Se si fossero tenute ieri le elezioni politiche, secondo gli ultimi sondaggi elettorali, il Movimento 5 Stelle avrebbe raccolto la maggioranza delle preferenze. Il M5s è infatti in testa in base alla rilevazione condotta lo scorso 22 marzo dall’istituto di ricerche Index Research per il programma di La7 Piazza Pulita: il Movimento fondato da Beppe Grillo raccoglie infatti il 30,8% delle preferenze. Il Partito Democratico si ferma al secondo posto con il 25,3% dei consensi: il distacco tra i primi due partiti è quindi di 5,5 punti percentuali. Poi, in base ai dati di questi ultimi sondaggi elettorali, ecco quali sono le percentuali raccolte dagli altri partiti. Per quanto riguarda il Centrosinistra Sinistra Italiana arriva al 2,5%, la nuova formazione dei Democratici e Progressisti, nata dalla scissione del Partito Democratico, al 4,0% e il neonato Campo progressista all’1,0%. Nel Centrodestra invece le percentuali di intenzioni di voto sono il 12,7% per Forza Italia, il 5,0% per Fratelli d’Italia, il 2,6% per la neonata Alternativa Popolare (ex Nuovo Centrodestra), il 12,5% per la Lega Nord. (agg di Niccolò Magnani)
Non sono soddisfatti gli italiani dell’Europa. E lo certificano gli ultimi sondaggi elettorali proprio nel 60esimo anniversario della firma dei Trattati di Roma con i quali nasceva la Comunità europea. Proprio ieri a Roma si è svolta la giornata di celebrazione per questo anniversario: non sono una commemorazione visto che i 27 capi di Stato europei si sono riuniti per sottoscrivere un nuovo impegno per l’unità dell’Europea, sottolineando la sua indivisibilità e al tempo stesso la possibilità per gruppi di Paesi di avanzare rispetto ad altri in determinati settori. Ma gli italiani pensano di avere più vantaggi o svantaggi dall’appartenere alla Comunità europea? E’ questa la domanda che è stata fatta a un campione di elettori dalla rilevazione condotta dall’istituto di ricerche Index Research per il programma di La7 Piazza Pulita lo scorso 22 marzo. La maggioranza degli italiani, il 55,8%, ha risposto di ritenere di avere più svantaggi mentre il 30,4% ha dichiarato di avere più vantaggi. Senza opinione a riguardo il restante 13,8% degli elettori intervistati.
Anche nei confronti del governo Gentiloni, secondo gli ultimi sondaggi elettorali, gli italiani ripongono poca fiducia. Nell’ultima rilevazione, condotta dall’Istituto Ixè per il programma Agorà di Rai 3 lo scorso 22 marzo, è stato chiesto al campione di italiani di indicare il livello di fiducia nell’Esecutivo, scegliendo tra molta, abbastanza, molta + abbastanza, poca, nessuna. La maggioranza degli italiani ha indicato di avere poca fiducia nel governo Gentiloni: ha risposto così infatti il 48% degli elettori intervistati. Nessuna fiducia poi per il 28% degli italiani. Chi ha espresso molta + abbastanza nell’Esecutivo rappresenta il 24%, mentre un 22% ha dichiarato di avere abbastanza fiducia e solo il 2% di averne molta. Passando alla fiducia nei leader politici sono queste le percentuali che i vari esponenti hanno raccolto, secondo i dati di questi ultimi sondaggi elettorali, tra gli italiani che hanno dichiarato di avere molta + abbastanza fiducia: il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni il 27%, l’ex premier Matteo Renzi il 24%, la leader di Fratelli d’Italia il 20%, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio il 19%, il leader della Lega Nord Matteo Salvini il 18%, il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo il 16%, l’ex cavaliere Silvio Berlusconi il 16%.