A un mese e mezzo dalle Primarie del Partito Democratico, secondo gli ultimi sondaggi, l’ex segretario Matteo Renzi resta in testa nelle intenzioni di voto degli elettori. Anche in base ai risultati della rilevazione dall’Istituto Tecnè per il programma di Rai 1 Porta a porta lo scorso 12 marzo Renzi va verso la riconferma alla guida del partito. Il 52% di chi dichiara che andrà a votare per le Primarie Pd ha infatti risposto che indicherà Matteo Renzi come nuovo segretario del Partito Democratico. Gli sfidati restano indietro nelle preferenze degli elettori: Andrea Orlando raccoglie il 31% mentre Michele Emiliano il 17%. Il restante 9% di elettori intervistati da questi sondaggi è ancora incerto sul nome al quale attribuire il proprio voto. Le Primarie del Partito Democratico, per scegliere il nuovo segretario dopo le dimissioni di Matteo Renzi, si terranno il prossimo 30 aprile dalle ore 8 alle ore 20. Dopo la presentazione delle candidature di Andrea Orlando, Michele Emiliano e Matteo Renzi, entro il 10 aprile dovranno essere presentate le liste.



Nei sondaggi elettorali di questi giorni uno dei temi oggetto delle rilevazioni dei vari istituti di ricerca è anche quello della sicurezza. La questione è tornata alla ribalta dopo il caso del ristoratore che ha sparato a un ladro entrato nel suo ristorante, uccidendolo. Gli italiani si sentono sicuri o insicuri? I sondaggi realizzati dall’Istituto Tecnè per il programma di Rai 1 Porta a porta lo scorso 12 marzo, hanno chiesto a un campione di italiani un giudizio sul livello di sicurezza della propria zona di residenza. Per il 27% è molto sicura, per il 33% abbastanza sicura, per il 29% poco sicura e per l’11% per nulla sicura. Poi sono stati chiesti i motivi per i quali ci si sente insicuri e la maggioranza degli elettori, il 37% ha risposto perché ci sono troppi immigrati. Per il 27% incide invece lo scarso controllo del territorio e per il 23% la giustizia inefficiente. Il 13% ha risposto di essere incerto alla domanda sull’insicurezza posta da questi sondaggi.



Discordanza tra sondaggi elettorali per quanto riguarda l’astensioni. Alcuni istituti di ricerca segnalano infatti un calo di elettori indecisi o astenuti mentre altri indicano una crescita della percentuale di italiani che ha già deciso di non andare a votare alle elezioni oppure è ancora incerto sul partito al quale dare la propria preferenza. Secondo gli ultimi sondaggi di Euromedia Research, condotti lo scorso 12 marzo per il programma di Rai 1 Porta a Porta, gli elettori incerti o astenuti, se si andasse oggi alle urne sono diminuiti e si attestano intorno al 33,4%. Secondo invece i sondaggi realizzati da EMG Acqua per La7 Srl nel periodo dal 10 al 12 marzo scorso, gli italiani che dichiarano la propria astensione in caso di voto sono in aumento e raggiungono il 39.3%. A questa percentuale si deve aggiungere anche quella degli elettori indecisi che sono il 17.1%. La somma delle due percentuali fa arrivare gli italiani indecisi o astenuti al 56,4%.



Secondo gli ultimi sondaggi, effettuati dopo il recente caso del ristoratore che ha sparato al ladro nel lodigiano, gli italiani sono propensi all’uso delle armi. Euromedia Research a riguardo ha effettuato una rilevazione lo scorso 12 marzo per il programma di Rai 1 Porta a Porta. Al campione di italiani è stato chiesto: Se lei si trovasse in una situazione di pericolo per l’incolumità fisica (sua o dei suoi familiari) e avesse un’arma, potrebbe sparare a chi lo sta minacciando? E in base ai dati di questi sondaggi la maggioranza degli italiani, il 42,0% ha risposto “probabilmente sparerei”: a questa percentuale si aggiunge poi il 22,8% che ha dichiarato “sicuramente sparerei”. Solo il 3,9% ha affermato che in tale situazione sicuramente non sparerebbe e il 17,3% ha risposto “probabilmente non sparerei”. Il restante 14,0% non sa come si comporterebbe in un caso simile. Per quanto riguarda poi il livello di sicurezza percepito dagli italiani per il 59,9% la zona di residenza è “abbastanza sicura”, per il 4,7% molto sicura, per il 27,2% poco sicura, per il 6,9% per nulla sicura e il restante 1,3% non ha saputo dare un’opinione in merito.