Enrico Letta attacca Matteo Renzi e appoggia la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria del Pd: ospite di Agorà su Raitre, l’ex premier ha riservato una frecciatina all’uomo che lo ha sostituito al governo. «Non mi sono fatto da parte, sono stato mandato via su proposta di Renzi». Cacciato dal suo stesso partito, Letta ha preso atto della situazione e si è dedicato al suo lavoro senza pensare a un ritorno in politica. Ma ha osservato con attenzione l’operato del suo successore, che ha giudicato negativamente: «É stata usata male la flessibilità, che ha avuto margini molto larghi con la politica espansionista di Draghi. La sua politica ci ha permesso di risparmiare 33 miliardi di euro sul costo del debito. Non sono state fatte tutte le scelte giuste e ora ci si ritrova una manovra che è quella da cui uscimmo all’inizio della legislatura».
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Qualcosa non ha funzionato per Letta, secondo cui non bisogna scaricare la colpa su Bruxelles, perché tra l’altro così si aiutano i nazionalisti. Ma Letta ha invitato tutti, a partire da Renzi, a «imparare la lezione del 4 dicembre perchè le scelte vanno fatte insieme, bisogna condividerle con il paese e non immaginare di avere ragione mentre gli altri sono un’accozzaglia». Durante l’intervista all’Agorà c’è stato spazio anche per le curiosità: a Letta viene, infatti, chiesto per quale motivo avesse fatto la dab dance, molto diffusa tra i giovani. «I ragazzi mi hanno sfidato e quando mi si sfida non è che mi tiro indietro», ha dichiarato l’ex premier su Raitre. La sua “rivincita”, invece, sta nell’appoggio a Orlando contro Renzi. A In Mezz’ora, infatti, Letta aveva dichiarato: «Voterò per Andrea Orlando. Credo che voglia unire il Pd che è un campo largo, non è un comitato elettorale di un capo». Un’altra frecciatina per Renzi.



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