Negli ultimi sondaggi elettorali politici gli istituti di ricerca indagano anche sulla valutazione da parte degli elettori del Partito Democratico della scissione della sinistra interna. Secondo la rilevazione condotta dall’Istituto Piepoli per La Stampa dal 13 al 15 marzo scorso, la maggioranza degli elettori di Centrosinistra ritiene che gli scissionisti Bersani, D’Alema e Speranza sarebbero stati un peso per il futuro del Partito Democratico: ha risposto in questo modo infatti il 50% degli intervistati. Il 38% degli elettori di Centrosinistra ritiene invece che fossero necessari per il futuro del Pd (il restante 12% è senza opinione). Intanto il Partito Democratico si prepara alle Primarie. Il prossimo 30 aprile infatti si terranno infatti le votazioni per scegliere il nuovo segretario del Partito Democratico dopo le dimissioni di Matteo Renzi. Le candidature a segretario nazionale sono già state presentate e sono quelle di Matteo Renzi, che si ricandida alla carica, del ministro della Giustizia Andrea Orlando e del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. E su questo i vari sondaggi elettorali politici concordano sul netto vantaggio di Renzi sugli sfidanti. (aggiornamento di Stefania La Malfa)



Spazio anche alla rilevazione della fiducia nei ministri negli ultimi sondaggi elettorali realizzati dall’Istituto Piepoli per Sky TG24 lo scorso 27 marzo. Al campione di elettori è stato infatti chiesto di dare un giudizio su ciascun ministro del governo guidato da Paolo Gentiloni. Ed ecco qual è la classifica dei ministri risultato di questa indagine. Al primo posto si piazza Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali e Turismo con il 62%, poi a pari merito Domenico Minniti, Ministro dell’Interno e Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, entrambi con il 58%. A seguire, all terzo posto Maurizio Martina, Ministro dell’Agricoltura con il 56% dei consensi. Poi Pier Carlo Padoan, Ministro dell’Economia e Finanza con il 55%, Roberta Pinotti, Ministro della Difesa con il 52%, Andrea Orlando, Ministro della Giustizia con il 51%, Anna Finocchiaro, Ministro Rapporti col Parlamento con il 46%, Carlo Calenda, Ministro dello Sviluppo Economico con il 45%. Seguono, secondo i dati di questi sondaggi, tutti e tre al 41%, Marianna Madia, Ministro della Semplificazione e Pubblica Amministrazione, Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute e Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente. Scendendo troviamo Enrico Costa, Ministro per Affari Regionali e alla famiglia al 40%, Luca Lotti, Ministro dello Sport al 34%, e, con il 33% Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro, Claudio De Vincenti, Ministro Coesione Territoriale e Mezzogiorno e Valeria Fedeli, Ministro dell’Istruzione e Ricerca Scientifica. Chiude la classifica Angelino Alfano, Ministro degli Affari Esteri che raccoglie il 25%. (aggiornamento di Stefania La Malfa)



Sono in parità, secondo gli ultimi sondaggi elettorali dell’Istituto Piepoli il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. Dopo che altri istituti di ricerche aveva rilevato nelle ultime settimane un vantaggio del M5s nei confronti del Pd, da 2 a 5 punti percentuali a seconda delle rilevazioni, ecco che gli ultimi sondaggi decretano una situazione differente. In base ai risultati della rilevazione condotta per Sky TG24 lo scorso 27 marzo il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico raccoglierebbero entrambi il 29% delle intenzioni di voto degli italiani. Rispetto ad analoghi sondaggi effettuati sempre dall’Istituto Piepoli lo scorso gennaio il M5s è dato in crescita di 2 punti (dal 27 al 29%) mentre il Pd è dato in calo di 3 punti (dal 32 al 29%). La situazione fotografata da questi sondaggi, per quanto riguarda i primi due partiti, sarebbe quindi ora di perfetta parità. Riguardo poi gli altri partiti di sinistra, Sinistra Italiana fa registrare un calo dello 0,5% dei consensi passando dal 3 al 2,5%. La percentuale di intenzioni di voto raccolta dal neonato Movimento Democratico Progressita, sorto dalla scissione dal Partito Democratico, è del 4%. Per quanto riguarda i partiti di destra le percentuali di preferenze indicate dagli elettori sono: per Forza Italia l’11,5% (a gennaio era all’11%), per Nuovo Centrodestra – Udc sempre il 3%, per Fratelli D’Italia il 4,5% (era il 5%), per la Lega Nord il 12,5% (era l’11%).



Negli ultimi sondaggi realizzati dall’Istituto Piepoli per Sky TG24 lo scorso 27 marzo è stato anche chiesto al campione di elettori di indicare il livello di fiducia in Paolo Gentiloni presidente del Consiglio dei ministri. La rilevazione non ha riguardato quindi il livello di fiducia nel governo nel suo complesso ma solo quello nel premier che è succeduto a Matteo Renzi. Gli elettori intervistati si sono mostrati però spaccati sulle risposte: la percentuale più alta di italiani, il 36%, ha indicato di avere abbastanza fiducia in Gentiloni. Ma questo dato deve essere aggiunto anche il 31% di chi invece ha dichiarato di avere poca fiducia nel premier. In entrambi i casi si tratta di circa un terzo degli italiani. Per quanto riguarda la restante parte degli elettori ecco quali sono state le risposte date a questi sondaggi sulla fiducia in Gentiloni: il 20% ha risposto di non averne proprio mentre solo il 10% ha affermato di averne molta. Infine resta un 3% di italiani senza opinione a riguardo.