Vittorio Sgarbi e Beppe Grillo, capitolo secondo: dopo la querelle “chiusa” con un tweet non esattamente eloquente del leader M5s, il noto critico d’arte pochi minuti fa ha postato sul suo profilo Facebook un video con Vittorio Sgarbi (questo sì, sicuramente reale) che riceve in viva voce la chiamata di Beppe Grillo (o presunto tale, la voce sembra davvero essere la sua) in cui prega il critico di smentire tutto il contenuto della prima telefonata, quella della “Virginia Raggi è una depensante”. Devi smentire, io non ti ho mai sentito”, si sente dire dall’interlocutore di Sgarbi. La voce ricorda quella del comico genovese, ma non c’è nessuna conferma sull’effettiva identità della persona al telefono. “E’ successo un casino, devi smentire… Vittorio, dai… che fai? Smentisci, fai qualcosa…”, ripete. “La Raggi è bravissima… Mi hai messo in bocca cose che non penso. Smentisci, bisogna smentire… Mi ha chiamato la Raggi 30 volte…”. Una super gag montata ad arte dal “burlone” Vittorio Sgarbi oppure la continuazione di una reale chiamata di una reale Beppe Grillo che tenta il disperato quanto inutile dietrofront? «Ecco la telefonata, di oggi, in cui Grillo mi chiede di smentire la precedente di circa 20 giorni fa nel corso della quale ha dato della «depensante» al sindaco di Roma Virginia Raggi. Non debbo smentire nulla». Scrive Sgarbi prima del video: a voi il giudizio “finale”…



La giornata politica di oggi si è arricchita di un nuovo capitolo sulla vicenda Virginia Raggi: questa volta sono Vittorio Sgarbi e Beppe Grillo ad essere protagonisti, dopo che nella puntata di ieri sera de La Zanzara il noto critico d’arte, parlando dei guai in Campidoglio della giunta M5s, ha rivelato una telefonata (registrata, dice lo stesso Sgarbi) in cui Beppe Grillo attacca pesantemente il sindaco Raggi, definendola una totale incapace e depennaste. «Ha detto: guarda Vittorio, dobbiamo difendere la Raggi ma è una depensante, una totale depensante. Dunque è in totale malafede», racconta Sgarbi a Cruciani in diretta radio. Apriti cielo, l’ennesimo scandalo sul sindaco Cinque Stelle? La conferma di una difesa oltranzista assai strana del “fu” fustigatore di ogni minimo scandalo politico o giudiziario? La risposta però arriva con un tweet sibiliino dello stesso fondatore del Movimento; «Ringrazio il mio imitatore che ha preso in giro il #FakeIntellettuale». Una smentita-non smentita che fa molto discutere visto che non viene riferito chi sarebbe l’imitatore, quando sarebbe avvenuto e il riferimento diretto alle parole di Sgarbi. Insomma una telefonata architettata ad arte contro il Movimento 5 Stelle, oppure la semplice verità che Grillo non vuole ammettere pubblicamente? 



Le parole riportate da Vittorio Sgarbi sulla telefonata di Beppe Grillo sono molto pesanti: «Grillo mi ha detto che la Raggi è una depensante, così la considera – spiega poi Sgarbi n un’altra intervista alla Radio dell’Università Niccolò Cusano – La telefonata in questione tra me e Grillo risale a prima che la indagassero. Lui ha iniziato a elaborare una teoria giustificazionista quando ha intuito che poteva arrivare l’avviso di garanzia. Prima ci siamo parlati e mi ha detto che la considerava una depensante. Grillo sta difendendo un presidio, pensa di commissariarlo, dal punto di vista strategico posso anche capirlo». Ecco, stando al tweet non proprio chiaro di Grillo si può intuire che Sgarbi abbia preso un abbaglio e che sia rimasto vittima di uno scherzo telefonico. un po’ come successo a Fabrizio Barca qualche anno fa. Già, sempre con la Zanzara protagonista questa volta dalla parte dello scherzo organizzato, venne chiamato il membro del Pd Barca da un finto Nichi Vendola, ottenendo importanti dichairzoni anche choc contro Matteo Renzi. Il tribunale di Milano ha deciso in seguito, condannando la trasmissione, che quella non era una vera intervista con finalità giornalistiche e che quindi erano state ottenute informazioni riservate in maniera del tutto illecita. Confidandosi con quello che credeva essere il vero Vendola Barca aveva detto, parlando del governo Renzi che stava nascendo: «Non c’è un’idea, c’è un livello di avventurismo, siamo agli slogan». Ma nel caso-Raggi, a Sgarbi ha parlato un vero o un finto Beppe Grillo? E perché soprattutto, se fosse tutta una bufala, il leader M5s non ha rivelato chi si fosse finto la sua persona, querelandolo per le presunte false informazioni ricavate? (Niccolò Magnani)

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