È scoppiato un altro caso nel Movimento 5 Stelle: a far discutere sono i pagamenti degli addetti stampa. Dopo che Matteo Incerti e Nicola Virzì hanno rincorso il direttore del Tg1, Mario Orfeo, in molti si sono chiesti chi sono coloro che si occupano della comunicazione grillina in Senato. Stando a quanto riportato da Il Giorno, l’uomo dei media innanzitutto è Rocco Casalino: l’ex concorrente del Grande Fratello percepisce circa 8mila euro al mese. Chi conta davvero nel suo ufficio, però, non avrebbe esperienza di pubbliche relazioni e sarebbero lì perché amiche dell’ex gieffino. Gli addetti stampa, però, sono pagati con soldi pubblici. Il quotidiano ha approfondito i curriculum vitae di Nicola Virzi e Luca Bozzi, scoprendo che il primo è un ex camionista bolognese, mentre l’altro è designer di costumi da bagno per uomini. Cosa c’azzeccano con la comunicazione politica? Eppure intascherebbero circa 5mila euro al mese, escluse le spese, rimborsate a parte. Il Giorno ha tirato in ballo anche l’avvocato Fabio Urgese e la fidanzata Silvia Mota, anche lei legale: entrambi sono stati messi sotto contratto con uno stipendio di 6-7mila euro al mese, spese escluse, anche in questo caso.
«Notizie false e gravemente diffamatorie». Così Rocco Casalino ha definito il contenuto dell’articolo firmato da Elena Palidori, che ha riportato alcune indiscrezioni in merito agli stipendi degli addetti stampa del Movimento 5 Stelle. L’uomo della comunicazione grillina ha scritto una lettera a Dagospia e chiesto immediata rettifica a QN-Quotidiano Nazionale. Il Capo dell’Ufficio Stampa ha dichiarato di percepire uno stipendio mensile di 2.700 euro netti e che Nicola Virzì «non è un addetto stampa bensì un videomaker di esperienza ormai consolidata». Rocco Casalino nella sua lettera ha citato anche Luca Bozzi, precisando che il suo stipendio non supera i 2.200 euro netti e che non fa il designer, bensì «ha esperienza nel settore tv». Smentite anche le notizie riportate sui legali Fabio Murgese e Silvia Mota, che non sono stati messi sotto contratto come addetti stampa: la loro collaborazione consiste in «supporto» e «assistenza tecnico/giuridico/legale». Essendo liberi professionisti, percepiscono un emolumento lordo determinato «affinché fosse equivalente al netto degli altri dipendenti della comunicazione». Al termine della lettera di smentita Rocco Casalino ha precisato che i soggetti citati dalla giornalista «si riservano di procedere nelle opportune sedi giudiziali».
Elena G. Polidori, la giornalista che ha scritto l’articolo sugli stipendi dello staff comunicazione del Movimento 5 Stelle sui giornali del gruppo ”QN – Quotidiano Nazionale”, è tornata nuovamente sull’argomento. La collega è intervenuta per specificare che i dati sono stati riferiti da senatori grillini ed ex M5s che conoscono i bilanci interni e i cedolini paga. Inoltre, ha spiegato che le cifre riportate sono al loro, ma comunque non contengono i rimborsi spese, considerati a parte. Il focus si sposta su Rocco Casalino, che vive in una casa zona piazza di Torre Argentina, dove gli affitti sono molto alti: quello suo viene pagato dal «gruppo M5s al Senato con soldi pubblici». Elena G. Polidori è poi tornata alla carica per spiegare che Luca Bozzi, Fabio Urgese e Silvia Mota, inquadrati nei ranghi dell’ufficio comunicazione M5s, non sono iscritti all’Ordine dei Giornalisti. Solo un tesserino di accesso parlamentare li qualifica come addetti stampa. Però ha chiesto scusa per aver pubblicato una foto di Davide Bozzi, confuso col fratello Luca: «È probabile che l’estrema somiglianza con il fratello Davide (apprendiamo con dolore il suo decesso due anni fa), possa averci tratto in errore, del che ovviamente ci scusiamo con i lettori e con la famiglia».