Si discuterà la prossima settimana sulle pensioni dei parlamentari. Il presidente della Camera, Laura Boldrini, come riportato da Libero, ha infatti messo in calendario la discussione sulla delibera presentata dal Movimento 5 Stelle e firmata da Luigi Di Maio. La proposta del M5s è quella di cambiare le norme per arrivare a un nuovo sistema che equipari le pensioni dei parlamentari a quelle di tutti i cittadini. Secondo l’ipotesi di riforma delle pensioni dei parlamentari i contributi versati da deputati e senatori verrebbero trasferiti in una gestione esterna presso l’Inps e sarebbero poi cumulati con quelli relativi ad altre professioni dei parlamentari. Il risultato sarebbe che deputati e senatori, per andare in pensione, dovrebbero avere un minimo di anni di versamento e l’importo sarebbe calcolato con l’attuale metodo contributivo. La proposta M5s vuole superare l’attuale sistema che prevede 4 anni e 6 mesi minimi di versamenti per potere avere una pensione. Si tratta però di un’ipotesi che, se approvata, sarà valida per i nuovi eletti della prossima legislatura: quindi i vitalizi già ottenuti dai parlamentari non sarebbero toccati. Lo conferma lo stesso Luigi Di Maio che ha dichiarato: “Se avessimo inserito anche i vitalizi, non avremmo avuto nessuna possibilità di farla approvare prima delle elezioni”.
Sui vitalizi per i parlamentari c’è invece una proposta di Matteo Richetti del Partito Democratico. Si intitola, riporta ancora Libero, “Disposizioni in materia di abolizione dei vitalizi e nuova disciplina dei trattamenti pensionistici dei membri del Parlamento ed ei consiglieri regionali”. Si tratta però di un progetto che non è stato discusso perché non ci sono stati i numeri per un’approvazione in Commissione Affari costituzionali: proprio il Partito Democratico ha contrastato la proposta di Richetti. Si sono tenute varie audizioni per approfondire la questione e poi sono state presentate altre 3 proposte da parte del Pd sui vitalizi per i parlamentari. Alla fine tutto è stato messo da parte e non è stata approvata alcuna riforma per quanto riguarda le pensioni di deputato e senatori. Matteo Richetti ha affermato ora su quella proposta: “Se me la votava il M5s, forse passava anche con i no di mezzo Pd”. Non si può sapere che cosa sarebbe accaduto in quel caso però il Partito Democratico sarebbe ora intenzionato a bloccare la nuova proposta sulle pensioni dei parlamentari avanzata da Luigi Di Maio.