La politica italiana e gli inciuci: un “piacevole” ritorno. Ora però gli attori in campo sarebbero assai originali, quel Movimento 5 Stelle e quel Pier Luigi Bersani che crescono nell’ottica di un nemico comune che di cognome fa Renzi e di nome fa “rottamatore” con tanta voglia per entrambi di volerlo rottamare a sua volta. La “bomba” politica arriva da un incontro di Bersani, recente scissionista e fondatore di Mdp, presso i sostenitori a Campobasso con delle parole assai sibilline che stano scatenando reazioni da ogni fronte politico in Parlamento: «I Cinquestelle tengono in stand-by il sistema. Ma se alle prossime elezioni — in assenza di un centrosinistra largo — s’indebolissero, arriverebbe una robaccia di destra», racconta Bersani pubblicamente. Poi avrebbe anche aggiunto in seguito, secondo la ricostruzione el Corriere della Sera, «Il Movimento sarà pure solipsista, ma va tenuto dentro il circuito democratico. D’altronde una forza che raccoglie al primo colpo il 25 per cento dei consensi non è un fenomeno transitorio. Anzi loro sono il partito di centro dei tempi moderni. Anche perché i moderati non sono come si prova a rappresentarli oggi. Eppoi i moderati inc… non sono una novità».
Apriti cielo, il “vecchio” smacchiatore di giaguari è tornato in sella dopo qualche settimana di silenzio. E nello stesso giorno prova anche in una intervista alla Stampa a lanciare un appello a Gentiloni, «si emancipi da Renzi subito». Sì, avete pensato subito bene: sembra riproporti la posizione di Bersani nel lontano 2013 quando da premier incaricato mise in piedi la nota “diretta streaming” con i grillini per cercare un accordo di governo: il risultato lo sappiamo tutti, con Letta prima e Renzi poi al Governo ma per Bersani quella è la strada per evitare l’impasse della maggioranza che non ci sarà in Parlamento dopo le prossime Elezioni. Insomma, M5s vince le elezioni e con la “stampella” emiliana di Bersani e del Mdp potrebbe arrivare alla strana coalizione di governo: per ora dalle zone di Grillo & Rosseau non arrivano commenti, mentre dal Pd i malumori sono notevoli per questo possibile nuova inciucio antri-destra ufficialmente ma in realtà profondamente anti-Renzi. Che questa volta il “giaguaro” possa essere effettivamente smacchiato?