Un referendum per l’autonomia in Lombarda e Veneto si farà e sarà entro fine 2017: questo ha deciso il Governatore Roberto Maroni assieme al collega veneto Luca Zaia, con le parole arrivata questa mattina che infiammano la tematica dell’autonomia “padana” rispetto ad alcune legislazioni particolari. «Non c’è disponibilità da parte del governo a fare il referendum consultivo sull’autonomia in concomitanza con le amministrative e quindi deciderò la data insieme al collega Luca Zaia dato che anche il Veneto farà la consultazione». Le ipotesi per la data alle urne dovrebbero essere il prossimo ottobre, visto che sarebbe saltato l’accordo per poter unire il referendum sull’autonomia di Lombardia e Veneto assieme alla tornata di Amministrative in questa primavera. «Mi dispiace perché si sarebbero risparmiati dei soldi. Farò un ultimo tentativo, domani sono a Roma, ma penso che non ci concederanno l’abbinamento e nei prossimi giorni fisserò la data. Comunque lo faremo di sicuro entro il 2017». Zaia poi rilancia in un incontro in Veneto: «Più Stato, e quindi più controlli e rigore, nelle Regioni sprecone. Più autonomia alle Regioni virtuose e con i conti in ordine. L’autonomia non frena chi è avanti, spinge invece chi è indietro ad accelerare». Sarà molto probabilmente anche la prima sperimentazione di un voto completamente elettronico, come promesso e ribadito sia Maroni che Zaia: «Il voto sarà tutto elettronico. Ne ho parlato con il presidente Gentiloni e con Minniti. Non ci hanno dato l’accorpamento del referendum ma ci hanno detto che questa sperimentazione li interessa. Per questo la Regione, che sul voto elettronico ha già fatto la gara, spera ci possa essere un «cofinanziamento» da parte del Governo perché la sperimentazione interessa anche a loro».



Un voto storico che potrà sancire alcune specifiche particolari per l’autonomia di due regioni come Lombardia e Veneto tra le più produttive d’Italia. Il referendum per l’autonomia nei prossimi mesi entrerà molto più nelle viscere della discussione politica, anche se al momento si attende la decisione sulla data specifica, che si terrà al netto di ogni altra elezione amministrative o Nazionale, visto l’accordo mancato con il Governo. Ricordiamo, resta un referendum consultivo a cui il Governo non è tenuto ad approvare alcunché anche se un margine di azione lo comporterà, qualora vincesse il Sì: «Se vincerà il sì, impegnerà il governo, di qualunque colore che esso sia, ad aprire una trattative sull’intero contenuto degli articoli 116, 117 e 119, della Costituzione, portando all’autonomia fiscale», ha spiegato il Presidente leghista Luca Zaia. «Ai veneti dico che la casa dell’autonomia si costruisce partendo dalle fondamenta. Per la prima volta in Italia una regione utilizza lo strumento referendario nei confronti del governo, in uno spirito di leale collaborazione tra istituzioni», scrive il Governatore Luca Zaia, soddisfatto dopo il voto del Consiglio. Resta dopo la votazione anche l’impianto originario del quesito referendario che verrà sottoposto ai cittadini veneti nei prossimi mesi, già approvato dalla Corte Costituzionale: «Vuoi che alla Regione del Veneto siano attribuite ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia?»

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