Virginia Raggi torna nella bufera e stavolta lo “deve” ad un servizio delle Iene Show, che segue la denuncia fatta dal gruppo di Alfio Marchini in Campidoglio: il programma di Mediaset avrebbe infatti trovato, dopo la segnalazione del capogruppo Alessandro Onorato, una netta discrepanza di date tra l’effettivo giorno in cui il Movimento 5 Stelle prima delle Elezioni Amministrative ha effettuato la raccolta firme per le liste dei candidati a sindaco di Roma, il 23 aprile, e invece quello riportato sui documenti della stessa Lista Raggi con conteggio esatto delle firme il 20 aprile 2016, dunque tre giorni prima. La sindrome da “ritorno al futuro” ha colpito la sindaca più contestata d’Italia ed è ovviamente diventato un caso politico in pochissime ore: il servizio di Filippo Roma dal titolo “Un falso nella candidatura del sindaco Raggi?“ sta facendo il giro del web. «Chi ha presentato la candidatura a sindaco di Roma di Virginia Raggi e del M5S e le firme dei cittadini utili a presentare questa candidatura è un chiaroveggente. O sono dei veggenti o c’è un falso», denuncia Onorato della Lista Marchini. Infatti nell’atto principale risulta come tre giorni prima della raccolta ufficiale il Movimento 5 Stelle sapeva già quanti cittadini, 1352 firme, avessero appoggiato la lista Raggi. «Peccato, però, che hanno raccolto le firme tre giorni dopo», spiega ironicamente lo stesso Onorato: le Iene sono andate anche dai notai M5s e soprattutto dal sindaco in ferie alle Dolomiti la scorsa settimana. «Va tutto chiesto al delegato di lista, io non ne so niente ma credo sia tutto regolare», ha avanzato Virginia Raggi. Il “ritorno al futuro” meno divertente della storia sta per riportare una nuova bufera sul sindaco della Capitale: e Beppe Grillo ora cosa dirà?
Intanto Virginia Raggi risponde anche questa mattina alle numerose domande giunte nella sua visita al deposito Atac: «Non c’è alcuna irregolarità», promette la Raggi che poi aggiunge anche «abbiamo sempre risposto tramite i delegati di lista, che sono peraltro due avvocati, mi hanno rassicurato. Comunque effettueremo anche ulteriori accertamenti e verifiche, ma da quello che mi viene rappresentato dai miei stessi delegati non c’è alcuna irregolarità». La replica arriva il giorno dopo il servizio de Le Iene che sta gettando nuove ombre sui giorni e mesi prima della candidatura ed elezione alla poltrona più ambita del Campidoglio; Filippo Roma nel servizio è andato anche a sentire i notai grillini per provare a capire di più dietro questa “stranezza” denunciata sulle firme. «Un atto pienamente regolare in quanto è un atto a formazione progressiva e una volta raccolte le firme si mette il numero dei sottoscrittori, come fanno tutti gli altri partiti», spiega l’avvocato M5s Paolo Morricone davanti alla Iena Filippo Roma. Smentito però subito dopo da un altro avvocato, Presidente della Camera Amministrativa della Brianza, Bruno Santamaria, che afferma «Mi spiace smentire l’avvocato Canali ma la legge non prevede assolutamente questo. Certamente al 20 di aprile l’atto principale attestava un falso».