Va in scena questa sera un’intervista esclusiva de Le Iene Show al candidato alla segretaria Pd, Michele Emiliano: Governatore della Puglia, fino all’ultimo possibile scissionista, il giorno prima di ufficializzare la propria candidatura alla prossime primarie del Partito Democratico era sul palco assieme ad Enrico Rossi e Roberto Speranza, con Bersani e D’Alema in regia per la possibile scissione. Poi è cambiato tutto e nell’intervista di questa sera spiega il perche, oltre a rilanciare con una intervista tutto campo (e in alcuni tratti anche molto ironica) la sua personale sfida alla maggioranza di Renzi. A la Iena che incalza, «tu sei un po’ il grillino del Pd», Emiliano risponde a tono, «Sì, anche perché io ho fatto le cose dei grillini prima dei grillini. Ho invitato quelli del PD che hanno votato per il Movimento 5 stelle a tornare a casa e a darmi una mano». A domanda più precisa, «Quindi i voti dei grillini doc non li vuoi?», il Governatore pugliese replica «Anche quelli potrebbero far comodo, meno quelli dei leghisti». Se poi Renzi si presenta col trolley (come immagina lanciata al Lingotto 2017) Emiliano risponde col marchio classico di casa, «beh io ho il trullo, vinco io». Una sfilza classica di domande da Iene vedono in sostanza lanciato il programma di Emiliano sui temi cosiddetti sensibili ed etici: favorevole a legge sul fine vita, ma contrario all’Eutanasia, favorevole all’eterologa, ai matrimoni gay, all’adozione per i gay ma contrario all’utero in affitto. Passaggio sul caporalato? «Non l’abbiamo mai combattuto seriamente. È stata sottovalutata la connessione tra il caporalato e la camorra, sia quella pugliese che quella napoletana».



– Il candidato più di sinistra del Pd, Michele Emiliano, a Le Iene Show racconta forse in maniera più approfondita per la prima volta il perché di un cambio così repentino qualche settimana fa prima della scissione dem: prima il palco con gli scissionisti e poi il giorno dopo in Assemblea Nazionale ha presentato la sua candidatura alla segreteria del Pd. Perché tutto questo? «Non me la sentivo di fare la campagna elettorale contro la bandiera del PD; Mi piangeva il cuore a lasciare il Partito e soprattutto lasciarlo in mani sbagliate. Ai fuoriusciti faccio un appello: se vinco vado a casa loro e li prego di tornare con noi. Io mi sarei depresso se fossi uscito dal Pd…» commenta il Governatore della Puglia davanti alle telecamere de Le Iene Show, questa sera in prima serata su Italia 1. Tra gli stralci di anticipazione dell’intervista al Presidente pugliese e candidato Pd, c’è spazio anche per D’Alema, «no l’ho più sentito anche se rimaniamo amici, mette Bersani forse ce l’ha davvero con me, come Speranza e Rossi». Piccole commento piccato sulla vicenda Consip e sul ministro Luca Lotti; «si deve dimettere? Vedesse lui… ».

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