“Gli stipendi noi le restituiamo, i politici invece li rubano”: il mantra dei parlamentari M5s rischia di venire ora leggermente ridimensionato dopo quanto rivelato dall’ex collaboratore parlamentare del Movimento 5 Stelle, Lorenzo Andraghetti. Era assistente di Paolo Bernini, “poi mi ha cacciato perché ero vegano” e a Lettera 43 ha voluto raccontare i veri calcoli e conti sugli stupidenti dei grillini. «Odio fare i conti in tasca altrui ma ho letto troppe imprecisioni in questi giorni sul tema dello stipendio dei parlamentari del M5S. All’epoca in cui lavoravo come collaboratore, quelle rendicontazioni le compilavo personalmente. So come funziona il giochino», scrive su Facebook l’ex M5s. In sostanza, quanto dicono i parlamentari del Movimento è vero tranne un piccolo particolare come le cosiddette voci accessorie. Sono fatti i rimborsi spese forfettari a segnare al differenza tra quanto viene annunciato pubblicamente e quanto realmente viene guadagnato dai grillini, come rivela la teoria di Andraghetti. «Prendiamo come esempio Luigi Di Maio: Riceve entrate sul suo conto corrente per 60 mila 960 euro (stipendio netto), oltre a 99 mila 892,38 euro di rimborsi forfettari. Le uscite documentate sono relative esclusivamente ai bonifici da lui fatti, ovvero i 25 mila 122,32 euro all’anno restituiti per scelta politica dal M5s e poi la quota che il deputato usa per pagare gli assistenti, che ammonta a 44 mila 280 euro annui. Entrate meno uscite fanno 91 mila 450 euro all’anno”. Ergo: 7.620 al mese. Non i “3mila netti gridati ai quattro venti pubblicamente», scrive un vendicativo Andraghetti, espulso dal Movimento 5 Stelle. Non è solo Di Maio ovviamente a finire sul banco degli “imputati” ma anche altri big del Movimento: Alessandro Di Battista secondo Andraghetti guadagna 5.462 euro al mese e non certo quanto lui stesso va dicendo anche in questi giorni di bagarre sul disegno di legge e proposta M5s sul taglio degli stipendi parlamentari, «Non è un sacrificio tagliarsi lo stipendio come facciamo noi, io guadagno 3mila euro al mese e ci faccio una vita da nababbo». Ecco, per Andraghetti però il compenso è ben più alto (tutto ovviamente da verificare, per ora sono parole di un ex transfugo del Movimento 5 Stelle). «Roberto Fico, presidente della commissione di Vigilanza Rai, al netto di entrare ed uscite: “6.888 euro al mese», come dire, non si salva nessuno dalla mannaia dell’ipocrisia a Cinque Stelle. Verità o accuse gratuite?



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