Le inchieste, le polemiche e le lotte nel Pd per qualche ora finiscono in fondo alla lista dei pensieri di Tiziano Renzi, che è andato in pellegrinaggio a Medjugorie. Il padre dell’ex premier è stato avvistato sulla Collina delle Apparizioni, poi ha percorso la pietraia dei Veggenti e si è diretto alla Croce Blu, dove ogni mese si attende la Madonna. Qui si sente a casa Renzi senior, che infatti viene in pellegrinaggio un paio di volte all’anno. Questo momento di pace è stato, però, rovinato: Tiziano Renzi e sua moglie Laura sono stati, infatti, assediati dai giornalisti. La preghiera è stata brevissima per il padre dell’ex presidente del Consiglio e allora in momenti come questi bisogna chiedersi anche se il limite non sia stato superato, se l’assedio dei media possa essere considerato una sorta di violenza gratuita della privacy di un uomo che si è recato a Medjugorje in pellegrinaggio. «Insomma basta. C’è un assedio continuo. Tutti i giorni. Anche alla mia vita privata» lo sfogo del padre di Renzi al Corriere della Sera nei giorni scorsi. A prescindere da cosa riveleranno i risultati dell’inchiesta Consip, Tiziano Renzi non aveva il diritto di attraversare i Balcani per un momento privato di preghiera? Ha attraversato il confine di Trieste e ha viaggiato per un giorno con la sua Touareg nera. Stamattina una passeggiata dalla collina fino alla chiesa del paese, senza rilasciare alcuna dichiarazione ai giornalisti. Alle 13.12 ha lasciato l’albergo a tre stelle Dina, nel quale stava alloggiando, con evidente seccatura per l’assedio dei giornalisti: con tono nervoso ha, infatti, invitato la moglie a salire in macchina, poi se ne sono andati. Come riportato da La Repubblica, Tiziano Renzi – stizzito per la presenza dei cronisti – ha cancellato la prenotazione e pagato 50 euro per la notte prima di andare via con sua moglie.