Arriva la conferma ufficiale: Francois Fillon non si ritira né dimette dalla carica di candidato alle Elezioni Francia 2017 per il centrodestra. Dopo una mattinata convulsa con la convocazione dai magistrati per il caso riguardante l’assunzione della moglie Penelope (che non è stata arrestata, come erroneamente era stato diffuso questa mattina dal sito francese Mediapart) il vertice con i Republicains e la decisione a sorpresa, visto che le dimissioni e il ritiro dalla candidatura sembravano imminenti. «Non ho intenzione di arrendermi e di ritirarmi», annunciando di essere stato convocato dai giudici il 15 marzo «in vista di un’incriminazione formale per i presunti impieghi fittizi della moglie Penelope». Non ci va certo giù leggero il candidato di centrodestra nella conferenza stampa a Parigi: «Questa indagine è un assassinio politico. Non i giudici, ma solo il suffragio universale potrà decidere sul mio conto. La decisione dei giudici è stata calcolata per impedire la mia candidatura e con questa scelta di calendario si assassina non solo me, ma l’intera elezione presidenziale. Ci andrò, sarò presente all’appuntamento con la democrazia».
Il PenelopeGate continua in Francia e le elezioni per il marito candidato dei Republicains sono sempre più un incubo: questa mattina il sito Mediapart annuncia, «Penelope Fillon, moglie del candidato alle presidenziali francesi François Fillon, è stata fermata per essere interrogata in relazione ai sospetti che abbia ricoperto un impiego fittizio come assistente parlamentare». Pochi minuti dopo arriva però a smentita dall’entourage dello stesso Fillon che assicura, «Una fonte giudiziaria ha smentito la notizia secondo cui la moglie del candidato alla presidenza francese François Fillon, Penelope Fillon, sarebbe stata fermata» e poi ancora, «Penelope è a casa». Il caos però regna nella corsa all’Eliseo ed è notizia di pochi istanti fa che da Parigi assicurano nel pomeriggio già un vertice tra i Repubblicani per decidere sul ritiro immediato di Francois Fillon dalla corsa verso le Elezioni Francia 2017. Per ora il portavoce Bruno Retailleau assicura, «Ma certo che è ancora candidato», ma alle ore 12 dovrebbe esserci una conferenza stampa dello stesso candidato all’Eliseo che dovrebbe annunciare la sua decisione in merito. Diciamo che il ritiro al momento è la probabilità più alta.
È caos nel centrodestra francese: a meno di due mesi dalle Elezioni Francia 2017, Francois Fillon non solo questa mattina è stata convocato d’urgenza dai magistrati della Procura di Parigi ma potrebbero essere molto vicino le ufficialità del ritiro dalla corsa alle Presidenziali. La situazione in Francia è molto tesa con le ultime novità arrivate stamani: «Il candidato della destra repubblicana alle presidenziali francesi, François Fillon, è stato convocato in Procura nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto PenelopeGate», lo scrive il sito del Journal de Dimanche poco fa. La conferma arriverebbe dal fatto che Fillon, atteso al Salone dell’Agricoltura, ha annullato all’ultimo l’appuntamento senza dare ufficiali motivazioni. Il vincitore delle primarie del centrodestra per le Elezioni all’Eliseo, è stato convocato dai giudici istruttori nel quadro dell’inchiesta che riguarda i famosi compensi ricevuti dalla moglie Penelope in qualità di assistente parlamentare. «La procura francese specializzata nei casi di abusi finanziari ha formalmente aperto un’inchiesta per il caso dell’assunzione fittizia della moglie Penelope e dei figli quali assistenti parlamentari», scrivono ancora i media francesi. E ora il centrodestra che fa? Con Marine Le Pen sempre più lanciata il bacino della destra sembra del tutto risucchiato dal Front National, mentre l’area moderata dopo il possibile ritiro di Fillon potrebbe dirigersi di più verso Macron, e resta dunque da capire cosa farà il partito che solo 5 anni fa sfidò fino all’ultimo Francois Hollande per la guida dell’Eliseo.
Alle Elezioni Francia 2017 Benoit Hamon assieme a Francois Fillon sono i “vecchi” rappresentanti della politica francese: non per motivi anagrafici, per carità, ma per i partiti che rappresentanti. Il Ps e i Republicains si sono combattuti in tutte le ultime importanti chiamate elettorali verso l’Eliseo, ma tra meno di due mesi rischiano di vedere avanzare allo scontro decisivo del secondo turno una leader di destra estrema da un lato e un candidato di centrosinistra con accordi e alleanze che vanno da destra fino all’estrema sinistra. Insomma, per Hamon e Fillon i sondaggi non sono certo confortanti con Marine Le Pen e Emmanuel Macron che al momento sono avanti anni luce nei consensi. Per questo motivo i due leader che hanno vinto le primarie interne alle rispettive coalizioni stanno cercando vari accordi per racimolare più voti possibili e provare a contrastare la strapotenza del duo in vantaggio in questo momento. Intanto è notizia di ieri che il candidato alle Presidenziali del Partito socialista francese (Ps), Benoît Hamon ha trovato un’intesa elettorale con il leader del Partito ecologista (Eelv), Yannick Jadot. Un’alleanza che rende decisamente più di “sinistra” il candidato post-Hollande e che suona come una risposta all’alleanza di Macron con il centrista Bayrou (che aveva già rifiutato in precedenza propri l’appoggio a Hamon). Come riporta Left, Hamon ha ottenuto il parere positivo di tutta la base ecologista che però nelle parole del loro storico leader Daniel Cohn-Bendit ha anche affermato come Macron «sia il candidato perfetto per battere Le Pen al secondo turno». Ma i verdi cosa hanno chiesto di preciso ai socialisti? Hamon si schiera per una revisione profonda del progetto della Tav Torino-Lione, specie per i troppi costi e l’eccessivo danneggiamento del paesaggio sulla tratta più contesta d’Europa. Basterà per racimolare più voti dei sondaggi attuali e arrivare al secondo turno? Assai difficile, spese se Macron continuerà come sta facendo a fare man bassa dell’arco politico centrista e moderato, al grido di “gli unici in grado di battere lo spettro della Le Pen”.
La corsa all’Eliseo per le Elezioni Francia 2017 per Francois Fillon (e anche per Marine Le Pen) non sarà una passeggiata in queste prossime settimana che separano la campagna elettorale verso le urne. Soprattutto per il candidato del centrodestra, che alle Primarie ha stracciato Sarkozy, con il “Penelope-gate” (lo scandalo che si è abbattuto sulla moglie) che ora si allarga anche allo stesso Fillon. Le ipotesi d’accusa – come risultava dall’inchiesta preliminare finora in corso – riguardavano i reati di appropriazione indebita e storno di fondi pubblici. L’inchiesta, affidata a un giudice istruttore, può concludersi con il rinvio a giudizio o con l’archiviazione. Giorni fa aveva detto che se avesse ricevuto un’indagine sul suo conto avrebbe lasciato la corsa all’Eliseo: ora il cambio di rotta, “voglio andare fino in fondo anche se sotto inchiesta“, ritenendo l’intervento dei giudici non casuale proprio durante la campagna elettorale. Fillon ha chiesto scusa sostenendo di aver sbagliato ad assumere la moglie, ma al momento non ha cambiato posizione rispetto alla sua posizione. Farà tutta la campagna solo che a differenza delle indagini attorno a Marine Le Pen, i sondaggi stanno decisamente affossando il candidato di centrodestra, rendendo la posizione della leader di Fn e dell’indipendente Macron ancora più forte.