Il dibattito sulla legge elettorale rappresenta un tema sempreverde della politica italiana: ma attenzione al Lauricellum, la proposta avanzata dal deputato del Pd Giuseppe Lauricella, che “rischia” di mettere d’accordo “quasi” tutti i partiti italiani. Se è vero, infatti, che il favorito numero uno del congresso del Pd, Matteo Renzi, vede da sempre di buon occhio il Mattarellum rispetto al proporzionale, lo è altrettanto che sotto traccia, come riportato da La Stampa, nel governo c’è chi sta cercando di trovare una larga intesa sulla legge che regolamenterà le prossime elezioni. Il caso emblematico è quello di Anna Finocchiaro, oggi ministro dei Rapporti con il Parlamento, descritta come la più grande sostenitrice del Lauricellum. Ma in cosa consiste questa proposta depositata dal parlamentare siciliano? Secondo il disegno di Lauricella, il premio di maggioranza dovrebbe scattare al raggiungimento del 40% sia alla Camera che al Senato: una soglia di sbarramento comune ai due rami del Parlamento, che avrebbe il merito di soddisfare la necessità di “armonizzare” la legge elettorale come auspicato più volte dal Presidente della Repubblica Mattarella. Nel caso in cui un partito o una coalizione fosse in grado di raggiungere il 40%, ecco che alla Camera godrebbe del 54% dei seggi (340), ottenendo così la possibilità di governare. Quel che non si dice pubblicamente, però, è che nelle condizioni attuali nessuna formazione può aspirare a raggiungere il 40%. Cosa accadrebbe in questo caso? La risposta è semplice: il piano B del Lauricellum si traduce in un sistema proporzionale. Ogni partito ottiene i seggi che gli spettano e di conseguenza nessuno ha la forza per governare da solo. Questa ipotesi potrebbe trovare il favore ad esempio di Forza Italia, con Silvio Berlusconi che una volta acclarata la fine del bipolarismo ha professato la necessità di convertirsi al proporzionale. E gli altri partiti? C’è chi si dice pronto a giurare che anche il M5s possa accettare una simile proposta, mentre i partiti minori da Udc a Ncd sarebbero allettati dalla soglia di sbarramento non impossibile da raggiungere alla Camera (3%) e al Senato (5%). Insomma, il Lauricellum rischia davvero di mettere d’accordo tutti…