Maria Elena Boschi contro Matteo Renzi: il web e i siti in questi giorni sono pieni della presunta crisi tra la collaboratrice più fedele e stretta dell’ex premier e segretario Pd, e che potrebbe compromettere anche l’imminente campagna elettorale interna al Partito Democratico verso le nuove primarie. Ma cosa è successo ancora sull’asse Montichiari-Firenze? Stando ad un scoop e ai soliti rumors che arrivano dalle stanze della politica italiana, ci sarebbe stata una vera e propria crisi e lite tra i due, ben al di là delle presunte polemiche sui chili di troppo messi su da Renzi in questi mesi di crisi politica (“Sei troppo gonfio e la tua immagine non piace più agli elettori. Non dai l’idea di essere un ragazzo vincente” riporta Dagospia). «Si narra persino di una lite tra Renzi e il suo ex ministro Maria Elena Boschi, oggi potente sottosegretaria alla presidenza del Consiglio. Boschi gli avrebbe rimproverato «la rigida difesa di Luca» (Lotti) e gli avrebbe pure detto, a brutto muso, che non farà campagna per lui», riporta lo scoop del Giorno fatto dal collega Ettore Maria Colombo. La nuova lite in casa Pd-fiorentino vede dunque Lotti come “scintilla” che avrebbe fatto scattare il tutto; il ministro dello Sport, mai particolarmente sopportato dalla Boschi come tanti interni al Parlamento hanno riportato in questi anni, avrebbe commesso troppi errori e Renzi, secondo la Boschi, dovrebbe appoggiarlo di meno. Renziani, lottiani e boschiani smentiscono sdegnati tali voci, pur non negando «antiche ruggini» tra Boschi e Lotti, si sottolinea che «Maria Elena rilancia tutti i tweet scritti da Lotti e Renzi».
È chiaro che l’inchiesta Consip che rischia di mettere ancora più in crisi Matteo Renzi con le indagini sul padre Tiziano e il ministro Lotti, non stanno facendo piacere neanche a Maria Elena Boschi. Il cosiddetto “Giglio Magico” pare sempre più in modalità auto-distruzione se Renzi non troverà il modo di rilanciare la sua politica e quella dei suoi collaboratori più stretta. Di certo non avrà fatto piacere alla Boschi quanto lo stesso ex sindaco di Firenze ha scritto oggi in una lettera aperta al Sole 24 Ore, dove richiede a gran voce una commissione d’inchiesta sulle Banche italiane. «Aspettiamo con curiosità che il Parlamento approvi finalmente la commissione di inchiesta sulle banche. Sarà interessante andare a capire in questi dodici mesi le vere responsabilità, a tutti i livelli istituzionali e politici: i dodici mesi che ci separano dalla fine della legislatura consentiranno un lavoro serio e sistematico, ne sono certo. Per me, per noi, la parola trasparenza è un concetto irrinunciabile. Spero lo sia anche per tutti gli altri partiti e soggetti coinvolti». La vicenda all’epoca aveva visto ovviamente chiamata in causa la Boschi, quando era ancora ministra per le Riforme, per il salvataggio di Banca Etruria dove il padre Pier Luigi è risultato indagato: le due vicende sono collegate, con Renzi che “si vendica” alle accuse presunte ricevute dalla Boschi? Una ricostruzione di certo fantasiosa che solo i prossimi mesi diranno se sarà certificata o autenticamente smentita.