Sul fronte dei sondaggi elettorali e politici prodotti in queste ultime settimane, scopriamo come in termini di fiducia personale nell’elettorato generale e non solo nel centrosinistra, il Premier Gentiloni “batte” e supera il proprio governo e si attesta in cifre comunque migliori di quelle del suo predecessore. Le primarie del Pd si stanno profilando nel prossimo mese, ma intanto l’esponente arrivato “per caso” a Palazzo Chigi si sta confermando uomo di poca spiccata comunicazione ma maggiore fiducia rispetto a Renzi o agli stessi leader del Movimento 5 Stelle. Stando ai sondaggi di Index Research Paolo Gentiloni ottiene il 32% delle preferenze, con Renzi “fermo” al 29-30%; male il Governo con i vari ministri che gravitano sul 23%, molto meno rispetto a chi è invece il capo e responsabile di questo Governo. (agg. di Niccolò Magnani)



E’ sempre alta, secondo gli ultimi sondaggi elettorali politici l’astensione degli italiani. Il ‘partito’ del non voto, in base ai dati della rilevazione dello scorso 29 marzo di Index Research per il programma di La7 Piazza Pulita, vale il 37,4%: oltre un terzo degli italiani dichiara infatti che non andrà a votare. Se si tenessero oggi le elezioni politiche sarebbe quindi questa la percentuale di elettori che non esprimerebbe la propria preferenza. A questa percentuale deve poi sommarsi quella degli elettori indecisi, tutti coloro cioè che non sanno ancora qual è il partito per il quale intendono votare. Gli indecisi, secondo i risultati di questi sondaggi elettorali politici sono il 17,2%. Se si sommano le due percentuali, quella degli astenuti e quella degli indecisi, si arriva al 54,6% degli elettori che non esprimono la propria preferenza per un partito politico. Tra chi invece lo fa, indicano i dati di questi ultimi sondaggi di Index Research, il Movimento 5 Stelle risulta al primo posto nelle intenzioni di voto del campione di elettori con il 31,0% dei consensi. Il Partito Democratico, dato al 25,4%, arriverebbe invece secondo con un distacco di oltre 5 punti percentuali.



Gli ultimi sondaggi elettorali politici hanno rilevato l’opinione degli italiani non solo sulle intenzioni d voto, nel caso si andasse oggi a votare, ma anche su altri temi di attualità. Nella rilevazione condotta lo scorso 22 marzo da Eumetra Monterosa per il quotidiano Il Giornale, è stato infatti chiesto al campione di elettori un’opinione sul rapporto tra politica e magistratura. In questi giorni si è discusso del passaggio di molti magistrati alla vita politica attiva e alcuni sostengono che i magistrati non dovrebbero entrare in politica mentre altri ritengono che possano farlo liberamente: altri ancora sostengono che che possano farlo, ma solo dopo essersi dimessi dal ruolo di giudice per poi non rientrare più in magistratura. La maggioranza degli italiani si è detta d’accordo, per il 47%, con chi ritiene che i magistrati non debbano entrare in politica. Il 44% ritiene però che possano farlo dopo essersi dimessi dal ruolo di giudice e senza poi tornare a ricoprire quella carica. Infine solo il 9% degli italiani intervistati sostiene che i magistrati possano entrare liberamente in politica.

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