No maggioranza no party: gli ultimi sondaggi elettorali prodotti su possibile nuove Elezioni Politiche Nazionali, mostrano una situazione tutt’altro che rosea per i maggiori partiti italiani, stante l’attuale legge elettorale rimasta invariata. Secondo le stime dei sondaggi prodotti da Emg Acqua, si scopre come nell’eventualità di elezioni a breve non vi sarebbe alcuna maggioranza stabile o anche fragile alla Camera, consegnando in questo modo il Paese al difficile e iper complesso meccanismo di coalizioni post voto. Guardanfo l’analisi del numero seggi l’esito da rebus è ancora più evidente: per un numero di 316 seggi si può parlare di una minima maggioranza stabile, ma il primo partito in Italia in questo momento, il Movimento 5 Stelle, ad oggi ne guadagnerebbe solo 200. A seguire tutti gli altri, con Partito Democratico a 183 seggi, la Lega Nord e Forza Italia pari merito a 80, Fratelli d’Italia a 31 e Mdp a 23 seggi. Chiudono Sinistra Italiana con un solo seggio e Alternativa Popolare (Alfano, ex Ncd) a 20 seggi di preferenza conquistati: esito disastroso per Renzi e M5s ma in realtà per tutto il Paese. O si cambia la legge elettorale o la maggioranza diventerà sempre più una chimera per qualsiasi forza politica. (agg. di Niccolò Magnani)



Quanto valgono i partiti di Centrodestra in termini di intenzioni di voto? Secondo gli ultimi sondaggi elettorali e politici condotti da Euromedia Research per il proprio Osservatorio Politico, nel periodo dal 24 al 25 marzo scorso, Forza Italia supererebbe la Lega Nord con il 14,0% delle preferenze contro il 13,8%. Si tratta di un vantaggio di misura ma che forse indica un trend per quanto riguarda i consensi di questi due partiti da parte degli italiani. Restando sempre nell’area di Centrodestra i numeri rilevano poi il 5,3% delle preferenze per Fratelli d’Italia e l’1,8 per Alternativa Popolare (ex Nuovo Centrodestra). Il primo partito, secondo le intenzioni di voto espresse dagli elettori intervistati, resta il Movimento 5 stelle con il 26,7%: il M5s, in base ai risultati di questa rilevazione, è però tallonato dal Partito Democratico che raccoglie il 25,9%. Se si tenessero oggi le elezioni politiche quanto raccoglierebbero invece le nuove formazioni politiche nate dalla scissione della sinistra interna al Partito Democratico? Articolo Uno-Movimento democratico e progressista riceverebbe il 3,3% mentre la Lista Pisapia e altri di centro sinistra arriverebbero al 2,0%. Infine Sinistra Italiana riceverebbe il 3,1% dei consensi.



E’ poca la fiducia degli italiani nel governo Gentiloni. E’ quanto emerge dagli ultimi sondaggi elettorali politici condotti dall’Istituto Ixè per il programma di Rai 3 Agorà lo scorso 5 aprile. Al campione di elettori intervistati è stato chiesto di indicare il livello di fiducia nei confronti del governo Gentiloni: la maggioranza degli italiani, il 48% ha risposto di averne poca e il 28% di non averne affatto. Il 24% degli italiani ripone invece molta + abbastanza fiducia nell’Esecutivo mentre il 22% dichiara di avere abbastanza fiducia. Infine solo il 2% degli elettori intervistati ha dichiarato di avere molta fiducia nel governo. Passando poi ai leader politici ecco quali sono le percentuali raccolte tra gli elettori che hanno dichiarato di avere molta + abbastanza fiducia: al primo posto della classifica c’è il premier Paolo Gentiloni con il 27%, seguito, con il 24%, dall’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi. Poi al terzo posto si piazza la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni con il 19%, a pari merito con il leader della Lega Nord Matteo Salvini. Segue il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio con il 17%. E infine, chiudono la classifica, con il 16%, Beppe Grillo e Silvio Berlusconi.

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