Sorpasso di 5 punti percentuali, secondo gli ultimi sondaggi elettorali, del Movimento 5 Stelle sul Partito Democratico. E’ questo uno dei risultati della rilevazione condotta lo scorso 8 marzo dall’Istituto Index Research per il programma di La7 Piazza Pulita. Al campione di elettori è stato chiesto di indicare per quale partito voterebbero più probabilmente se si tenessero oggi le elezioni politiche. E il 30,0% degli elettori intervistati ha risposto che darebbe il proprio voto al Movimento 5 Stelle. Il Partito Democratico arriverebbe al secondo posto con il 25,2% delle preferenze degli italiani. Il nuovo partito dei Democratici e progressisti, nato dalla scissione interna al Pd di parte della sinistra, raccoglierebbe, in base ai dati di questi sondaggi elettorali, al 4,5%. Per quanto riguarda gli altri partiti sono queste le percentuali di preferenze che ciascuno di loro raccoglierebbe: Sinistra Italiana 2,7%, Forza Italia 12,0%, Fratelli d’Italia 5,0%, Ncd 2,7%, Lega Nord 13,9%. Infine il restante 4,0% delle preferenze degli italiani andrebbe ad altri partiti e il 2,1% finirebbe in schede nulle.
Gli elettori italiani sono tutt’altro che positivi riguardo la crisi economica, ritenuta ancora stagnante e che nei sondaggi provocano una mancanza di fiducia nelle politiche economiche del governo in questi ultimi anni; nonostante qualche percentuale sia migliorata nei dati sul lavoro e la crescita del nostro Paese, è ancora troppo poco il risultato rispetto alla sforzo prodotto e nei sondaggi politici prodotti da Ipsos del 6 marzo si comprende tutta la difficile lettura che l’italiano “medio” compie sulla situazione economica attuale. Un ministro dell’economia ancora troppo in ombra – Padoan non è infatti nei primissimi posti tra i ministri in fiducia del governo Gentiloni – non riesce a trascinare la “crisi” considerato ancora quasi del tutto intatta. Secondo i sondaggi di Ipsos si scopre dunque come solo per il 20% degli intervistati “il peggio è già passato” (erano il 23% un anno fa), mentre per il 30% “siamo ancora nell’apice della crisi” (situazione stabile rispetto a marzo 2016). Per il 39% di loro invece “il peggio deve ancora arrivare” confermando una nota di di pessimismo piuttosto spiccata per la crisi economica italiana: nuove elezioni e nuovo governo basteranno ad invertire la rotta?
Per quanto riguarda la fiducia nei leader politici questi ultimi sondaggi elettorali segnalano che sono pochi gli italiani che ne hanno molta. In base ai dati raccolti infatti dall’Istituto Ixè, nella rilevazione effettuata lo scorso 8 marzo per il programma di Rai 3 Agorà, nella classifica di leader politici che ricevono molta+abbastanza fiducia svetta il premier Paolo Gentiloni: ma è solo il 28% degli elettori intervistati a indicarlo. Il resto della classifica è composto dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi con il 25%, dal leader della Lega Nord Matteo Salvini con il 20%, dalla leader di Fratelli d’Italia anche lei con il 20%, dal vicepresidente della Camera Luigi Di Maio con il 18%, dal fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo con il 17% e infine dall’ex Cavaliere Silvio Berlusconi con il 15%. Infine, riguardo alla fiducia degli italiani nel governo guidato da Paolo Gentiloni, questi ultimi sondaggi elettorali indicano che la maggioranza degli italiani, il 46%, ne ha poca, e il 29% nessuna. Il 25% di elettori risponde di avere molta+abbastanza fiducia, il 22% abbastanza e solo il 3% molta.