Si avvicina il voto per le Elezioni in Francia 2017 e secondo gli ultimi sondaggi, come riporta Termometropolico.it, Emmanuel Macron sarebbe in testa al primo turno. I francesi andranno a votare per eleggere il prossimo presidente della Repubblica, successore di Francois Hollande, il prossimo 23 aprile. Sembra però che nessun candidato si in grado di essere eletto al primo turno per il quale è necessaria la maggioranza assoluta dei voti: quindi con tutta probabilità si andrò al ballottaggio, domenica 7 maggio, tra i due candidati più votati. E al ballottaggio per le Elezioni in Francia 2017 si prospetta una sfida a due tra Emmanuel Macron, l’ex ministro dell’Economia di Hollande, indipendentista ed europeista, e la leader del Front National Marine Le Pen. Macron avrebbe la possibilità di battere Le Pen e questo, se accadesse, avrebbe delle ricadute anche per l’Europa visto il clima di populismo che sta crescendo sempre di più in tutto il mondo. L’ex ministro e candidato alle Elezioni in Francia 2017 ha infatti spesso sottolineato il ruolo dell’Europa come “ancora di salvezza” per la Francia: una linea “anomala” all’interno del sistema politico francese che potrebbe però essere vincente. (clicca qui per leggere tutto)



Ha risposto alle accuse e mandata al mittente le parole di Francois Fillon, candidato alle Elezioni Francia con i Repubblicani, il presidente attuale e uscente Hollande. Da uno scandalo portato alla luce ad un altro che potrebbe scoppiare a breve in Francia: il Penelope-Gate che ha travolto il candidato gollista continua a spirare venti di bufera contro i Repubblicani e ha fatto perdere quel consenso forse decisivo per perdere la possibilità di andare al secondo turno (Macron e Le Pen sembrano avere al momento le maggiori possibilità). Poi però un possibile Hollande-gate rischia di affacciarsi nella già complessa situazione politica-giudiziaria che sembra aver travolto la Francia negli ultimi mesi: Il presidente uscente è accusato di aver messo sotto intercettazione Fillon e gli altri indagati negli ultimi mesi politici, con la gestione delle inchieste che arrivano direttamente nella stanza centrale dell’Eliseo. «Non voglio entrare nel dibattito elettorale, non sono candidato, ma c’è una dignità, una responsabilità da rispettare. Penso che il signor Fillon si sia spinto oltre», ha affermato irritato Hollande ieri, subito dopo le accuse giunte dall’intervista al talk politico L’Emissione Politique. «Accuso il presidente della Repubblica. C’è un libro di cui ho letto le bozze – ha detto il candidato gollista- che spiega come Hollande fa arrivare le intercettazioni nel suo ufficio, come riesca ad essere al corrente di tutto, pedinamenti compresi». Uno scandalo di stato secondo Fillon che Hollande rispedisce al mittente senza neanche tante remore, «All’Eliseo non c’è nessun ufficio occulto», ha replicato seccato il leader Ps. (aggiornamento di Niccolò Magnani)



E affila le armi contro l’avversaria più credibile per le Elezioni in Francia 2017: con una lunga intervista a Repubblica, il candidato favorito per la conquista dell’Eliseo punta il dito contro l’estremismo della Le Pen e invita i francesi a non cedere alle spinte del nazionalismo. «Marine Le Pen vuole ricreare la conflittualità tra i Paesi europei, ma io sono nato in una zona piena di cimiteri militari e per me vale sempre la frase di Mitterrand: il nazionalismo è la guerra», spiega il candidato di En Marche! ai colleghi di Repubblica. Senza mezzi termini per Macron la leader del Front National mina i fondamenti stessi dell’Europa, «io voglio riformarla l’Europa, lei la vuole distruggere, se siamo solo un po’ europei se lo diciamo timidamente abbiamo già perso». Rilancia poi i capisaldi del suo programma elettorale, spiegando come due solo sono gli obiettivi: «Il mio obiettivo è libertà e protezione. Oggi vediamo che i partiti socialisti europei si stanno ricomponendo, con una parte della sinistra che si radicalizza e una parte che si avvicina ai liberali, davanti a una destra conservatrice che si dissolve o si radicalizza», sostiene il candidato ex ministro di Hollande. «Quel che accade in Francia assomiglia molto alle divisioni che attraversano in questo momento la destra e la sinistra italiana», conclude nella sua intervista su Repubblica. (aggiornamento di Niccolò Magnani)

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