittato dalle 16 alle 19. A questo punto il sindaco della Capitale sarà impegnato tutta la sera al Campidoglio per un incontro decisivo e importante per il futuro della sua stessa Giunta: i medici devono aver reputato idonea alle dimissioni la bella avvocatessa M5s, altrimenti lo sforzo che andrà certamente ad affrontare in questi minuti non avrebbe potuto farla partecipare se in condizioni precarie di salute.
Nuove notizie sulle condizioni di salute di Virginia Raggi arrivano dall’ex marito Andrea Severini che è andato a trovare il sindaco all’ospedale San Filippo Neri. All’uscita, come si vede nel video pubblicato dall’agenzia di stampa Ansa, Severini è stato circondato dai giornalisti che si trovavano davanti all’ospedale in cui da stamattina Virginia Raggi è ricoverata per accertamenti dopo il malore accusato mentre era a casa. Andrea Severini ha detto ai cronisti di aver trovato l’ex moglie in buone condizioni: “L’ho trovata bene, sta bene”. Riguardo poi all’incontro che era in programma questo pomeriggio con la società di calcio As Roma per la questione della costruzione dello stadio, Severini ha dichiarato: “Penso che andrà all’incontro con la Roma. Vedremo se la fanno uscire”. Infine sulle dimissioni di Virginia Raggi dall’ospedale, l’ex marito ha aggiunto: “Tra poco dovrebbe uscire, la dimetteranno penso anche prima di questa sera. Non ha una vita facile ma piano piano si sta riprendendo”.
È arrivato il primo bollettino medico dopo il malore e il ricovero del sindaco Virginia Raggi questa mattina a Roma: i medici parlando di condizioni in netto miglioramento ma ancora non soddisfacenti per poterla dimettere già in mattinata. «Le condizioni del sindaco di Roma, Virginia Raggi, dopo il malore di questa mattina sono in netto miglioramento ma resterà ancora in osservazione e le dimissioni saranno valutate nel pomeriggio», scrivono i medici dell’ospedale San Filippo di Neri in Roma. Intanto il Movimento 5 Stelle romperei di saluti e messaggi la loro sindaca, in primis Beppe Grillo che su Twitter scrive: «Forza Virginia! Sei una roccia! Io e tutto il Movimento 5 Stelle ti siamo vicini». Luigi Di Maio scrive addirittura “Daje Virgi, ti riprenderai”, ma anche il gruppo in Campidoglio del Pd saluta la sindaca con un messaggio di vicinanza, «Apprendiamo in queste ore che la sindaca Raggi è stata colta da un lieve malore e sta svolgendo degli accertamenti sanitari. Dal gruppo del Pd i più sentiti auguri di una pronta guarigione». Salta ufficialmente il vertice per lo Stadio della Roma e ancora non è dato sapere che rappresenterà l’amministrazione del Campidoglio di fronte alla società giallorossa.
Virginia Raggi sta effettuando alcuni accertamenti dopo il malore avvenuto questa mattina che l’ha costretta al ricovero al San Filippo Neri: lo rivelano fonti del Campidoglio, facendo anche sapere che a breve dovrebbe uscire un bollettino della Asl che chiarirà le condizioni di salute del sindaco M5s di Roma. L’avvocatessa grillina viene sottoposta in questi minuti ad una serie di accertamenti presso l’ospedale romano: poco fa sul profilo Facebook di Virginia Raggi ha scritto il marito Andrea Severini tranquillizzando tutti sullo stato di salute della donna. «Scrivo qui per le persone che mi chiedono di Virginia. Sta bene, sta facendo accertamenti ma sta bene. Grazie a tutti per il vostro affetto». A questo punto però la sindaca non dovrebbe comunque partecipare all’incontro decisivo sullo stadio della Roma che si terrà nel pomeriggio in Campidoglio: nel corso del vertice, che al momento risulta confermato così come la manifestazione dei tifosi sotto il Campidoglio, l’amministrazione dovrebbe pronunciare una parola chiara sullo stadio di Tor Di Valle.
Ricoverata all’Ospedale San Filippo Neri di Roma: la notizia choc arriva in questi minuti e lo si apprende da fonti del Campidoglio. Al momento, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, non si hanno notizie certe sui motivi di questa notizia improvvisa anche se un malore sarebbe il principale “indiziato” per il ricovero immediato del sindaco M5s. La sindaca ha annullato tutti gli impegni della mattina, e rischia di saltare anche quello nel pomeriggio dedicato alla vicenda Stadio della Roma. La sindaca è stata portata all’ospedale San Filippo Neri perché il più vicino a dove risiede, abitando la Raggi nel quartiere Ottavia: dallo stress per il tanto lavoro negli ultimi giorni, con la vicenda stadio sempre sullo sfondo, fino ad un improvviso malore per altre cause al momento sconosciute. Tutto è ancora aperto e nelle prossime ore avremo aggiornamenti più specifici per le condizioni di salute del sindaco capitolino Virginia Raggi.
Un lieve malore per Virginia Raggi, giunge ai giornali la notizia filtrata dal Campidoglio anche se sfugge ancora il motivo di tale ricovero immediato e non previsto. Saltati gli impegni del mattino, con il rebus che però rimane per il pomeriggio: oggi infatti era in cantiere il vertice tra Campidoglio e As Roma per il futuro dello stadio in questi giorni sotto costante bufera mediatica per via delle incertezze e dubbi della maggioranza M5s sul via libera ultimato alla costruzione del progetto partito durante la Legislatura Marino. Secondo quanto si apprende al momento ancora non è ufficializzato l’incontro, che doveva tenersi questa mattina in un primo momento ma che è stato posposto alle 16 circa del pomeriggio; mancano però la convocazione ufficiale e l’orario e luogo specifici e per questo motivo il mistero sul malore del sindaco potrebbe essere legato alla mancanza di ufficialità sul vertice-stadio. Con il sindaco ko infatti potrebbe saltare tutto alla prossima settimana.