Le Elezioni in Francia sono ormai dietro l’angolo e le poche certezze presenti fino a qualche settimana fa vengono di fatto quasi tutte cancellate dagli ultimi sondaggi prodotti in vista del voto all’Eliseo: Marine Le Pen e Emmanuel Macron non sono più così sicuri di passare al ballottaggio, visto che i distacchi sono tutt’altro che abissali con gli inseguitori. Secondo l’ultima rilevazione di Elabe per il quotidiano Les Echos, Macron è ancora in testa ma con il 23,5% delle preferenze, segui a ruota dalla leader del Front National in lieve calo al 22,5%. Subito dietro però troviamo un indistruttibile Francois Fillon al 20% e soprattutto un sorprendente Jean Luc Melenchon, leader della sinistra radicale e alternativa “populista” di sinistra alla Le Pen (18,5% per il politico d lungo corso). Una situazione tutt’altro che certa e che proietta anche le ultime settimane di campagna elettorale come decisive per spostare anche quel minimo quantitativo di voti che potrebbero risultare decisivi per approdare al secondo turno. La partita è aperta, specie se non dovesse alla fine farcela Macron, dato come unico certo di vittoria in un eventuale ballottaggio. Ma appunto, per il leader di En Marche bisogna arrivarsi al secondo turno…
Le ultime settimane prima delle Elezioni in Francia sono decisive per stabilire chi saranno i due candidati ad approdare al secondo turno: con la situazione così in bilico ogni qualsiasi evento che potrebbe capitare nei prossimi giorni potrebbe anche spostare considerevolmente i voti verso l’uno o l’altro candidato. Purtroppo anche fatti incresciosi come quelli avvenuti ieri a Parigi contro il Front National potrebbero trasformarsi in “boomerang” elettorali ancora di difficile comprensione e lettura. Una porta in frantumi, la paura del quartiere e una bottiglia incendiaria scagliata contro un comitato elettorale del Front National dopo un raid notturno: pare che l’evento sia stato promosso ed eseguito da un gruppo di estrema sinistra che vede nella possibile elezione di Marine Le Pen la fine della democrazia e della stessa Francia. «Gli autori del raid, un collettivo che dice di chiamarsi “Combattre la xénophobie” (Combattere la xenofobia), hanno lanciato una bottiglia incendiaria nel tentativo di dar fuoco alla struttura», riporta EuroNews in una nota ieri sera. Un piccolo attentato che per fortuna non ha provocato seri danni anche perché l’incendio non è riuscito a divampare: la speranza è che nei prossimi giorni non ci siano ulteriori propagazione degli atti intimidatori contro l’uno o l’altro candidato, complicando ancor di più una situazione globale sulla nazione francese al momento “minacciata” anche dai mercati finanziari nel timore di una elezione di Marine Le Pen.