“Grillo è obbligato a difendere Virginia Raggi, perché se cade lei cade tutto il suo movimento”: così Vittorio Sgarbi in una conversazione con ilsussidiario.net. Se si guardano gli atti giudiziari questa fine sembra avvicinarsi molto velocemente: sul registro degli indagati è finito adesso anche Salvatore Romeo, ex capo della segreteria politica del sindaco di Roma. Non solo: clamorose le dichiarazioni, da lui inutilmente smentite, dell’assessore all’Urbanistica Berdini pubblicate da La Stampa a proposito di Virginia Raggi, in cui critica apertamente il sindaco. Berdini davanti a questo ennesimo scandalo ha dato le dimissioni, che la Raggi ha respinto con riserva. Ma quanto può durare questa situazione sempre più esplosiva? Un cerchio che si stringe sempre di più, attorno a una “depensante” come la definisce lo stesso Sgarbi, che ha “l’unica colpa di essere del tutto inadeguata al ruolo che lei, facendo piccoli traffici per essere candidata, ha voluto a tutti i costi”.



Sgarbi, anche a Torino c’è un sindaco 5 Stelle, ma non c’è la situazione che c’è a Roma. Questo significa che le colpe sono tutte di Virginia Raggi e che non è vero che i grillini non sappiano governare?

Un sindaco vince le elezioni con la sua faccia, è chiaro che il problema di Roma è solo parzialmente un problema 5 Stelle. Succede quello che succede altrove: il Pd ha un ottimo politico come De Luca e uno pessimo come Rosy Bindi, ad esempio.



Chi dice che i grillini non hanno capacità dunque si sbaglia?

Il problema di Appendino e di Raggi è che sono tutte e due dipendenti di Grillo, che ha una società con dei dipendenti privati che assumono ruoli pubblici. E questa è una cosa grave. Uno di questi dipendenti è Virginia Raggi, che si è mostrata del tutto inadeguata al ruolo per il quale si è candidata e i 5 Stelle hanno sbagliato a candidare una come lei.

Lei l’ha definita una “depensante”.

Quel termine l’ha inventato Carmelo Bene, significa “coloro che usano a fatica lo spirito e il cervello”. La Raggi è colpevole di essere incapace, ma è stata fregata dalla sua mancanza di autonomia verso Grillo e verso Cantone.



Perché Cantone?

Tutto il dramma di questa donna comincia quando con Marra interpellano il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione per cacciare Carla Ranieri, l’unico elemento buono che avevano messo in giunta. Cantone si arroga il ruolo di dire se la nomina di un capo gabinetto è giusta o sbagliata e dice che è sbagliata, mandando una lettera privata alla Raggi.

Poi che succede?

Succede che Carla Ranieri, che è più intelligente di Cantone, uno che dice che a Roma c’è la mafia per sentirsi un eroe, fa un esposto a un magistrato che si chiama Paolo Ielo il quale apre un’inchiesta su quell’esposto contro la Raggi e Alessandro Marra. Ecco che a questo punto abbiamo quattro magistrati in azione per spolpare quell’osso che è la povera Raggi. Poi adesso indagano anche Salvatore Romeo, per delle sciocchezze.

Grillo difende la Raggi a spada tratta, perché secondo lei?

Perché se no crolla tutto. Se lui perde Roma è come quando il Pd per via di Marino ha perso la capitale. Se cade la Raggi non vincono di nuovo i 5 Stelle, vince qualcun altro. Magari vanno avanti in qualche modo, ma intanto va avanti anche la magistratura.

 

Veniamo alla faida interna al M5s, con in testa la Lombardi. Secondo lei si arriverà a uno scontro finale e con quali conseguenze?

Lo spero, personalmente ho l’obbiettivo di scardinarli e portare via loro voti. Lo scontro ci sarà e moltissimi di loro usciranno dal movimento, già lo stanno facendo. Grillo la sta usando perché il movimento è lui, non c’è un grillino che dia un solo voto a una persona singola che non sia Grillo. Se Grillo perde la Raggi perde un pezzo di partito.

 

Però i sondaggi continuano a darli saldamente in forte posizione.

Essendo poco strutturati non hanno legami con i poteri forti, come ad esempio li aveva Berlusconi, o il Pd che è compromesso da ogni parte. I grillini hanno la Raggi, ma una volta fatta la tara il resto dei grillini continua a votare Grillo.

 

Forse anche perché né a destra né a sinistra si vedono alternative concrete?

Infatti. E proprio per questo io ho fondato Rinascimento, una lista che possa raccogliere i voti de delusi di Forza Italia e dei 5 Stelle. Quelli del Pd sono più organizzati, ma per un soggetto nuovo come il mio il serbatoio di voti è là, tra Forza Italia e 5 Stelle. Io li lavoro ai fianchi.