Mancano tre settimane alle Elezioni in Francia 2017 e i sondaggi cercano di capire chi potrebbe essere il prossimo presidente della Repubblica. Secondo una rilevazione condotta dall’istituto Ifop-Fiduc, riportata da Tgcom24, il candidato di centro Emmanuel Macron sarebbe in testa al primo turno delle elezioni presidenziali francesi: l’ex ministro dell’Economia raccoglierebbe infatti il 26% dei consensi degli elettori. Al secondo posto, in base ai risultati di questi sondaggi, si piazzerebbe Marine Le Pen con il 25% e al terzo posto Francois Fillon con il 17,5%. Il primo turno delle Elezioni in Francia 2017 si svolgerà domenica 23 aprile mentre l’eventuale ballottaggio tra i due candidati più votati si terrà il 7 maggio. Questi sondaggi rilevano che al secondo turno Emmanuel Macron batterebbe Marine Le Pen con il 60% dei consensi dei francesi contro il 40%. In totale i candidati alle Elezioni in Francia 2017 sono undici ma i principali, coloro che cioè hanno delle percentuali significative nei sondaggi, sono però solo cinque: Benoit Hamon, Francois Fillon, Marine Le Pen, Emmanuel Macron e Jean-Luc Mélenchon. (aggiornamento di Stefania La Malfa)



“Se vince Marine Le Pen alle elezioni in Francia, l’Europa è finita”. Ecco, non è un pesce d’aprile bensì la “profezia” avanzata da Enrico Letta, ex premier e attuale principale sponsor alla candidatura a segretario di Andrea Orlando, in opposizione ovviamente al nemico Renzi. Il forte e duro commento di Letta alla situazione che tra qualche settimana avverrà in Francia riflette un pensiero abbastanza allargato nelle sedi delle principali segreterie Ue, da Bruxelles in giù. La vittoria di Marine Le Pen, che i sondaggi continuano a dare in testa al primo turno, ma comunque battibile al secondo turno contro quell’Emmanuel Macron che rappresenta ad oggi la speranza più plausibile dei moderati e del centrosinistra europeo. «Dobbiamo guardare alle elezioni francesi come a un momento in cui si capirà se l’Europa riparte oppure no: se vince la Le Pen penso che l’Europa sia finita»: lo ha detto in un incontro l’ex premier italiano, che ha poi aggiunto un paragone immediato con l’Italia, «presto anche l’Italia dovrà decidere da che parte stare: se dentro un vagone di testa di un’iniziativa positiva per l’Europa oppure a guardare il nostro ombelico senza la possibilità di risolvere i nostri problemi». In un recente incontro all’università di Scienze Politiche di Bordeaux, il sindaco gollista Alain Juppè ha ringraziato proprio Enrico Letta per aver «illuminato con una visione di Europa nuova e non legata ai vecchi partiti e alle vecchie idee».



Tra i 4 litiganti, il quinto gode… sappiamo non essere proprio così il proverbio, ma per le Elezioni in Francia quello che si sta prefigurando in queste ultime settimane di campagna elettorale è assai interessante da analizzare. Partendo dai numeri degli ultimi sondaggi, si scopre che dopo l’endorsement ufficiale di Valls per Macron il leader centrista non sale nei consensi anche se rimane al primo posto. Dietro ancora Marine Le Pen ma Fillon, con gli scandali e le inchieste a carico vede cresce notevolmente alle sue spalle il leader di Francia Irriducibile, quel Jean-Luc Melenchon che dalla profonda sinistra e con la più lunga carriera politica alle spalle rispetto ai concorrenti sta sbaragliando nei sondaggi. Non vincerà, a meno di cataclismi, ma resta il leader che convince di più la sinistra chiusa nella frattura Hamon-Macron-Valls: e in più è prossimo a superare al terzo posto proprio quel Fillon, chiuso anch’egli da logiche di partito e da profondi problemi con la giustizia francese. Il colpo di scena non avrebbe esserci, eppure il navigatissimo leader di sinistra, che ha rifiutato a più riprese di allearsi con il debolissimo Hamon del Ps, sta pagando in termini di consensi e si rappresenta e presenta come autentica mina vagante per il prossimo 23 aprile.

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